Target price Mediaset tagliato da Goldman Sachs

A Piazza Affari il titolo Mediaset segna una flessione dell’1,12% a 2,646 euro, sulla scia della valutazione negativa arrivata dagli analisti di Goldman Sachs, che hanno comunicato stamane di aver tagliato il target price sul titolo della società del Biscione portandolo da 3,55 a 2,82 euro, ribadendo al contempo rating “neutral”.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di rivedere al ribasso la sua valutazione sul titolo alla luce della revisione al ribasso delle stime per l’anno in corso relative all’intero settore.

Copertura titolo Salvatore Ferragamo avviata da J.P. Morgan

JP Morgan ha comunicato di aver avviato la copertura sul titolo Salvatore Ferragamo fissando rating “neutral” e target price a 12,70 euro, un valore che include un margine di apprezzamento di oltre il 15% rispetto al prezzo attuale.

Il broker ha motivato il suo giudizio sul titolo spiegando che a suo avviso Salvatore Ferragamo rappresenta un’azienda solida e ben posizionata sul mercato, con margini di crescita ben superiori rispetto a quelli delle altre aziende concorrenti.

Titolo Fiat in calo per mancato raggiungimento target Chrysler

A Piazza Affari stamane il titolo Fiat segna una flessione di oltre cinque punti percentuali a 4,914 euro, una performance negativa ricondotta in larga parte alle dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista da Laura Soave, responsabile del marchio Fiat negli Stati Uniti, la quale ha dichiarato che che ogni probabilità Chrysler non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di vendita di 50.000 Fiat 500 in Nord America entro fine 2011.

La presa di coscienza del quasi certo mancato raggiungimento dell’obiettivo prefissato entro la fine dell’esercizio in corso deriva i in larga parte dai dati registrati alla fine dello scorso mese, in particolare al 30 luglio 2011 le vendite della Fiat 500 si sono attestate a 8.000 unità negli Usa e a circa 3.000 unità in Canada.

Divieto di vendite allo scoperto permanente secondo Adusbef

La Consob ha reso operativa la decisione dell’Esma (L’Autorità Ue per il controllo dei mercati) di vietare le vendite allo scoperto in Italia, Francia, Belgio, Spagna. Da questa mattina e per i prossimi 15 giorni, infatti, a Piazza Affari non sarà possibile effettuare vendite alla scoperto sui titoli finanziari.

Le vendite allo scoperto, ricordiamo, sono un meccanismo speculativo attraverso il quale gli investitori vendono una determinata azione senza possederla realmente. Le azioni vendute sono infatti prese in prestito, vendute e ricomprate in un successivo momento per restituirle al proprietario.

Mediobanca novità rinnovo patto sindacato

Nel corso delle ultime ore dalla Francia, oltre alle cattive notizie riguardanti le difficoltà che si trovano a dover fronteggiare gli istituti di credito transalpini, anche novità in merito alla governance di Mediobanca.

A riportarle è il Corriere della Sera che, analizzando i movimenti francesi in vista del rinnovo del patto di sindacato di Piazzetta Cuccia, rende noto che Vincent Bollorè nei giorni scorsi ha approfittato dei prezzi bassi per salire in Mediobanca e portare la sua quota al 5,35%.

Piazza Affari in calo, nuovo record credit-default swap

Il copione si ripete. Anche oggi, infatti, Piazza Affari e alcune tra principali Borse europee hanno iniziato bene la giornata per poi registrare un’inversione di tendenza nel corso della giornata.

A spingere al ribasso i principali indici azionari europei è stato soprattutto il crollo delle banche francesi sulla scia delle indiscrezioni circolate nel corso delle ultime ore, secondo cui una banca asiatica avrebbe deciso di tagliare le linee di credito concesse ad alcune tra le principali banche francesi.

Semestrale Biancamano gennaio giugno 2011

Il Consiglio di amministrazione di Biancamano ha approvato i conti relativi al primo semestre 2010, archiviato con ricavi in crescita dell’8,6% a 140,8 milioni di euro rispetto ai 129,7 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso anno.

Al contrario, invece, nel periodo in esame è calato il margine operativo lordo, passato da 16,1 milioni a 15,6 milioni di euro. La marginalità si è quindi ridotta dal 12,4% all’11,1%, mentre l’utile netto è risultato pari a 1,52 milioni di euro, in flessione rispetto ai 2,39 milioni registrati nei primi sei mesi del 2010.

Piazza Affari di nuovo in calo, in perdita i titoli bancari

Dopo aver aperto in territorio positivo, le Borse europee hanno registrato un nuovo calo, a cominciare da Piazza Affari seguita poi dalla Borsa di Madrid e dalla Borsa di Parigi.

