Supertassa 50% banche Regno Unito

banche

E’ stata approvata ed entrerà in vigore subito la nuova supertassa inglese, che prevede il pagamento una tantum del 50% sui bonus erogati dalle banche in tutta la Gran Bretagna, comprese anche le filiali estere presenti sul territorio britannico.

Inserita nel progetto di bilancio, questa tassa sarà retroattiva ed andrà ad interessare quelle banche che hanno erogato nel 2009 più di 25.000 sterline di bonus, pari a circa 27.600 euro.

Questa nuova tassa non riguarderà assolutamente i beneficiari ma solamente gli istituti di credito, sarà attiva fino al 5 aprile, e secondo le prime stime l’introito per le casse della Regina sarà pari a circa 550 milioni di sterline.

Tarp fino ad ottobre 2010

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Il Segretario del Tesoro USA, Tim Geithner, ha inviato una lettera al Congresso dove viene chiesto il prolungamento del cosiddetto Tarp (Troubled Asset Relieve Program), il programma del governo Obama che ha come scopo quello di aiutare le istituzioni finanziarie.

Questa estensione del piano prevede ora una durata fino al 3 ottobre 2010 invece del 31 dicembre 2009 fissato in precedenza, al momento del lancio nell’ottobre 2008.

Commercio mondiale +7,4% nel 2010

economia

E’ stato divulgato il Rapporto World Trade Growth in 2009-2010 (Crescita del commercio mondiale nel 2009-2010), contenente quelle che sono le previsioni per la fine dell’anno in corso ed il prossimo anno in tema di commercio legato inevitabilmente alla crisi economica.

Secondo il Rapporto, stilato dall’Aiece (Association d’instituts europeens de conjonture economique) in collaborazione con l’Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica), dopo le contrazioni degli ultimi mesi dovremo osservare una grande ripresa nella seconda metà dell’anno in corso.

Lehman Brothers denuncia Barclays su attività di brokerage

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Il 15 settembre 2008 segnò una data storica per l’economia mondiale infatti in quel giorno falliva la prima banca americana a causa della crisi finanziaria.

Fu Lehman Brothers ad inaugurare una serie di fallimenti, e proprio Lehman ora sporge denuncia in modo ufficiale contro Barclays, la banca inglese che ha acquistato le attività di brokerage dell’istituto di credito americano.

Lehman Brothers, rappresentata ora dai liquidatori, accusa Barclays di collusione con i manager di Lehman, che avrebbero permesso l’acquisto a prezzo scontato delle attività di brokerage.

Fed mantiene tassi ai minimi storici

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Al termine dei due giorni di incontri la Federal Reserve ha deciso di mantenere invariati i tassi sui Fed Funds, che rimangono così ai minimi storici. E’ a partire da dicembre scorso che il Fomc (Federal Open Market Committe) ha bloccato i tassi d’interesse per il prestito interbancario tra lo 0 e lo 0,25% in modo da poter far fronte alla crisi finanziaria. Viene quindi confermato anche il tasso di sconto allo 0,50%.

I governatori, al termine delle varie riunioni hanno comunque fatto notare che nell’ultimo periodo le spese delle famiglie hanno iniziato ad aumentare, così come è migliorata l’attività economica negli States.

Prometeia vede il Pil italiano a -4,9% nel 2009

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Uscire dalla crisi che attanaglia tuttora il mondo e l’Italia non sarà una passeggiata, anche se alcuni dati dei recenti mesi sembrano favorire una ripresa economica.

I problemi sono sempre dietro l’angolo, e a confermare questa visione pessimistica ci pensano i nuovi studi di Prometeia, che ha pubblicato le stime del mese di ottobre 2009.

Secondo il centro studi Prometeia il Pil italiano nel 2009 farà segnare -4,9%, un valore molto inferiore al -4% di media previsto per il resto dell’Europa.

Sarkozy vuole introdurre la Tobin Tax

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Questa settimana si terrà il G20 a Pittsburgh, dove si discuterà di nuove norme e regole da applicare al mondo della finanza, per riuscire finalmente ad emergere da questa fase di stallo dell’economia globale.

Una delle proposte più interessanti e particolari che saranno portate al G20 è del presidente francese Sarkozy, il quale proporrà l’introduzione della cosiddetta Tobin Tax, che non è nient’altro che una tassa internazionale da applicare ad ogni transazione finanziaria.

Secondo la Fed la ripresa chiederà ancora molto tempo

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Secondo quanto scritto nell’ultimo Beige Book pubblicato dalla Federal Reserve l’economia nei mesi di luglio ed agosto ha continuato a stabilizzarsi, in particolare la Fed rende noto che la maggior parte delle banche dei distretti americani ha certificato la stabilizzazione.

