
► PERICOLO DOWNGRADE ITALIA
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La nostra attenzione, però, non si vuole concentrare sul franco svizzero, da sempre considerato valuta rifugio,bensì della corona svedese e della corona norvegese.
Il prossimo movimento potrebbe essere dunque positivo o negativo, in base alle nuove informazioni che arriveranno.
Junker, in particolare, ha spiegato che i governi dei paesi della zona euro stanno lavorando per arrivare ad una soluzione che sia in grado di evitare il default della Grecia, tuttavia non si può escludere l’ipotesi che non riescano a trovare un accordo o che il loro piano fallisca, per cui il default di Atene resta una possibilità che non può essere esclusa.
Sebbene nei giorni scorsi numerosi esperti si sono detti certi che l’Ue e il Fmi avrebbero comunque fornito il loro sostegno alla Grecia, in quanto era impensabile che assistessero immobili ad un suo default, il parlamento di Atene ha reso le cose più semplici e ha approvato il pacchetto di misure che dovrebbe consentire al paese di sanare il suo debito.
Nella giornata di oggi apprendiamo invece che sono stati rinviati gli aiuti dell’Unione Europea alla Grecia ed il rischio di un fallimento è elevatissimo soprattutto per via di un governo non troppo solido.
Solamente l’opposizione e cinque deputati della coalizione hanno votato contro.
La rivista scrive che il Ministero delle Finanze e la troika formata da Unione Europea, BCE ed FMI hanno calcolato che la Grecia avrà bisogno di più di 100 miliardi se necessiterà di sostegno economico anche nel 2013 e nel 2014.
Il governo di George Papandreou dovrà impegnarsi a proseguire in maniera decisa e rigorosa la strategia di risanamento. Inoltre la Grecia dovrà creare un’agenzia indipendente responsabile delle privatizzazioni, che ha lo scopo di incassare 50 miliardi entro il 2015.
L’ultimo dato disponibile dell’Euribor a tre mesi vede il tasso utilizzato come riferimento per la contrattazione dei mutui ipotecari e chirografari in discesa di alcuni millesimi di punti rispetto al dato rilevato 3 mesi fa.
Ad affermarlo è stato Amadeu Altafaj, portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, il quale ha anche smentito le voci circolate nel corso delle ultime ore in merito a possibili ritardi sul fronte degli aiuti alla Grecia dopo la notizia dell’arresto di Strauss-Kahn per violenza sessuale.
Ma a riportare a galla il problema del debito sovrano di alcuni paesi europei ci ha pensato l’agenzia di rating Moody’s, che ha annunciato stamani di aver tagliato il rating della Grecia da “Ba1″ a B1”.
L’agenzia di rating, inoltre, ha tagliato anche il rating a breve termine portandolo da Prime-1 a Not-Prime rating, ritenendo anche in questo caso che la nuova valutazione è in grado di riflettere meglio i rischi a cui il paese ellenico risulta soggetto nel breve termine.