Salta l’accordo Vw-Porsche

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Continuano le trattative tra Porsche e Volkswagen per le varie percentuali di proprietà, è proprio notizia fresca il rifiuto da parte della casa di Stoccarda per quanto riguarda uno scambio di partecipazioni nelle due società. Il respingimento di questa trattativa è arrivato ufficialmente sul settimanale tedesco Der Spiegel, il quale ha anche aggiunto che la Volkswagen aveva stabilito proprio nel 29 giugno l’ultimo giorno utile per accettare la proposta di una futura fusione.

I due principali fautori di questi accordi sono il presidente della casa di Wolfsburg, Martin Wiknterkorn e l’azionista di Porsche, ossia Ferdinand Piech.

Vodafone presenta un’offerta a T-Mobile UK

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Vodafone ha pronta un’offerta per T-Mobile UK stando a quanto riporta il Financial Times, che scrive che la compagnia telefonica inglese potrebbe mettere sul piatto una contropartita o proporre un’offerta concreta a T-Mobile UK che è di proprietà di Deutsche Telekom.

T-Mobile UK possiede una quota di mercato del 40%, ed ha un valore stimato di circa 3-4 miliardi di euro. L’offerta comunque non è stata confermata ufficialmente da Vodafone e ci sono anche dei dubbi sull’effettiva riuscita della stessa, in quanto potrebbe anche essere bocciata dall’Antitrust inglese.

MyCash BNL, la carta prepagata di BNL

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MyCash BNL è la carta prepagata offerta dalla Banca BNL del gruppo BNP Paribas che come tante altre banche ha deciso di offrire ai propri clienti un prodotto che consente di effettuare acquisti tramite internet o presso negozi fisici, sia in Italia che all’estero, in totale sicurezza.

In questo modo, quindi, si potrà avere sempre sotto controllo la propria spesa perchè sarete solo voi a decidere se e quando ricaricare la carta, che tra le altre cose risulta utile soprattutto per effettuare pagamenti senza che sia necessario avere sempre con se dei contanti.

UBS pronta a risarcire il fisco statunitense

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UBS si è sempre dichiarata innocente, respingendo l’accusa avanzata lo scorso Novembre dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che aveva accusato la banca elvetica di aver aiutato, attraverso conti off-shore, circa 17.000 dei suoi clienti americani ad evadere il fisco, un evasione che ha creato alle casse statuinetensi un danno che si aggira intorno ai 300 milioni di dollari.

Nonostante abbia più volte ribadito al sua innocenza UBS pare sia pronta a risolvere la questione mediante il pagamento di un ingente somma di denaro, una mossa che non rappresenta affatto un’ammissione di colpa ma che UBS ha deciso soprattutto nell’interesse dei suoi clienti.

Trattative per Opel ancora possibili

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Il ministro dell’economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg, continua a ripetere che entro la fine dell’estate dovrà essere trovata una soluzione al problema dell’acquisizione di Opel, dato che l’offerta è ad ora ancora non vincolante, molte delle pretendenti al marchio tedesco possono ancora sperare.

Dalle ultime dichiarazioni dei più importanti personaggi del governo tedesco sembrerebbe proprio che la soluzione Magna non sia la più gradita, e proprio dopo le ultime interviste anche la banca russa Sberbank spera di poter riuscire ad entrare nella trattativa.

Piazza Affari chiusura -0,57%, Lottomatica in netto calo

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E’ stata una chiusura di settimana molto negativa nella borsa europea ed italiana, infatti i dati che giungevano dagli USA riguardanti i redditi reali hanno influito in maniera pesante anche sulle principali piazze del Vecchio Continente.

A Milano il Ftse Mib chiude la settimana di contrattazioni in ribasso dello 0,57% a quota 18.831 punti, il Ftse All Share cede lo 0,39% a 19.561. Sullo stesso livello anche le altre piazze europee: Cac di Parigi -1,05%, Ftse di Londra -0,27% e Dax di Francoforte -0,5%.

Decreto anti-crisi approvato dal consiglio dei ministri

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il decreto anti-crisi che prevede una serie di misure per sconfiggere la crisi economica tra cui, secondo le indiscrezioni, alcuni interventi volti a far ripartire le imprese, alcune relativi al settore energetico, una semplificazione della burocrazia che farà risparmiare moltissimi soldi alle aziende e tanto altro.

Anzitutto però il decreto pensa alle fasce più povere prevedendo un ampliamento dei beneficiari della cosiddetta “social card” che verrà estesa alle famiglie con basso reddito e con figli di età inferiore ai 6 anni. Per gli anziani, inoltre, ci sarà un innalzamento della soglia di reddito fino a 8.000 euro.