Nel Beige Book, che viene rilasciato ogni sei settimane, viene anche però fatto notare come cinque banche abbiano messo in evidenza segnali di miglioramento, però seconda la Fed la congiuntura deve ancora mostrare una maggiore crescita.

Dati disoccupazione Usa agosto 2009

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Sono stati divulgati dal Dipartimento Usa del Lavoro i dati sulla disoccupazione nel mese di agosto, i quali hanno messo in risalto che nel mese passato sono stati persi altri 216mila posti di lavoro, un dato leggermente migliore delle previsioni, che parlavano di 225mila posti perduti.

Il dato è migliore anche se paragonato a quello di luglio, dove a perdere il posto erano stati in 276mila, ma comunque il dato sulla disoccupazione è salito ai massimi storici dal 1983 toccando addirittura il 9,7%.

La ripresa economica parte dal Giappone

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In Giappone si svolgevano le elezioni questo fine settimana, e le urne hanno portato ad una svolta storica per il paese, infatti a vincere è stato il partito democratico, con il partito liberal-democratico che ha segnato il peggior risultato dal 1955 ad oggi.

Questa nuova linfa che giunge dal Giappone sarà anche l’occasione per una ripresa dell’economia, infatti i primi segnali si sono già iniziati a vedere, l’indice Nikkei di Tokio nella notte ha toccato il punto massimo da 11 mesi a questa parte, salvo poi chiudere in territorio negativo dello 0,4%.

Dati disoccupazione Usa luglio 2009

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I dati sulla disoccupazione in Usa resi noti ieri sono molto migliori delle attese, infatti la disoccupazione si attesta ora al 9,4%, contro il 9,5% di giugno. E’ la prima volta dal mese di aprile del 2008 che si registra un calo dei disoccupati da un mese all’altro.

A luglio sono stati perso 247mila posti di lavoro
, ma le attese parlavano di 320mila posti persi, prevedendo una disoccupazione al 9,6%. Fortunatamente si sbagliavano. Per essere precisi il numero dei disoccupati è sceso a 14,462 milioni da 14,729 milioni di giugno.

Comunque il dipartimento del Lavoro USA ha fatto sapere che i tagli sono proseguiti in molti settori anche a luglio, dall’inizio della recessione la cui data si fissa a dicembre 2007 in America sono stati persi 6,7 milioni di posti di lavoro. Nel mese di luglio l’industria ha perso 128mila posti di lavoro (223mila a giugno) e i servizi 119mila (220mila a giugno).

Geithner parla del futuro degli Usa, in arrivo nuove tasse

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I segnali di una ripresa dell’intera economia mondiale iniziano a vedersi ma da qui a tornare ad una situazione di normalità ci vorrà ancora molto tempo. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nei giorni scorsi aveva parlato di inizio della fine della recessione, e a fargli eco c’è anche il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner.

L’ex presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, lancia segnali incoraggianti
, annunciando che la crisi non è ancora finita, ma la fine di questo periodo è molto vicina. Sempre nella stessa intervista, rilasciata alla tv abc, Greenspan sostiene che dopo che l’economia degli Usa ha toccato il fondo, da metà luglio a questa parte si iniziano a vedere i primi segni di una ripresa.

Home equity loans e carte di credito i principali debiti degli americani

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I numeri che giungono dagli Stati Uniti sono ancora molto preoccupanti per quanto riguarda la crisi economica che ha colpito il mondo intero ad iniziare dallo scorso anno. Infatti, secondi i dati diffusi dall’American Bankers Association gli americani pagano sempre più in ritardo le rate per le carte di credito ed i mutui.

Nei primi tre mesi del 2009 si è segnato un ulteriore record negativo, sono state infatti ben il 6,6% le inadempienze nel pagare le rate delle carte di credito, il trimestre precedente erano state il 5,52%.

Gordon Brown teme che la ripresa economica sia in pericolo

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Gordon Brown, il primo ministro inglese, lancia un messaggio di attenzione, e lo ribadirà all’ormai imminente G8 che si tiene a L’Aquila, dichiarando che ci sono ancora molti segnali che fanno pensare che uscire dalla crisi economica mondiale non sarà così facile come si poteva pensare in precedenza.

Secondo Brown, il G20 tenutosi a Londra in aprile non è servito molto per creare una regolazione unica per il settore economico e spera proprio che il G8 potrà portare qualche ventata d’aria fresca in questo senso.