Dati mercato immobiliare italiano secondo trimestre 2012

Su base annua il mercato immobiliare italiano nel suo complesso viaggia in questo 2012 con il freno a mano, anzi in brusca frenata. E’ questa infatti, in estrema sintesi, la fotografia scattata dell’Agenzia del Territorio sul mercato immobiliare italiano attraverso l’OMI.

Nel dettaglio, nel secondo trimestre del 2012 le compravendite hanno fatto registrare un calo tendenziale su base annua del 24,9%, che individua una contrazione ancora più ampia rispetto al -17,8% tendenziale registrato nel primo trimestre del 2012. La crisi quindi picchia duro sul settore penalizzato anche dalle difficoltà di accesso al credito, dalla caduta dei redditi delle famiglie, e dal taglio degli investimenti da parte delle imprese.

Compravendite immobili e mutui primo trimestre 2012

Continua a segnare il passo in Italia il mercato immobiliare. Nel primo trimestre del corrente anno, infatti, le compravendite sono scese in termini numerici del 16,9% anno su anno attestandosi a quota 154.813.

A comunicarlo è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, nel precisare come il 92,9% delle transazioni abbia riguardato le unità immobiliari ad uso abitativo rispetto al 6,3% di transazioni per immobili ad uso economico. Il calo del 16,9% delle compravendite di immobili nel primo trimestre del 2012 è frutto del -17,2% registrato nel residenziale, e del -11,8% per le compravendite di immobili ad uso economico.

Risultati asta CTZ 25 settembre 2012

Pochi minuti fa Bankitalia ha reso noto i risultati dell’asta odierna dei Certificati del Tesoro Zero coupon (CTZ) e dei Buoni del Tesoro poliennali indicizzati all’inflazione dell’area euro (BTP€i). In mattinata era già stata effettuata l’asta delle Letras spagnole a 3 e 6 mesi, che ha visto un lieve aumento dei rendimenti rispetto all’asta di un mese fa. Il Tesoro spagnolo ha collocato 4 miliardi a tassi trimestrali dell’1,203% (dallo 0,946%) e semestrali del 2,213% (dal 2,026%). L’aumento dei tassi spagnoli, seppur modesto, fa sospettare un cambio di rotta nell’andamento del mercato dei bond sovrani dopo il rally estivo.

Oracle ricavi primo trimestre sotto le attese

Utili in rialzo e ricavi in moderato calo e comunque leggermente al di sotto delle attese. E’ questa in estrema sintesi la fotografia dei risultati del primo trimestre fiscale del colosso americano del software Oracle relativamente ai tre mesi che si sono chiusi il 31 agosto del 2012.

Nel dettaglio, gli utili Q1 si sono attestati a 2,03 miliardi di dollari, corrispondenti a 0,41 dollari per azione. Trattasi di un utile in aumento dell’11% rispetto ai 1,84 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno, mentre i ricavi hanno fatto registrare una contrazione del 2% a 8,18 miliardi di dollari rispetto ai 8,38 miliardi di dollari stimati in media dagli analisti di Wall Street.

Programma EMTN A2A approvato dal Consiglio di Gestione

Emissioni obbligazionarie fino ad un controvalore di 2 miliardi di euro nell’ambito del proprio programma EMTN, Euro Medium Term Note Programme. Ad approvarlo è stato il Consiglio di Gestione di A2A S.p.A. dopo che in merito in data odierna, mercoledì 19 settembre del 2012, si è riunito per deliberare sotto la presidenza dell’Avvocato Graziano Tarantini.

L’emissione delle obbligazioni, per le quali è prevista la quotazione presso la Borsa del Lussemburgo, rientra nell’ambito della strategia della società quotata in Borsa a Piazza Affari di allungare da un lato la vita media del proprio debito, e dall’altro di mantenere a sostegno del rating una flessibilità adeguata a livello finanziario.

Vendite Gruppo Fiat estate 2012

Anche per il Gruppo Fiat quello dell’estate 2012 non è stato un periodo molto favorevole per le vendite in Europa anche a causa del brusco calo delle immatricolazioni in Italia. Nel dettaglio, a luglio 2012 in Europa il Gruppo Fiat ha immatricolato poco più di 63 mila vetture ed oltre 37 mila ad agosto con una quota di mercato pari nei due mesi, rispettivamente, al 6,5% ed al 5,2%.

Considerando i primi otto mesi del 2012, la quota di mercato del Gruppo Fiat in Europa, in accordo con quanto reso noto in data odierna dalla multinazionale torinese quotata in Borsa a Piazza Affari, si attesta al 6,5% in virtù di 557 mila immatricolazioni complessive.

Immatricolazioni auto Europa gennaio agosto 2012

Poco più di 8,5 milioni di auto vendute nei primi otto mesi del 2012 in Europa, il che significa che rispetto al 2011, anno già terribile per il comparto, la discesa è stata del 6,6%. A pesare maggiormente su questo dato sono i Paesi europei con le economie più mature, dalla Spagna all’Italia e passando per la Francia a conferma di come la crisi abbia fortemente deteriorato la propensione all’acquisto di beni di consumo durevoli da parte delle famiglie.

Non a caso per quel che riguarda l’Italia il direttore generale dell’Unrae, Romano Valente, ritiene che nel nostro Paese difficilmente i consumi delle famiglie potranno invertire la tendenza se non agisce dal lato della pressione fiscale.

