Aumento tariffe da bloccare secondo il Codacons

L’aumento dell’Iva dal 21% al 22%, programmato con la Legge di Stabilità, rischia di pesare come un macigno sulle chance di ripresa dell’economia nel secondo semestre del 2013, ovverosia quando in tanti sperano che si possa registrare la tanto attesa di inversione del ciclo economico.

E’ questa, in estrema sintesi, la posizione del Codacons che, di conseguenza, auspica non solo che l’aumento dell’Iva venga riposto nel cassetto, ma che vengano bloccati anche tutti gli aumenti tariffari partendo dalle multe fino ad arrivare ai ticket sanitari.

Prezzi al consumo Istat settembre 2012 confermati

In linea con la stima provvisoria, nello scorso mese di settembre in Italia l’inflazione, ovverosia l’incide dei prezzi al consumo, si è attestata al 3,2% su base annua a fronte di una variazione nulla rispetto al mese precedente, quello di agosto del 2012. A rilevarlo è stato l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel far altresì presente come con il dato di settembre l’inflazione acquisita sinora per l’intero anno sia pari al 3%.

Bene il dato sull’inflazione dell’Istat depurato dalle componenti più volatili, alimentari ed energia, che a settembre del 2012 si attesta all’1,9%, ovverosia in calo rispetto al 2,1% del mese precedente. Così come, al netto dei soli beni energetici, l’inflazione passa dal +2,2% del mese di agosto del 2012 al +2% del mese scorso.

Prezzi al consumo Istat settembre 2012

E’ ancora sopra il 3% in Italia l’inflazione. Questo stando ai dati provvisori di settembre 2012 forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica che, in particolare, ha rilevato come i prezzi al consumo nel mese che termina dopodomani siano aumentati su base annua del 3,2%, ovverosia sugli stessi livelli del mese di agosto del 2012.

A settembre 2012, rispetto al mese precedente, la variazione congiunturale si è mantenuta infatti invariata. In base ai dati consolidati di settembre, l’inflazione acquisita per l’intero 2012, ha riferito l’Istituto Nazionale di Statistica Istat con un comunicato ufficiale, si attesta al 3% tondo tondo, ovverosia sullo stesso livello rilevato nel mese precedente.

Nuova politica economica Governo Monti

Un presidio nei prossimi giorni, da parte delle principali Associazioni dei Consumatori, al fine di chiedere all’attuale Governo una nuova politica economica che si basi sullo sviluppo e sul rilancio della crescita a fronte di serie ed incisive misure a favore delle famiglie. Il presidio, davanti a Montecitorio, è fissato per il prossimo 18 settembre del 2012 in accordo con una nota congiunta delle Associazioni Adusbef e Federconsumatori.

C’è preoccupazione infatti, al ritorno dalle ferie, per le crisi aziendali e per l’andamento delle tariffe e dei prezzi che si presentano in persistente aumento oramai da troppo tempo e che, quindi, stanno sempre di più assottigliando il potere d’acquisto delle famiglie.

Prezzi al consumo Istat agosto 2012 in aumento

E’ ancora sopra il 3% in Italia l’inflazione. Questo stando ai dati provvisori di agosto del 2012 forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) che, in particolare, ha rilevato come i prezzi al consumo nel mese che termina oggi siano aumentati su base annua del 3,2% rispetto al 3,1% del mese di luglio del 2012.

A agosto 2012, rispetto al mese precedente, la variazione congiunturale è stata invece pari a +0,4%. In base ai dati provvisori di agosto del 2012, l’inflazione acquisita per l’intero 2012, ha riferito l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) con un comunicato ufficiale, si attesta al 3% tondo tondo.

Rischio inflazione 2012 al ritorno dalle ferie

Al ritorno dalle ferie in Italia si rischia una nuova ondata inflazionistica. Questo almeno stando alle previsioni del Codacons che al riguardo ha lanciato l’allarme prezzi e tariffe per il mese di settembre del 2012.

Nel dettaglio, l’Associazione dei consumatori e degli utenti prevede alla riapertura delle attività dei rincari generalizzati praticamente in tutti i settori dell’economia dell’ordine del 5-7% su base annua a partire dai generi alimentari con ripercussioni negative per le famiglie pari in media a ben 550 euro su base annua.

Prezzi al consumo Istat luglio 2012 in calo

Seppur ancora sopra il 3%, in Italia l’inflazione è in calo. Questo almeno stando ai dati definitivi di luglio 2012 forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) che, in particolare, ha rilevato come i prezzi al consumo il mese scorso sino aumentati su base annua del 3,1% rispetto al 3,3% del mese di giugno del 2012.

