
In Italia per esempio non è stato confermato nessun incentivo sull’acquisto di nuove auto, e anche se potrebbe essere inserito fra qualche tempo, per ora non è previsto più alcuno sconto.
In Italia per esempio non è stato confermato nessun incentivo sull’acquisto di nuove auto, e anche se potrebbe essere inserito fra qualche tempo, per ora non è previsto più alcuno sconto.
Addirittura stando a questo studio, le vendite del 2010 saranno solamente un trampolino di lancio per quelle ancora maggiori del 2011, anno in cui si registreranno vendite da record.
Il titolo della casa tedesca in vista dell’uscita dall’indice Dax, a causa del calo del flottante sotto la soglia del 10%, dal momento che l’Emirato del Quatar ha concordato la salita al 17% nel capitale ordinario. Il titolo della casa automobilistica tedesca segna una flessione del 3,34% per un valore di 73.70 euro, con un minimo che si è stanziato a quota 72,41 euro.
E’ di 2,1 milioni di auto la previsione di Unrae, espressa dal presidente Loris Casadei in occasione della conferenza di fine anno dell’Unione Nazione delle case estere.
Senza incentivi o con una modifica importante verso il basso, il mercato subirebbe un contraccolpo non da poco, con 1,8 milioni di auto immatricolate.
Questa è senza dubbio una decisione importante per l’economia italiana, ma soprattutto per il settore delle auto che ha visto, grazie appunto agli ecoincentivi, una rinascita negli ultimi mesi.
Questo accordo prevede l’acquisto di macchinari di fonderia ed impianti per un valore complessivo di 8 milioni e mezzo di euro.
Dopo aver rinunciato a cedere Opel ad una cordata guidata da Magna, General Motors si prepara a mettere in atto un piano di riorganizzazione che prevede un cospicuo taglio dei costi, condizione indispensabile affinchè Opel possa continuare a restare nelle mani del colosso automobilistico americano.
Nella nota viene anche specificato che Fiat richiederà la quotazione e l’ammissione alle contrattazioni presso l’Irish Stock Exchange. L’emissione del prestito obbligazionario sarà subordinata alle condizioni di mercato e sarà effettuata dalla controllata Fiat Finance and Trade Ltd S.A. nell’ambito del programma di Global Medium Term Notes garantito da Fiat.
Nonostante questo risultato a dir poco disastroso la terza casa automobilistica giapponese per volume di vendite ha rivisto al rialzo le sue stime per l’esercizio in corso, una decisone che è stata presa alla luce del boom di vendite di auto registrato in Cina, grazie al quale i risultati trimestrali sono stati migliori delle attese.
L’ottimo risultato registrato in questo terzo trimestre deriva soprattutto dalle vendite in Nord e Sud America, basti pensare che solo negli Stati Uniti sono stati raccolti ben 357 milioni di dollari di utile contro la perdita di 2,6 miliardi dello scorso anno.
Varin ha voluto precisare come si tratti di un target e non solamente di una stima ottimistica.
Il gruppo Peugeot sta poi valutando di accrescere ancor più il proprio rapporto con la casa tedesca BMW, con cui ora collabora per la produzione di molti motori a benzina.
Quanto prospettato da Marchionne è stato confermato anche da Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor (Csp), secondo il quale in Italia nel 2010 le vendite di auto scenderebbero a 1,7 milioni in assenza di incentivi.
D’altra parte, anche Marchionne stesso è molto fiducioso del successo di Chrysler, è sicuro infatti che l’azienda americana sarà in utile operativo nei prossimi 2 anni, oltre a quotarsi in borsa, notizia che è stata accolta molto bene da tutti gli investitori.
Sul tema degli incentivi alla rottamazione è tornato anche il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola il quale nel corso di un’intervista a Mattino 5 ha affermato che la proroga degli incentivi per il settore auto sarà legata a un aumento della produzione da parte di Fiat in Italia.