London Metal Exchange

London Metal Exchange

Il London Metal Exchange, abbreviato in LME, è la borsa dei materiali non ferrosi più importante al mondo. La durata media degli investimenti è di 3 mesi.

L’LME è stato fondato nel 1877, ma le sue tracce risalgono addirittura a 3 secoli prima, quando nel 1571 fu aperto il Royal Exchange, dove si scambiava il rame. Solamente più tardi, nel 1920, furono aggiunti alle contrattazioni anche piombo e zinco.

London platinum, palladium market

platinoIl London Platinum and Palladium Market, abbreviato il LPPM, è il primo mercato mondiale per le contrattazioni di platino e palladio e ha sede a Londra.

Nel 1973 a Londra venne creato un mercato informale, il London Platinum Quotation, che fissava il prezzo del metallo, due volte al giorno, e ne informava le compagnie interessate.

Più tardi, nel 1987, questo mercato informale venne costituito ufficialmente e venne trasformato nell’attuale London Platinum and Palladium Market.

Prezzo dei titoli: rappresentazioni

candlestick

Ho usato il plurale di proposito. Questo perché il prezzo di un titolo non è formato da un unico valore numerico. Al contrario è formato da ben 4 valori: prezzo di apertura (open), prezzo minimo (min), prezzo massimo (max) e prezzo di chiusura (close).

Quale tipologia di grafico ci può fornire queste quattro informazioni contemporaneamente?
I due grafici di maggiore utilizzo sono il grafico a barre (barchart) e il grafico a candele (candlestick).
La valenza temporale delle 4 tipolgie di prezzo cambia al variare del range di tempo preso in esame (minuti, orario, giornaliero, settimanale, annuale).

Charles Dow e l’analisi tecnica

Charles DowCharles Dow (1851-1902) è l’ideatore dell’omonimo indice DJIA (Dow Jones Industrial Average) nonché fondatore del Wall Street Journal.

E’ inoltre la persona che ha definito il concetto di Analisi tecnica.

Il compito dell’analisi tecnica è quello di studiare ed analizzare l’andamento dei mercati finanziari grazie all’ausilio di grafici e di metodi (indicatori e funzioni) matematici applicati ai dati storici di borsa.

Lo swap

Interest Rate Swap

Lo swap fa pate della famiglia degli strumenti derivati e consiste, sostanzialmente, in uno scambio di flussi di cassa tra le due parti.

Ci sono due diverse tipologie di SWAP:

lo SWAP sugli interessi, detto IRS, acronimo di Interest Rate Swap;
lo SWAP sulle valute, detto CS, acronimo di Currency Swap.

Il profit lock in

profit lock in

A livello finanziario si parla di Profit Lock-In quando si applica un meccanismo grazie al quale un’investitore protegge da possibili ribassi i propri investimenti, attraverso la messa in opera di una serie di opzioni che sono legati a particolari prodotti o a particolari indici.

Queste opzioni sono chiamate anche “Ladder Option”.

Giappone, esportazioni in crescita

mercato giapponese

Le esportazioni del Giappone hanno subito una decisa ripresa durante il mese di luglio: nei trentuno giorni del settimo mese del 2008, infatti, l’export nipponico ha avuto un incremento nella misura dell’8,1%, grazie al forte contributo fornito dalle imprese cinesi, le cui richieste hanno superato quelle degli Stati Uniti portando il colosso asiatico a diventare il principale paese nel piatto in uscita della bilancia commerciale del Sol Levante.

Esselunga sbarca in borsa?

Bernardo Caprotti

Da un cotonificio a conduzione familiare ad una società che fattura oltre 5 miliardi di euro l’anno. E’ questa la storia dell’imprenditore brianzolo Bernardo Caprotti, che dopo aver frequentato l’università in America, è tornato appena 26 enne per creare la più grande catena di supermercati conosciuta prima come “Supermarkets Italiani SpA” poi come “Esselunga”.

