
Ma a rinfrescarci le idee ci pensa la Iata, l’associazione mondiale delle compagnie aeree che rappresenta circa 230 compagnie, ovvero il 93% del traffico internazionale di linea.
Ma a rinfrescarci le idee ci pensa la Iata, l’associazione mondiale delle compagnie aeree che rappresenta circa 230 compagnie, ovvero il 93% del traffico internazionale di linea.
La compagnia irlandese Ryanair, in particolare, ha registrato dei risultati che si sono rivelati essere addirittura peggiori rispetto alle previsioni, un risultato negativo non solo perchè parliamo di ingenti perdite ma soprattutto perchè è il primo risultato in rosso in venti anni di storia della compagnia aerea.
Nella giornata odierna tutti i principali mercati perdono grosse percentuali: il FTSE di Londra perde l‘1.9%, il Nikkei di Tokio ha chiuso le trattative segnando un -1.7%, l’Hang Seng di Honk Kong ha fatto registrare un -1.4%. Il Dax di Francoforte ha segnato una perdita del 2.5%. Tutte queste perdite sono derivate dalla giornata di lunedì in cui il Dow Jones ha perso lo 0.6%.
Il dato che ha influenzato il mercato in maniera significativa é stato quello sugli ordini di beni durevoli che si sono segnalati in calo del 2.6% nel mese di Dicembre ma registrandosi in ribasso del 19.7% su base annua. Il dato peggiore a livello azionario é stato quello della Boeing che ha visto crollare del 43.6% la domanda per aerei civili.
Ma chi sono appunto questi sedici protettori della bandiera italiana sulla livrea dei nostri aerei?
Gli esponenti di maggior spicco sono il già citato Roberto Colaninno, proprietario di Piaggio ed ex-padrone di Telecom, per la quale, dato l’accertamento di evasione fiscale, ha patteggiato col Fisco una sanzione di 156 milioni di Euro. Ha conoscenze politiche in entrambi gli schieramenti politici tant’è che il figlio Matteo è addirittura ministro ombra per lo sviluppo economico; Carlo Toto, già in partnership con Lufthansa, è uno dei pochi che sia nel caso dovesse andare in porto l’operazione CAI, sia dovesse fallire, guadagnerebbe in ogni caso, o con CAI o con la sua Air One; Francesco Caltagirone è indagato per aggiotaggio insieme a Billè per quanto riguarda l’inchiesta Antonveneta;
Alla fine di settembre gli utili erano di 214 milioni di euro contro i 407 dell’anno precedente.
Nonostante il prezzo del petrolio siano diminuito la compagnia aerea ha dichiarato di aspettarsi una riduzione degli utili per gli ultimi sei mesi dell’anno.
La capacità dei propri aerei verrà quindi incrementata del 5,2% su base annua, contro una precedente previsione pari al 7,1%.
Secondo i manager delle due società , infatti, gli spettri di una imminente recessione porteranno i consumatori a preferire una spesa nel trasporto aereo orientata verso vettori a basso costo, piuttosto che verso le altre compagnie aeree.
La società britannica non andava così male dal 2003, e pare aver risentito più di alcune altre “colleghe” della crisi finanziaria, che ha falcidiato la domanda per il trasporto aereo di persone.
British Airways ha infatti ceduto oltre il 10% alla LSE, giungendo a toccare i 145 pence, come il 30 marzo 2003.
Alla sua morte l’imprenditore scaltro, lascia tutto ai figli, regalando così una compagnia aerea che nel 2007 contava ben 4800 collaboratori con un valore di 1,2 miliardi di euro.
Il merito del successo della compagnia aerea low cost più famosa in Europa e forse nel Mondo non è solo del suo fondatore, ma del suo amministratore delegato, Michael O’ Leary, chiamato dallo stesso Tony Ryan nel 1994 per cercare di sollevare la compagnia da fallimento certo.
La procura di Busto Arsizio, infatti, ha chiuso l’inchiesta sul fallimento valutato in 500 milioni di euro di Volare, compagnia low-cost. Il fascicolo dell’inchiesta conteneva delle indagini su 16 persone indagate per bancarotta fraudolenta, corruzione, appropriazione indebita e frode fiscale.
Japan Airlines ha infatti chiuso i tre mesi al 30 giugno con una perdita netta di 3,4 miliardi di yen (poco più che 31 milioni di dollari), contro un risultato negativo di 4,3 miliardi di yen realizzato nello stesso periodo dello scorso anno.
con questi dati la società ha deluso le attese degli analisti, secondo cui a questo punto Ryanair potrebbe concludere l’anno con delle perdite, per la prima volta dal 1997.