Trimestrale Credit Suisse luglio settembre 2010

Credit Suisse ha chiuso il terzo trimestre 2010 con un utile pari a 609 milioni di franchi, ossia in calo del 74% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e di gran lunga inferiore alle previsioni degli analisti, che per la banca svizzera avevano previsto un utile pari a 920 milioni.

Ad incidere in maniera negativa sui risultati trimestrali è stato soprattutto un marcato indebolimento della redditività e, in misura minore, della gestione di attivi per la clientela istituzionale. La divisione investment banking, in particolare, ha registrato un utile pre imposte di 395 milioni di franchi, in calo del 77% rispetto allo scorso anno e del 50% rispetto al precedente trimestre.

Trimestrale Morgan Stanley luglio settembre 2010

Morgan Stanley ha annunciato oggi di aver chiuso il terzo trimestre 2010 con una perdita netta di 91 milioni di dollari, ossia 0,07 dollari per azione, contro l’utile di 498 milioni di dollari registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti avevano previsto un utile di 0,15 dollari per azione.

In calo anche i ricavi che sono passati a 6,8 miliardi di dollari dai precedenti 8,5 miliardi. Sulla performance negativa della banca d’affari ha influito soprattutto la stagnazione dei volumi dell’attività di trading.

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Redditività delle banche italiane, a risentirne sono soprattutto i soci

Nonostante le banche italiane siano riuscite a reggere bene l’impatto della crisi finanziaria ed economica che si è abbattuta sui mercati finanziari e sull’intera economia mondiale (nessuna banca italiana ha rischiato il fallimento e ha richiesto l’intervento dello Stato, contrariamente a quanto accaduto nella maggior parte degli altri Paesi, America compresa) è inutile negare che la situazione resta piuttosto difficile.

Lo scenario attuale, infatti, è piuttosto complicato, tassi bassi da un lato e sofferenze alte dall’altro. La redditività netta è calata in maniera drastica e la necessità di rafforzare il patrimonio continua ad essere un problema che si prevede rimarrà attuale anche nei prossimi mesi.

Trimestrale Citigroup luglio settembre 2010

Citigroup ha reso noti i risultati relativi al terzo trimestre dell’anno, chiuso con un utile pari a 2,17 miliardi di dollari, ovvero 0,07 dollari per azione. Si tratta di un ottimo risultato, soprattutto se paragonato alla perdita, riferibile agli azionisti, di 3,24 miliardi di dollari registrata nello stesso periodo dello scorso anno.

A spingere in alto i risultati della banca statunitense è stato soprattutto il generale miglioramento del mercato del credito. Nel periodo in esame, tuttavia, gli accantonamenti per rischi sui crediti sono calati del 30% a 7,66 miliardi di dollari, così come pure hanno registrato un calo i ricavi, scesi del 6% a 20,7 miliardi.

Differenza tra moratoria Abi e moratoria statale

Non sono per niente poche le famiglie che in questo periodo non riescono a far fronte al pagamento della rata mensile del mutuo, un problema che può essere risolto ricorrendo a diverse soluzioni. Tra queste la rinegoziazione del mutuo o la surroga del mutuo, due soluzioni che consentono di cambiare il piano di ammortamento alleggerendo la rata mensile.

In alternativa, in presenza di particolari situazioni considerate “gravi”, è possibile richiedere la sospensione del pagamento del mutuo per diversi mesi mediante due tipi di moratoria, quella statale e quella concessa dall’Abi.

Poste Italiane presto prima banca italiana

La trasformazione di Poste Italiane in un vero e proprio istituto di credito è solo questione di tempo. Già è in corso il processo di acquisizione del Mediocredito Centrale che ha come principale obiettivo quello di trasformare Poste Italiane nella Banca del Sud, tuttavia perchè tutto vada a buon fine è necessario che l’Antitrust fornisca la sua autorizzazione.

Tutto dovrebbe filare liscio, ma quel che appare certo è che se qualcosa dovesse andare storto di sicuro Poste Italiane procederebbe ad un’altra acquisizione che gli consentirebbe allo stesso modo di diventare la prima banca in Italia, grazie ai suoi 14.000 sportelli e 155.000 dipendenti.

Previsioni Mediobanca esercizio 2010-2011

Dalla relazione al bilancio 2009-2010 pubblicata da Mediobanca emerge che nel corso dell’esercizio 2010-2011 la performance dell’istituto bancario potrebbe essere piuttosto positiva.