Petrolio a cento dollari grazie alla speculazione

Nonostante la fase di rallentamento del ciclo economico e finanziario a livello globale il petrolio è tornato sui massimi dello scorso mese di maggio del 2012, sopra la soglia psicologica dei 100 dollari al barile. Come mai? Ebbene, secondo la Federconsumatori trattasi di un andamento dei prezzi scandaloso per il petrolio ed in generale per le materie prime. Per evitare che a fronte dell’economia in contrazione i prezzi delle materie prime crescano occorre mettere a punto controlli efficienti sui flussi finanziari.

Questo affinché le risorse pubbliche messe sul piatto dalle istituzioni per il sostegno all’economia non vengano poi utilizzate per mere speculazioni. Intanto l’aumento dei prezzi del petrolio sui mercati delle materie prime ha già fatto scattare l’ennesima stangata sui carburanti, benzina e diesel, con l’Associazione dei consumatori che in merito stima ricadute annue pari in media a ben 768 euro a famiglia considerando solo i primi nove mesi del corrente anno.

Intesa Sanpaolo colloca emissione obbligazioni garantite

Al fine di andare ad ottimizzare la gestione di tesoreria, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha collocato con successo 1 miliardo di euro di obbligazioni bancarie garantite. Trattasi, nello specifico, di titoli a tasso fisso, con scadenza a sette anni, assistiti da mutui ipotecari.

Il collocamento ha avuto un ottimo successo visto che, in accordo con quanto reso noto in data odierna da Intesa Sanpaolo con un comunicato ufficiale, la domanda è stata pari a ben 3,5 volte l’offerta, ovverosia a 3,5 miliardi di euro con quasi l’80% delle richieste provenienti da parte di investitori istituzionali stranieri.

Enel approva nuovi prestiti obbligazionari

Un piano di emissione di nuove obbligazioni per un controvalore complessivo fino a 5 miliardi di euro. Ad approvarlo è stato il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. in accordo con un comunicato ufficiale emesso nella giornata di ieri dal colosso elettrico ed energetico quotato in Borsa a Piazza Affari.

In particolare, sotto la presidenza di Paolo Andrea Colombo, il CdA ha dato il via libera al programma di nuove emissioni obbligazionarie da realizzarsi entro la data del 31 dicembre del 2013 per un controvalore complessivo pari a 5 miliardi di euro e comunque anche in più tranches.

Obbligazioni Snam tasso fisso collocate con successo

Nell’ambito del proprio piano di emissioni Euro Medium Term Notes (EMTN), approvato il 4 giugno del 2012 dal Consiglio di Amministrazione, la Snam ha collocato con successo obbligazioni per complessivi 2,5 miliardi di euro.

A darne notizia nella giornata di ieri è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come siano state collocate presso investitori istituzionali obbligazioni a tasso fisso in due tranche, una con scadenza a 5,5 anni, e l’altra con scadenza a 10 anni. In accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla Snam S.p.A., le due emissioni rientrano negli obiettivi di raggiungimento della piena indipendenza a livello finanziario.

Atlantia colloca prestito obbligazionario scadenza 2020

Nell’ambito del proprio programma di emissioni obbligazionarie a lungo termine, il Gruppo autostradale quotato in Borsa a Piazza Affari Atlantia S.p.A. ha reso noto in data odierna d’aver collocato con estremo successo un prestito da 750 milioni di euro con la scadenza a 7,5 anni, ovverosia nel 2020. Riservato agli investitori istituzionali, per il prestito a fronte dell’offerta di 750 milioni di euro ha fatto registrare una domanda pari alla bellezza di 8 miliardi di euro.

Di conseguenza, come sottolineato con una nota dal Gruppo Atlantia S.p.A., il collocamento è stato chiuso in anticipo a fronte di un forte livello delle richieste da parte degli istituzionali esteri, in particolare di Germania, Inghilterra e Francia.

Previsioni mercato immobiliare italiano

A differenza di tanti altri Paesi in Italia non c’è stato lo scoppio di una bolla immobiliare. Il crollo dei prezzi allora è solo rinviato? Ebbene, secondo l’Associazione dei costruttori Ance sul mercato immobiliare italiano, ed in particolare nel segmento residenziale, non ci sono segnali di bolla in quanto negli ultimi dieci anni in Italia c’è stato un aumento numerico dei nuclei familiari.

Ma a fronte di tale aumento non c’è stato un contestuale ed equivalente aumento della produzione di nuove case. Non a caso l’Ance ha stimato un fabbisogno complessivo e potenziale di abitazioni pari a quasi 600 mila unità. Come mai allora il mercato immobiliare italiano al momento è ingessato?

Intel taglia stime terzo trimestre 2012

Citando le incertezze del quadro macroeconomico a livello globale, e la debolezza della domanda di chip superiore alle attese, il colosso americano dei microprocessori Intel ha gelato la piazza di Wall Street annunciando il taglio delle stime sui ricavi del terzo trimestre fiscale del 2012.

Nel dettaglio, la società di Santa Clara prevede ora di riportare nel terzo quarto del 2012 un giro d’affari di 13,2 miliardi di dollari con uno scarto superiore o inferiore di 300 milioni di dollari a fronte delle precedenti stime sui ricavi comprese nel range dei 13,8-14,8 miliardi di dollari. Questo significa che Intel potrebbe non raggiungere le previsioni sui ricavi Q3 2012 formulate dagli analisti.