
Le decisioni dei Benetton, che finora hanno mantenuto le distanze da Gavio e Salini, segneranno il risultato finale.
Le decisioni dei Benetton, che finora hanno mantenuto le distanze da Gavio e Salini, segneranno il risultato finale.
Secondo le indiscrezioni riportate da alcuni organi di stampa, infatti, durante il fine settimana Argo Finanziaria, holding della famiglia Gavio che detiene il 33% di Igli, società che a sua volta detiene il 30% di Impregilo, avrebbe portato a 3,6 euro per azione l’offerta rivolta a Benetton e Ligresti per rilevare la quota del 66% detenuta dalle due società in Igli.
Questi quattro titoli che hanno mostrato segnali positivi nel 2011 e dovrebbero ripetersi nel 2012 sono Azimut, Eni, Impregilo e Pirelli & C.
I ricavi totali si sono attestati a 1.518,1 milioni, ossia stabili rispetto ai 1.511,6 milioni dell’anno precedente, mentre il risultato operativo si è attestato a 122,5 milioni rispetto ai 181,2 milioni dei rimi nove mesi del 2010.
Con ogni probabilità , tuttavia, a frenare i progetti ambiziosi di Salini sarà Gavio, socio di Igli, la holding che detiene il controllo di Impregilo e che quasi sicuramente non darà il suo consenso in quanto un’operazione di questo tipo andrebbe inevitabilmente a diluire la suo quota facendolo diventare il secondo azionista dopo Salini.
Il risultato operativo consolidato (EBIT) è risultato positivo per 85,0 milioni, in flessione rispetto ai 98,1 milioni del primo semestre 2010, con un’incidenza complessiva sui ricavi dell’8,5% (9,8% primo semestre 2010).
I ricavi del gruppo nel periodo sono risultati pari a 473,6 milioni di euro, facendo peggio delle previsioni degli analisti di 503,8 milioni di euro.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, in particolare, gli altri soci di Igli, ossia le famiglie Benetton e Gavio, potrebbero dividersi in egual misura la partecipazione al momento detenuta da Ligresti in Igli, tuttavia non si esclude che l’intera quota dell’ingegnere siciliano venga acquista esclusivamente da Gavio.
Per quanto riguarda i risultati realizzati nel 2010, in particolare, l’azienda attiva nel settore delle costruzioni ha riportato un utile netto consolidato in crescita del 61% a 128,4 milioni di euro, mentre i ricavi totali hanno registrato una flessione passando a 2,06 miliardi dai precedenti 2,72 miliardi, il 78% dei quali sono stati realizzati all’estero.
Il valore della commessa, come si legge nella nota, si aggira intorno ai circa 250 milioni di euro. Impregilo dovrà riuscire a terminare il lavoro in circa quattro anni, in particolare il progetto prevede la costruzione di una diga principale alta 150 metri e lunga 635 metri e di una diga secondaria alta 66 metri e lunga 410 metri.