Come se non bastasse, dopo l’apertura in negativo di Wall Street, Piazza Affari ha ulteriormente aumentato le perdite, con il Ftse Mib sceso sotto quota 15.000 punti, arrivando quindi a toccare livelli molto vicini ai minimi registrati a marzo 2009, ovvero in piena crisi economica e finanziaria.

Bilancio TerniEnergia gennaio giugno 2011

Il Consiglio di Amministrazione di TerniEnergia S.p.A. ha approvato i dati relativi al primo semestre 2011, archiviato con ricavi pari a 116,4 milioni di euro, ossia in significativa crescita rispetto ai 36,3 milioni di euro registrati al 30 giugno 2010.

L’Ebitda si è attestato a 8,9 milioni di euro rispetto ai 5,9 milioni registrati al 30 giugno 2010, un calo ricondotto sia alla variazione sul magazzino determinata dal trasferimento della quota riguardante gli impianti in conto terzi, sia dalla nuova regolamentazione tariffaria relativa al cosiddetto “Quarto Conto Energia”.

Titolo Tod’s promosso dagli analisti

A Piazza Affari il titolo Tod’s registra nel primo pomeriggio un rialzo di oltre quattro punti percentuali a 77,95 euro, una performance ricondotta in larga parte alla valutazione positiva arrivata dagli analisti.

Citigroup ha infatti comunicato di aver migliorato il rating sul titolo Tod’s portandolo da “hold” a “buy” e il prezzo obiettivo da 94 euro a 101 euro. La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di promuovere la quotazione della società di Diego della Valle dopo l’incremento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2011-2013.

Investire nelle società senza debiti

La liquidità, sebbene a lungo e da molti sia stata grandemente bistrattata, a favore di investimenti rischiosi che facessero della leva virtù, è tornata in auge.

Il motivo di questa rivalutazione è di facile individuazione. L’investitore oculato, in una congiuntura economica mai così volatile e priva, a causa della crisi dei PIIGGS, dei segnali di ripresa tanto attesi, non ha più molta voglia di lanciarsi in imprese azzardate, remunerative soltanto sul lungo periodo, bensì ha necessità d’investimenti a medio periodo che diano certezze, si tratti anche solo di un cospicuo dividendo o di un dividendo che certifichi la crescita della realtà industriale presa in considerazione nonché la bontà di una gestione accorta che ha saputo traghettarsi ottimamente fuori dalla crisi senza subirne i contraccolpi e preparandosi nel caso, malaugurato, in cui si verifichi un altra bordata.

L’investitore, dunque, sta cominciando ad apprezzare sempre più le società che presentato zero debiti e cospicue riserve di liquidità.

L’investitore, però, potrebbe stupirsi nel constatare che, al 31-5-2011, soltanto 5 delle 26 blue chips quotate a Piazza Affari potessero soddisfare i parametri sopra esposti.

Titolo Autogrill in calo dopo rinnovo contratti USA

Autogrill ha comunicato di aver rinnovato attraverso la divisione americana HMSHost le concessioni negli Stati Uniti per le attività di ristorazione negli aeroporti internazionali di Phoenix Sky Harbor e Southwest Florida. Secondo una prima stima le attività oggetto dei contratti rinnovati genereranno ricavi totali per oltre 1 miliardo di dollari.

Grazie al rinnovo del contratto, in particolare, HMSHost si è aggiudicata per altri 10 anni, quindi fino al 2023, la gestione di 24 punti vendita di ristorazione nell’aeroporto internazionale di Phoenix Sky Harbor. Secondo le stime tale rinnovo genererà ricavi complessivi per oltre 700 milioni di dollari.

Campari conclude acquisizione Sagatiba

Il Gruppo Campari attraverso un comunicato ha annunciato di aver perfezionato l’acquisizione del brand brasiliano Sagatiba, di cui si occupava già della commercializzazione da marzo 2010 in forza di un accordo distributivo.

Attraverso l’accordo di cui è stata annunciata la finalizzazione, ricordiamo, Campari ha acquisito il 100% del capitale di Sagatiba Brasil S.A., compreso il marchio Sagatiba e i relativi asset, verso un corrispettivo pari a 26 milioni di dollari, a cui bisogna poi aggiungere il pagamento di un earn-out pari al 7,5% del valore delle vendite annue negli 8 anni successivi al perfezionamento dell’accordo.

Bilancio semestrale Axa gennaio giugno 2011

A Piazza Affari il titolo Axa segna stamani un rialzo di oltre tre punti percentuali a 12,51 euro, una performance positiva ricondotta in larga parte ai risultati positivi registrati nel corso della prima metà dell’anno.

Il Consiglio di amministrazione di Axa ha infatti approvato i conti relativi al primo semestre 2011, archiviato con un utile netto quadruplicato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e superiore rispetto alle previsioni degli analisti. Al conseguimento di questo risultato hanno contribuito anche gli 1,44 miliardi di euro incassati nel periodo in esame a seguito della vendita di alcuni asset.