Dopo la crisi ungherese potrebbe toccare alla Bulgaria

Secondo alcuni analisti non è impossibile che l’Ungheria riesca a mantenere il deficit al 3,8% del Pil nel 2010, anche se hanno voluto precisare che il paese ungaro rimane molto vulnerabile, proprio a causa del rapporto debito pubblico/Pil, che resta il più alto tra quelli della zona.

A preoccupare inoltre per le sorti dell’Ungheria ci sono anche i debiti verso l’estero.

Crisi Grecia prima tranche di aiuti da 20 miliardi

Ieri è stata erogata la prima tranche di aiuti alla Grecia, 20 miliardi di euro, dei quali 14,5 sono la quota dell’Unione Europea e 5,5 arrivano dal Fondo monetario internazionale.

Questa mossa permette così ad Atene di far fronte al pagamento del bond decennale da 8,5 miliardi di euro in scadenza proprio nella giornata di oggi.

Euro in calo sotto 1,25 dollari

L’euro continua a risentire della crisi greca e dei timori che stanno attraversando l’economia europea, oggi è stato infatti registrato un nuovo calo a quota a 1,2457 dollari, ossia sotto 1,25 dollari per la prima volta da marzo 2009.

A provocare questo nuovo e ulteriore calo è il netto aumento dei timori relativi alla crisi del debito sovrano, aggravati nelle ultime ore dalle dichiarazioni rilasciate da Josef Ackermann, CEO di Deutsche Bank, secondo il quale la Grecia dovrà superare diversi ostacoli per riuscire a risanare i suoi conti pubblici.

Ue prevede sanzioni sul debito per evitare altre crisi

La crisi che la colpito la Grecia ha evidenziato come la politica economica dei singoli paesi europei è un’interesse di tutti, è necessario quindi che si acquisti consapevolezza di questo importante aspetto e che ci si renda conto del fatto che è impossibile avere un’unione monetaria senza un’unione economica.

E’ questo quello che ha cercato di spiegare ieri il presidente della Commissione europea Josè Barroso, sottolineando anche come fino a questo momento il parametro del debito sia stato eccessivamente trascurato.

Ecofin piano di aiuti per l’Europa

Si è conclusa la riunione straordinaria dell’Ecofin, e si è giunti ad un accordo su un piano di aiuti europei, per 500 miliardi di euro, ai quali dovrà essere aggiunta una cifra non meglio precisata del Fondo monetario internazionale, che potrebbe arrivare fino a 220 miliardi di euro.

Come precisato l’accordo prevede che 60 miliardi saranno messi a disposizione dalla Commissione Ue e 440 dagli Stati membri.

Aiuti dell’Italia alla Grecia

E’ stato varato dal Governo italiano il decreto legge per aiutare a salvaguardare la stabilità finanziaria dell’Unione Europea, con gli aiuti alla Grecia.

L’impegno del nostro paese prevede aiuti per 14,8 miliardi di euro in tre anni, con una prima tranche da 5,6 milioni, cioè poco più dei 5,5 milioni di cui si parlava nei giorni scorsi.

L’Italia metterà a disposizione del paese ellenico questi aiuti sotto forma di anticipazioni di Tesoreria ed emissioni, senza alcun impatto sui conti pubblici.

Sistemi bancari europei a rischio per crisi Grecia

Il tanto temuto effetto domino della crisi greca sembra possa trasformarsi in realtà, ad ipotizzarlo è Moody’s che vede un possibile contagio a danno dei sistemi bancari di alcuni paesi europei, in primis Portogallo, Spagna, Italia, Irlanda e Gran Bretagna.

Secondo l’agenzia di rating, in particolare, il rischio di contagio riguarda tutti quei sistemi bancari suscettibili di essere influenzati dai timori di mercato per possibili abbassamenti del rating sovrano, gli stessi sistemi bancari che prima di subire questo tipo di pressione si sono trovati a dover contrastare il problema delle bolle sui prezzi e quello dell’esposizione ai prodotti finanziari strutturati. Una tipologia di sistema bancario che si ritrova soprattutto in Spagna, Portogallo e, in un misura inferiore, anche in Italia.

Borse europee in calo per timori Grecia

Le borse europee continuano la loro inesorabile discesa, nonostante gli esperti abbiano espresso parole rassicuranti escludendo per i paesi europei, soprattutto per Portogallo e Spagna, un possibile effetto domino della crisi che ha colpito la Grecia.