Quotare le obbligazioni

quotare le obbligazioni

La quotazione delle obbligazioni affronta delle fasi diverse e due possibilità di quotazione sul mercato MOT (Mercato Telematico dei Titoli di Stato e delle Obbligazioni):

1. ammissione per strumenti emessi sulla base di un preciso programma;
2. ammissione per strumenti emessi “stand alone”.

Il primo tipo di ammissione, prevede due fasi. Nella prima fase la Borsa Italiana, verificata l’esistenza dei requisiti per l’ammissione, rilascia entro 60 giorni dalla richiesta, un giudizio circa l’ammissibilità alla quotazione delle obbligazioni.

La seconda fase, invece, vede l’emittente inviare domanda alla Borsa Italiana per l’ammissione. Alla domanda deve essere allegata una descrizione completa delle obbligazioni.

Organi borsistici: il monte titoli

il monte titoli

Il Monte Titoli è un’impresa che gestisce gli strumenti finanziari e che crea valore per gli azionisti, i dipendenti e i clienti, in maniera competitiva ed efficacie.

La Monte Titoli S.p.A. è stata istituita nel 1978 ed è diventata, nel 1986, la sede centrale per depositare tutti gli strumenti finanziari italiani. Soltanto dal 2000 è l’ente depositario anche per i titoli di Stato.

Sempre dal 2000, per la precisione dal mese di ottobre, ha ricevuto l’autorizzazione della Banca d’Italia e della CONSOB per gestire i servizi di liquidazione sugli strumenti finanziari non derivati.

USA: Real Estate in difficoltà

HOME BROKE

Come ci si attendeva, secondo uno studio condotto da S&P, per il settore immobiliare statunitense il 2008 e il 2009 saranno due anni particolarmente difficili, nei quali sarà quasi impossibile vedere un rallentamento nel calo dei prezzi delle proprietà immobiliari.

Dopo anni di boom del settore, almeno stando all’indice S&P Case-Shiller i prezzi degli appartamenti negli Stati Uniti sono diminuiti del 16%.

Nonostante questo duro colpo, e nonostante un riequilibrio al ribasso dei prezzi immobiliari, gli analisti sono convinti che ciò non possa bastare per far riprendere aria al settore, e per invertire quindi la tendenza negativa.

HSBC: Mitsubishi obiettivi mancati!

Mitsubishi

Secondo quanto riporta Bloomberg, che cita uno studio condotto dalla HSBC Holdings, la più grande banca giapponese, la Mitsubishi UFJ Financial Group, quest’anno potrebbe fallire nettamente l’obiettivo di raggiungere il proprio target di utili.

Stando all’analisi riportata dal media internazionale, Mitsubishi UFJ conseguirebbe il 43% in meno dei profitti netti rispetto a quanto preventivato a inizio esercizio finanziario.

Per la HSBC i minori affari ottenuti dalla Mitsubishi UFJ nel recente periodo peseranno talmente tanto da spingere gli utili dell’anno fiscale a “soli” 365 miliardi di yen (circa 3,3 miliardi di dollari), contro la stima di 640 miliardi di yen rilasciata dalla banca a marzo dell’anno in corso.

Gli strumenti derivati ~ 2°parte

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Quando un’impresa decide di ricorrere all’emissione di strumenti derivati, potrebbe porre in essere addirittura un’operazione a costo zero, qualora chi sottoscrive tali strumenti non esercita su di essi alcun diritto.

In realtà, l’operazione ha comunque un costo, seppur a volte potrebbe apparire nascosto e non facilmente intuibile.

Proprio per questo motivo occorre stare molto attenti, infatti non sono pochi i casi di disastri finanziari derivanti da emissioni improprie. Tipici sono gli esempi di Enron, Orange County e LTCM.

Gli strumenti derivati ~ 1°parte

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Nel campo finanziario uno strumento derivato è un titolo il cui valore si basa su quello di altri beni, come ad esempio azioni, indici, valute o tassi.

In tempi più recenti, sfruttando la globalizzazione dei mercati e il sempre maggiore uso dei computer per poter effettuare operazioni finanziarie, la diffusione degli strumenti derivati è sempre maggiore.

E’ possibile utilizzare gli strumenti derivati per le più svariate operazioni finanziarie, dalla copertura alla speculazione.