A luglio 2012, rispetto al mese precedente, la variazione congiunturale è stata invece pari a +0,1%. In base ai dati consolidati di luglio, l’inflazione acquisita per l’intero 2012, ha riferito l’Istat con un comunicato ufficiale, si attesta al 2,8%.

Inflazione maggio 2012 scende su base annua

Buone notizie dal fronte dei prezzi per il corrente mese di maggio del 2012. L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha infatti rilasciato i dati provvisori di maggio del 2012, caratterizzati da prezzi al consumo invariati rispetto al mese precedente, ed in aumento del 3,2% su base annua rispetto al +3,3% del mese di aprile del 2012.

In virtù di questo nuovo dato mensile, l’Istituto ha fatto presente come, se i dati provvisori saranno confermati, a valere sul 2012 l’inflazione acquisita si attesta a +2,7%. Scende su base annua anche l’inflazione di fondo, ovverosia quella depurata delle componenti più volatili, alimentari ed energia, con un +2,2% a maggio 2012 rispetto al 2,3% del mese precedente.

Risparmio e potere d’acquisto famiglie in calo

Nel nostro Paese la propensione al risparmio delle famiglie è sempre più bassa. Questo stando alle rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Statistica, a valere sul 2011, da cui è in particolare emersa una propensione al risparmio delle famiglie sui minimi dal 1995.

E se da un lato invece il reddito disponibile delle famiglie, a valori correnti, lo scorso anno è aumentato, dall’altro l’erosione generata dall’inflazione ha fatto sì che il potere d’acquisto delle famiglie nel 2011 si è ulteriormente assottigliato dello 0,5%.

Prezzi al consumo 2011 accelerano in Italia

Confermando le stime preliminari, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha reso noto in data odierna che a dicembre 2011 l’inflazione ha fatto registrare un aumento anno su anno del 3,3%, e dello 0,4% rispetto a novembre del 2011.

Con questo dato definitivo, e relativo all’ultimo mese dell’anno, il 2011 si chiude con un’inflazione media al 2,8% che risulta essere quasi doppia in Italia rispetto all’1,5% medio registrato nel 2010.

Economia italiana tra inflazione e pressione fiscale

La pressione fiscale in Italia aumenta con le ultime manovre finanziarie, ma ci sono problemi grossi anche dal fronte dei prezzi nel nostro Paese. Basti pensare, in accordo con quanto reso noto in data odierna dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), in base ai dati provvisori di dicembre, che nel 2011 il tasso medio di crescita dei prezzi al consumo è stato pari a ben il 2,8%, ovverosia quasi doppio rispetto all’1,5% dell’anno 2010.

Anche il mese di dicembre del 2011, stando ai dati provvisori Istat, è stato caratterizzato da un aumento non trascurabile dei prezzi; c’è stato infatti un incremento dello 0,4% rispetto al mese precedente, ed un +3,3% rispetto al mese di dicembre del 2010.

Inflazione settembre 2011 al 3%

L’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ha rilasciato in data odierna, venerdì 14 ottobre del 2011, il dato definitivo di settembre 2011 relativo all’inflazione, ovverosia all’andamento dei prezzi al consumo nel nostro Paese.

Ebbene, rispetto ad una stima provvisoria di +3,1%, il dato definitivo dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) è stato ritoccato per i prezzi al consumo al 3% nello scorso mese di settembre del 2011. In virtù di questi dati definitivi, l’inflazione 2011 già acquisita per l’Italia è pari a +2,6%. Rispetto ad agosto 2011, quando la variazione annua dell’inflazione si era attestata a +2,8%, il carovita in Italia si presenta comunque in palese e persistente accelerazione.

Inflazione Italia giugno ai massimi dal 2008

L’inflazione sale nel mese di giugno in Italia ai massimi dal novembre del 2008, con il tasso dell’aumento dei prezzi che è aumentato dello 0,1% rispetto a maggio, a quota 2,7%.

Le stime preliminari diffuse dall’Istat indicano un tasso tendenziale ai massimi livelli dal novembre 2008, quando l’inflazione fece segnare proprio il 2,7%. L’inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,3%.

Previsioni inflazione 2011 secondo la Bce

Nel bollettino di aprile la Banca centrale europea ha indirettamente confermato le previsioni degli analisti, secondo cui all’aumento di un quarto di punto percentuale deciso la scorsa settimana e che ha portato il tasso di interesse di riferimento all’1,25% ne seguiranno altri durante tutto il 2011, che porteranno gradualmente i tassi di interesse al 2% entro i primi mesi del 2012.

Nel consueto documento mensile, infatti, la Bce ha definito l’attuale politica monetaria dell’area euro “accomodante”, pertanto ha ulteriormente sottolineato la necessità di adeguarla al fine di sostenere l’attività economica e la creazione di posti di lavoro.