
L’ultima indicazione a riguardo è arrivata dagli analisti di Berenberg, che ha avviato la copertura sul titolo Ferragamo fissando rating “buy” e target price a 13,4 euro.
L’ultima indicazione a riguardo è arrivata dagli analisti di Berenberg, che ha avviato la copertura sul titolo Ferragamo fissando rating “buy” e target price a 13,4 euro.
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di tagliare il target price di Enel Green Power in quanto ritiene che i conti relativi al secondo trimestre dell’anno siano piuttosto deboli. Inoltre, nonostante le buone prospettive offerte dal mercato delle energie rinnovabili, secondo Banca Leonardo non si può non prendere in considerazione l’elevato indebitamento del gruppo.
Il fatturato è cresciuto del 7,8%, il margine operativo lordo è cresciuto del 23,8% passando da 64,8 milioni a 80,2 milioni di euro, mentre la marginalità è passata dall’11,2% al 13,3%.
Nel periodo in esame l’indebitamento finanziario netto è salito a 170,9 milioni rispetto ai 169,3 milioni del 30 giugno 2010, il capitale circolante netto commerciale al 30 giugno 2011 si è attestato a 211,3 milioni, ossia in calo di 6,4 milioni rispetto ai 217,7 milioni del 31 marzo 2011.
La ripresa di oggi è stata in larga parte ricondotta dagli analisti al giudizio positivo arrivato da Intermonte, che ha rivisto al rialzo il rating sul titolo portandolo da “neutral” a “outperform”.
A fronte della cessione di MCC, Unicredit intascherà un corrispettivo pari a 136 milioni di euro. Nello stesso comunicato viene anche specificato che il risultato di periodo relativo all’esercizio 2011 resterà di competenza di Unicredit fino alla data di trasferimento delle azioni di MCC.
Gli analisti della banca d’affari hanno sottolineato come i risultati trimestrali diffusi pochi giorni fa dal gruppo torinese hanno evidenziato per Fiat Industrial una performance superiore alle attese in tutte le divisioni.
Gli analisti sono concordi nel ritenere che la reazione negativa del titolo è del tutto comprensibile. Gli analisti di Intermonte, in particolare, hanno fatto sapere di ritenere che a loro avviso l’attuale valutazione del titolo include già le recenti cattive notizie, pur sottolineando che questo non significa che sia arrivato il momento di comprare, soprattutto considerando l’incertezza che regna sul quadro generale. Per questo motivo hanno confermato il giudizio “neutral” sul titolo.
L’andamento positivo riguarda sostanzialmente tutti i settori in cui opera il gruppo, in particolare la crescita più marcata è stata registrata dal settore delle applicazioni per autovetture (+15,6%), per i veicoli commerciali (+31,5%) e per le motociclette (+22,5%).
Durante l’ultimo trimestre Lottomatica è riuscita a realizzare dei risultati superiori rispetto alle previsioni degli analisti, soprattutto grazie all’ottimo andamento delle attività italiane e che sono riuscite a compensare i risultati decisamente più deboli registrati da Gtech. In Italia, in particolare, il maggior contributo è arrivato dal Lotto, dal Gratta e Vinci e dal gaming machine.
La decisione presa dalla banca d’affari non ha nulla a che vedere con la recente pubblicazione dei conti relativi al secondo trimestre 2011 in quanto si tratta di dati in linea con le previsioni degli analisti, con vendite pari a 2,57 miliardi di dollari e un utile per azione di 0,20 dollari.
Nel periodo in esame l’Ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti è stato positivo per 56,5 milioni, mentre l’Ebitda post oneri e proventi non ricorrenti è risultato positivo per 47,3 milioni.
La banca d’affari questa mattina ha infatti comunicato di aver deciso di abbassare il target price sul titolo Ansaldo Sts portandolo da 11,40 a 9,8 euro, confermando al contempo rating “neutral”. A spingere alla revisione al ribasso del prezzo obiettivo del titolo è stata la pubblicazione dei risultati semestrali, che hanno evidenziato ordinativi e vendite inferiori di circa il 3% rispetto alle previsioni degli analisti.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011 i ricavi sono stati pari a 2.789,3 milioni, in crescita del 17,7% rispetto al primo semestre 2010, mentre il risultato operativo post oneri di ristrutturazione ha registrato un incremento del 51,2% a 290,1 milioni. La redditività si è attestata al 10,4% dall’8,1% del primo semestre 2010.