Rendimento bond ENI

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Eni ha annunciato il rendimento dei due bond che assieme fanno parte dell’emissione obbligazionaria dal valore di due miliardi di euro, così come stabilito dal prospetto informativo. Nell’avviso integrativo, Eni in poche parole, ha scritto che il valore nominale della cedola annua è del 4%.

E’ invece del 4,02% il rendimento annuo lordo effettivo delle obbligazioni. Questo valore viene calcolato sommando il tasso mid swap a sei anni al margine di rendimento effettivo di 89 punti base. I due valori del rendimento hanno valori diversi e questo è dovuto alla scelta di Eni di prezzare l’emissione sotto la pari.

Mutuo Domus Variabile di Intesa Sanpaolo

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Domus Variabile non è altro che la versione a tasso variabile del mutuo Domus Fisso di Intesa Sanpaolo. Il mutuo Domus Variabile, infatti, è un mutuo le cui rate variano a seconda dell’andamento del tasso di interesse e si rivolge a tutte quelle persone che desiderano beneficiare dell’eventuale riduzione del tasso di riferimento ma che, allo stesso tempo, sono consapevoli che il loro reddito deve essere tale da consentirgli di far fronte anche ad un possibile aumento.

Per il resto Domus Variabile presenta la stessa caratteristica del mutuo Domus Fisso, ossia una flessibilità che consente all’utente di sospendere il pagamento delle rate del mutuo.

Ubi Banca, Mediobanca e Unicredit trascinano giù i titoli bancari

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Ottima chiusura di seduta a Wall Street nella giornata di ieri, che non è stata indebolita dall’annuncio sui dati riguardanti i sussidi di disoccupazione in USA. Il Dow Jones ha chiuso guadagnando il 2,08% a quota 8472,40 punti, il Nasdaq ha segnato +2,08% a 1829,54 punti. L’indice S&P 500 ha chiuso in rialzo del 2,15% a quota 920,28 punti.

A Piazza Affari invece giornata incerta, dopo che nel pomeriggio ha accusato un forte calo dovuto alle perdite dei titoli del settore bancario, si è però ripresa in chiusura di seduta grazie soprattutto ai dati che arrivavano dall’America. Il Ftse ha perso a fine giornata lo 0,52% a quota 18.940 punti mentre l’All Share ha lasciato sul campo lo 0.46% a 19.638 punti.

Draghi prevede un calo del Pil del 5%

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Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi durante la presentazione del rapporto sull’economia abruzzese all’Aquila ne ha approfittato per parlare della condizione dell’Italia, a suo avviso tutt’altro che positiva.

Secondo il governatore, infatti, nella migliore delle ipotesi, cioè nel caso in cui la situazione resti invariata allo stato attuale, per la fine dell’anno il Pil dell’Italia calerà del 5%.

Tassi invariati negli Usa, Fed ottimista

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Come prevedano già gli analisti e gli esperti, ieri la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi sui fed funds americani con valori ai minimi storici, in una forbice da 0 a 0,25 per cento. Questa decisione della Fed è giunta in seguito alla riunione tenutasi sempre ieri dal Fomc (Federal Open Market Committee), l’istituto che si occupa esclusivamente di politica monetaria.

Il Fomc inoltre ha voluto lanciare un segnale forte, affermando che i tassi rimarranno così bassi ancora per tanto tempo. E’ stato anche lasciato invariato il tasso di sconto allo 0,5%.

Bene i bancari, crolla l’A.S. Roma

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La giornata di ieri è stata molto positiva per le borse europee e soprattutto per Milano, che ha concluso come migliore piazza del continente. Le borse europee hanno risentito dei dati confortanti che giungevano dagli USA riguardo le scorte di petrolio e gli ordini di beni durevoli, il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a +3,12% a quota 19.040 punti mentre l’All Share ha guadagnato il 3% a 19.728 punti.

Sulle altre piazze europee il Ftse di Londra ha chiuso con un +1,18%, Cac di Parigi +2,17% mentre il Dax di Francoforte ha fatto segnare +2,73%.

UniCreditCard Click di Unicredit Banca

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Ormai quasi tutte le banche offrono ai propri clienti una o più tipologie di carte prepagate, un prodotto di recente creazione che ha avuto un successo immediato non solo perchè rappresenta uno strumento che consente ai genitori di insegnare ai propri figli come gestire il denaro in totale sicurezza ma anche sono sempre di più gli adulti che scelgono di avere una carta prepagata per effettuare acquisti online senza correre rischi.

Tra le banche che hanno scelto di includere una carta prepagata tra le proprie offerte troviamo Unicredit Banca con la sua UniCreditCard Click.