La bilancia commerciale

La bilancia commerciale è un dato che si riferisce alle registrazioni dell’ammontare di importazioni ed esportazioni di merce, da e verso un paese.

Per quanto riguarda le attività di import e export, il saldo della bilancia commerciale è la differenza tra importazioni ed esportazioni.

La Grecia in crisi favorisce i paesi europei esportatori?

Il Sole24ore riporta oggi in prima pagina come la Grecia stia facendo sempre più difficoltà a rialzarsi dalla tremenda crisi che l’attanaglia già da qualche tempo.
E’ di queste ore la notizia che Moody’s, la massima autorità su ricerche finanziarie e di analisi sulla situazione economica sia di aziende che di organismi statali, ha ulteriormente declassato il rating del paese mediterraneo, probabilmente a causa di una sfiducia non solo nelle capacità di ripresa della nazione, ma anche degli aiuti che il Fondo Monetario Internazionale e l’Europa potrebbero erogare nei prossimi mesi.

Borse europee in rialzo in avvio di seduta

analisi borsa

E’ atteso per l’avvio della seduta odierna in tutta Europa un nuovo rimbalzo verso l’alto dei principali indici di borsa, spinti soprattutto dai recenti risultati ottenuti dalla borsa giapponese ed in particolar modo dall’economia giapponese, che ha messo a segno un risultato storico.

Il dato sulle esportazioni giapponesi, il migliore risultato da 7 anni a questa parte, farà da traino anche all’economia europea, che potrà così rilanciarsi anch’essa dopo due sedute indirizzate sostanzialmente al ribasso.

Esportazioni giapponesi in aumento a novembre

tokio

La borsa di Tokyo ha fatto segnare un avvio di settimana decisamente contrastato, con l’indice Nikkei che ha guadagnato lo 0,41% a quota 10.183,47 punti, a differenza del Topix che ha perso lo 0,24% a 891,48 punti.

A far pendere verso il basso l’andamento della borsa giapponese c’è ancora l’argomento degli aumenti di capitale attuati nel settore bancario, mentre a trainare al rialzo gli indici ci sono l’ottimo andamento dei prezzi delle materie prime e delle società esportatrici, unite al rafforzamento dello yen rispetto al dollaro.

Bilancia commerciale extra Ue +117 milioni ad ottobre 2009

esportazioni

In base ai dati diffusi dall’Istat ad ottobre 2009 le esportazioni sono calate del 9,1% rispetto al mese di settembre mentre al contrario le importazioni hanno registrato un aumento dell’1,2%.

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente i flussi commerciali con i paesi extra Ue sono diminuiti del 23,4% per le esportazioni e del 26,1% per le importazioni. Ad ottobre 2009 il saldo commerciale con i paesi extra Ue risulta positivo per 117 milioni di euro, in miglioramento rispetto al deficit di 366 milioni di euro registrato ad ottobre 2008.

Bilancia commerciale extra Ue -969 milioni ad agosto

bilancia commerciale

Dai dati raccolti e diffusi dall’Istat emerge che nel mese di agosto la bilancia commerciale dell’Italia con i Paesi extra europei ha registrato un passivo di 969 milioni di euro, in netto miglioramento quindi rispetto al passivo di 2.091 milioni di euro registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

Nel confronto con il mese di luglio le esportazioni sono calate del 15% e le importazioni dello 0,2% mentre su base annua le esportazioni hanno registrato un -25,2% e le importazioni un -30%.

Istat, esportazioni in calo del 24,2%

esportazioni

Il primo semestre del 2009 è stato un periodo piuttosto difficile per le esportazioni italiane che hanno subito una flessione piuttosto rilevante, ovvero un calo del 24,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A segnalarlo è stato l’Istat che ha attribuito questo risultato piuttosto preoccupante soprattutto ad una consistente riduzione dei flussi verso i paesi dell’Unione europea che, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2009, sono calati in totale del 26,9%.

Bilancia commerciale, in Italia il deficit scende a 631 milioni

bilancia commerciale

In italia la bilancia commerciale continua ad avere un andamento negativo anche se durante il mese di giugno è stato registrato un miglioramento del disavanzo rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

A giugno, in particolare, è stato registrato un saldo negativo di 631 milioni, in netto miglioramento rispetto al deficit di 1,028 miliardi registrato a giugno 2008. Questo per quanto riguarda la bilancia commerciale totale mentre per quanto riguarda quella con i paesi dell’Unione Europea è stato registrato un deficit di 779 milioni, ovvero un marcato peggioramento rispetto all’attivo di 1,327 miliardi registrato nello stesso mese del 2008.

