
Il 2 luglio scorso il paese orientale annunciò di aver selezionato il velivolo italiano, dopo una gara con il modello T-50, coreano, e da quel momento in poi la trattativa è stata molto veloce, tant’è che ormai si è alla fine.
Il 2 luglio scorso il paese orientale annunciò di aver selezionato il velivolo italiano, dopo una gara con il modello T-50, coreano, e da quel momento in poi la trattativa è stata molto veloce, tant’è che ormai si è alla fine.
Ora il titolo del gruppo si trova però in una difficile situazione a Piazza Affari, dopo la forte correzione al ribasso delle ultime settimane, che ha spinto le quotazioni di Finmeccanica vicino all’importante supporto grafico di 7,75-7,7 euro per azione.
Gli ordini hanno raggiunto quota 645,3 milioni, in calo del 22,5%, tuttavia il gruppo ha giudicato positivo questo risultato, soprattutto tenuto conto del contesto macroeconomico particolarmente complesso in cui è stato realizzato. Il portafoglio ordini è cresciuto del 15% a 3,91 miliardi.
Hsbc ha riscoperto l’azione, iniziandone la copertura con rating overweight e target price a 11 euro, nel frattempo Ubs ha abbassato il prezzo obiettivo di Finmeccanica da 11 a 10 euro, confermando il rating neutral.
E’ stato raggiunto un primo importante accordo tra i due costruttori, per partecipare alla gara per il nuovo elicottero presidenziale con il modello AgustaWestland 101, con l’annuncio ufficiale dell’accordo che dovrebbe arrivare a breve, secondo fonti de Il Sole 24 Ore.
Ieri il titolo ha chiuso in leggero calo, a quota 10,39 euro per azione, cedendo lo 0,48%.
Il titolo ha già forzato la resistenza nelle sedute scorse, però dovrà ora confermare il segnale positivo.
A favorire il tentativo di Finmeccanica potrebbe essere il delicato momento del mercato, ma secondo gli esperti il titolo potrà consolidare sopra quota 10,25, nonostante la chiusura di ieri, a quota 10,22 euro per azione, in calo dello 0,97%.
Come hanno fatto sapere i trader, il titolo dell’azienda che fa parte del gruppo Finmeccanica (-0,75% a quota 9,88 euro per azione), è stato ben acquistato dai fondi esteri. A favorire l’aumento ed il raggiungimento dei massimi storici però è stata anche la notizia delle sei nuove commesse per 215 milioni di euro.
Drs Technical Services ha ottenuto la più grande, con un valore di 77 milioni di dollari, per la fornitura di assistenza tecnica all’esercito statunitense e alle forze alleate nelle operazioni di ritiro dall’Iraq.
Questa situazione sembra anticipare secondo gli esperti e gli analisti un prossimo strappo direzionale, e sarà proprio il break-out di uno dei due valori citati sopra a fornire indicazioni più chiare.
Nelle ultime sedute il titolo ha compiuto un veloce rimbalzo tecnico arrivando quasi a sfiorare l’importante solida resistenza che si trova in area 9,8 euro per azione.
Il titolo ha subito risposto bene a Piazza Affarri, chiudendo la seduta di borsa in rialzo del 4,52% a quota 9,705 euro per azione.
Finmeccanica in particolare ha ottenuto contratti da svariati milioni di euro grazie alle proprie aziende.
Già il 12 febbraio del 2009 era stato firmato un memorandum of understanding tra le due parti ma è dovuto passare un anno perché si arrivasse all’accordo finale.
Allo stesso tempo però sono state tagliate le stime relative al 2010 in base alle quali gli ordini superano i 21 miliardi, mentre le indicazioni di Ebita sono state portate da 1,65-1,76 miliardi a 1,52-1,6 miliardi. In ogni caso la società ha precisato che nel biennio 2011-2012 si aspetta di riportare la redditività a livelli superiori rispetto a quelli ottenuti in questi ultimi anni, ossia un Ebita margin sopra il 9%.