Ovviamente si tratta solo di ipotesi dal momento che l’andamento delle attività dipende in larga parte dall’evoluzione della situazione congiunturale, che tra le altre cose continua ad essere caratterizzata da una profonda incertezza, soprattutto per quanto riguarda la produzione industriale e la spesa per consumi delle famiglie.

Raccolta Banca Generali settembre 2010

A settembre 2010 la raccolta totale netta di Banca Generali è stata pari a 40 milioni di euro, di cui 7 milioni realizzati da Banca Generali e 33 da Banca Generali Private Banking.

Da inizio anno, invece, la raccolta complessiva netta ammonta a 891 milioni, di cui 461 milioni di Banca Generali e 430 milioni di Banca Generali Private Banking.

Banche svizzere, regole più severe dopo Basilea 3

La commissione governativa svizzera, incaricata dal governo di vigilare e di studiare soluzioni per evitare che i grandi colossi possano fallire nel caso di un ritorno della grave crisi economica, ha proposto per Credit Suisse e Ubs, ossia i più grandi istituti bancari svizzeri, regole più severe rispetto a quelle che verranno imposte da Basilea 3.

Secondo la commissione, in particolare, per evitare ogni possibile rischio di fallimento le due banche dovranno detenere ciascuna almeno il 10% dei propri attivi ponderati per il rischio sotto forma di capitale, così come previsto dalle nuove regole di Basilea 3.

Rbs consiglia Intesa Sanpaolo

Royal Bank of Scotland ha avviato oggi la copertura su Intesa Sanpaolo fissando il rating “Buy” e il target sul prezzo a 3,32 euro, una valutazione derivante dalla convinzione che la banca italiana rappresenta una tra le migliori opportunità di investimento in Italia, soprattutto alla luce dell’elevato potenziale di rialzo rispetto al livello attuale.

Royal Bank of Scotland, inoltre, ha evidenziato che Intesa Sanpaolo sta riuscendo ad alleviare la pressione sui suoi margini, derivante dai tassi di interesse piuttosto bassi, attraverso un’attenta gestione dei costi.

Previsioni 2010 Banca Mediolanum

Mediolanum ieri ha chiuso a Piazza Affari con un ribasso dell’1,23% a 3,2125 euro, una perdita riconducibile in larga parte alle parole pronunciate dall’amministratore delegato Ennio Doris, secondo cui la banca chiuderà il 2010 con utili inferiori a quelli realizzati nel corso dello scorso anno, non tanto per un rallentamento marcato dell’attività ma quanto più per il fatto che il 2009, soprattutto grazie all’introduzione del conto Freedom, è stato un anno eccezionale per Mediolanum e difficilmente si riuscirà a ripetere quella performance.

Questo, tuttavia, non significa affatto che le cose andranno male. Per l’anno in corso, infatti, è atteso un raddoppio della raccolta, tuttavia non arriveranno i benefici derivanti dal forte andamento delle commissioni di performance registrato nello scorso anno.

BNP Paribas declassato da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha declassato BNP Paribas tagliando il rating da “overweight” ad “equal-weight” ma al contempo ha alzato il target price da 61,50 a 64 euro.

La decisione della banca d’affari non è dettata da un andamento sfavorevole dell’attività o del settore bancario in generale ma semplicemente dall’attuale valutazione del titolo. Morgan Stanley, infatti, ritiene che nel caso in cui il titolo dovesse scendere sotto i 50 euro rappresenterebbe un’ottima opportunità di acquisto.

Tiscali esposizione banche alleggerita

Su Tiscali le banche hanno alleggerito la propria posizione, cedendo una parte del debito a sconto sul mercato secondario.

Come scritto nella relazione semestrale del gruppo telefonico sardo, le banche titolari del debito Senior da circa 153 milioni di euro hanno venduto le proprie quote a dei fondi specializzati in distressed investments: Silverpoint Capital e Sothic.

Crediti deteriorati banche italiane in aumento

Nel periodo più duro della crisi economica la voce di bilancio delle banche che si riferisce ai crediti deteriorati ha subito un incremento di non poco conto che pare continui a peggiorare anche a seguito del lieve e progressivo miglioramento della situazione economica e finanziaria. Nel primo semestre 2010 i più importanti istituti di credito italiani quotati a Piazza Affari vantavano complessivamente 90,138 miliardi di prestiti problematici contro i 65,5 miliardi dello stesso periodo di un anno prima.

Al 30 giugno 2009, in particolare, i prestiti deteriorati erano il 4,52% dell’esposizione netta mentre a fine giugno di quest’anno la percentuale è passata al 6,22%.