Esportazioni in calo a maggio 2009

esportazioni

L’Istat ha diffuso i dati relativi alla bilancia commerciale italiana che durante il mese di maggio 2009 ha registrato un saldo positivo di 1,187 miliardi di euro, un risultato ottimo se confrontato con quello registrato nello stesso mese dello scorso anno quando in cui ci fu un saldo negativo pari a 84 milioni di euro.

Nonostante il dato positivo, tuttavia, le sportazioni sono risultate ancora in calo, a testimonianza del fatto che la situzione di crisi che investe tutto il mondo non è ancora cessata e quindi i paesi stranieri tendono ancora ad importare meno merci dall’estero.

In Giappone crollano le vendite del 5,8%

giappone

Anche il Giappone, come del resto anche il resto del mondo, sta subendo una forte crisi delle vendite causata sopratutto da una forte riduzione delle esportazioni verso i paesi occidentali.

Il calo è notevole e nell’anno 2008 si è registrata una riduzione delle vendite di ben 5,8 punti percentuali che hanno pesato anche sul livello di disoccupazione sia all’interno dello stato sia nelle fabbriche esternizzate.

L’Istat annuncia un calo delle esportazioni e delle importazioni

export

Continuano le brutte notizie sul fronte econonomico per quanto riguarda i primi risultati del 2009. Questa volta tocca al ai flussi commerciali da e verso l’Unione Europea in relazione ai quali nel mese di Gennaio si è verificato un fortissimo calo rispetto ai dati registrati nello stesso mese dello scorso anno.

L’Istat, nel dettaglio, ha registrato un calo delle esportazioni del 25,8% precisando che si tratta del dato peggiore registrato dal 1986 ad oggi, mentre per quanto riguarda le importazioni il calo è del 24,1%.

Swiss National Bank comprerà tanta valuta estera

swiss_national_bank

Il dollaro è sceso nella giornata di ieri nei confronti di molte valute e il Dollar Index è rimasto al di sotto del supporto creato dalla trendline rialzista individuata nelle settimana precedenti. Questo potrebbe essere il segnale più importante in questo momento e la conferma che il Usd potrebbe iniziare una fase di ribasso.

I dati attesi per ieri sono stati meno negativi del previsto e le vendite al dettaglio hanno registrato un calo dello 0.1% (contro un calo atteso dello 0.5%). Da segnare che i jobless claims sono stati negativi anche questa settimana e hanno fatto segnare nuovi record.

Analisi tecnica euro/dollaro/yen

banconote da 1000 yen

Il dollaro ha avuto anche nel corso della giornata di ieri dei leggeri rafforzamenti sulla scia di dichiarazioni e dati che lasciano spazio a maggiore ottimismo.

Le ultime giornate continuano a dimostrare dal punto di vista tecnico come la situazione attuale sia particolarmente importante con il Dollar index che si sta consolidando formando un triangolo ascendente che potrebbe prossimamente rompere i massimi del 2008 confermando la tendenza rialzista. Solamente una rottura dei valori massimi registrati nel corso di lunedì andrebbe a negare tale scenario.

Settimana scorsa protagonista l’oro

oro

La settimana passata si è chiusa in maniera burrascosa con dei movimenti che hanno dato segnali di diversa natura.

Il primo movimento da notare per chi ama investire nell’oro è stato quello dell’oro che ha sfondato la barriera dei 1000 dollaro per poi ritornare sotto questo valore. I mercati azionari hanno avuto l’ennesimo crollo significativo e i titoli di stato hanno avuto un rally importantissimo.

La reazione delle principali valute fa riflettere su alcune considerazioni fatte finora relativamente alle correlazioni che hanno guidato il mercato in questi ultimi mesi. Prima fra tutte è quella relativa al movimento di dollaro e yen che hanno chiuso in pesante ribasso nei confronti di valute a maggior rendimento e mettendo a rischio quel valore intrinseco di valute più sicure che hanno avuto a partire dall’inizio di questa crisi.