Le rassicurazioni degli economisti, tuttavia, non sono servite a nulla, anzi la situazione sembra addirittura peggiorata. L’indice europeo Stoxx ha perso il 2,9% mentre l’S&P500 ha registrato un calo del 2,38%, per non parlare del continuo calo della moneta unica europea, precipitata sotto quota 1,30 sul dollaro, il livello minimo da aprile 2009.

Spagna evita la crisi, rating confermato da Fitch e Moody’s

Marco Cecchi de’ Rossi, managing director di Fitch Italia, in occasione di un incontro tenuto presso l’Università Bocconi di Milano, ha sottolineato la necessità di non creare falsi allarmi in relazione al tanto temuto effetto domino della crisi che ha colpito la Grecia, secondo l’economista la posizione della Grecia è completamente diversa da quella della Spagna e del Portogallo.

Una tesi questa che si è rivelata fondata, almeno per quanto riguarda la Spagna. Le agenzie di rating Fitch e Moody’s hanno infatti deciso di lasciare invariato il rating sul debito sovrano spagnolo a AAA.

Piano aiuti Grecia approvato dalla Germania

Nel piano di aiuti alla Grecia da parte dell’Unione Europea, un ruolo fondamentale lo gioca la Germania.

Ieri mattina la Bce ha deciso di sospendere la soglia minima del rating sui titoli di stato greci per permettere che questi possano esser accettati come collaterali nelle operazioni di rifinanziamento presso l’istituto centrale.

Come annunciato ufficialmente la sospensione ha durata non definita e verrà applicata a tutti gli strumenti di debito emessi o garantiti dal Governo greco.

Crisi Grecia aiuti eurogruppo

E’ arrivato dall’eurogruppo il via libera all’unanimità per il piano di aiuti economici in favore della Grecia, attanagliata ormai da settimane dalla crisi.

Il piano prevede aiuti alla Grecia per 110 miliardi di euro, ed è stato approvato a Bruxelles, dove erano riuniti i ministri dell’economia dei Paesi della zona euro.

In precedenza era arrivato l’ok da parte della Commissione Ue e del consiglio dei governatori della Banca centrale europea, i quali avevano dato il proprio sostegno al programma di salvataggio.

Bond Grecia negli Stati Uniti

La Grecia continua ad essere al centro delle attenzioni, secondo le ultime indiscrezioni pubblicate dal Financial Times il governo di Atene si sta preparando a collocare un maxi bond sul mercato statunitense, secondo il quotidiano economico londinese questo dovrebbe consentire al paese di diversificare la propria base di investitori e riuscire così ad uscire dalla situazione di crisi.

L’intenzione del governo ellenico, sempre secondo le indiscrezioni di stampa, è quella di riuscire a raccimolare una somma compresa tra i 5 e i 10 miliardi per rimborsare circa 10 miliardi di titoli e interessi che scadono a maggio, partner nell’operazione di collocamento dei titoli dovrebbe essere Morgan Stanley.

Banche greche declassate da Moody’s

Il progressivo indebolimento del quadro macroeconomico della Grecia ha portato l’agenzia Moody’s a declassare ben cinque istituti bancari, si prevede infatti che la situazione di difficoltà che sta colpendo il Paese avrà un impatto negativo sugli asset delle banche.

Le banche che sono state colpite dal giudizione negativo dell’agenzia sono National Bank of Greece, il cui giudizio è passato a A2 da A1, Piraeus Bank, che è stata portata a Baa1 da A2, EFG Eurobank Ergasias, Alpha Bank e Emporiki Bank of Greece, che passano a A3 da A2. Al contempo Moody’s ha declassato anche il rating sui depositi e il debito di Emporiki Bank of Greece.

Cambio euro dollaro ai minimi da maggio 2009

La crisi greca continua a pesare sulla moneta europea che questa mattina si è indebolita ulteriormente fino a toccare 1,3407 dollari, un valore così basso l’ultima volta era stato visto a maggio 2009.

Sull’euro continuano a pesare soprattutto le divergenze interne all’Unione europea sugli aiuti da inviare alla Grecia, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito che darebbe il suo consenso ad un intervento in favore della Grecia solo nel caso in cui questa fosse l’unica possibilità rimasta, circostanza che a suo avviso non si è ancora verificata.