Nuovo Ad Unicredit sfida tra Ghizzoni e Nicastro

Stiamo andando verso la decisione finale da parte di Unicredit del nuovo amministratore delegato, che quasi sicuramente sarà uno tra Federico Ghizzoni e Roberto Nicastro.

Secondo le ultime indiscrezioni, confermate da più parti, il nuovo Ad sarà affiancato da uno o due direttori generali.

Proprio oggi pomeriggio si riunisce a Varsavia il consiglio d’amministrazione della banca di Piazza Cordusio.

Nuovo Ad Unicredit, in settimana CdA a Varsavia

Quella che si apre oggi è una settimana decisiva per il futuro di Unicredit, che dopo le dimissioni di Alessandro Profumo, deve ora trovare un nuovo amministratore delegato.

In tal senso il lavoro sarà molto per il presidente del gruppo, Dieter Rampl, che per il momento ne ha assunto i compiti.

Nella giornata di martedì Rampl si incontrerà con i dirigenti sul progetto della Banca Unica, ma sarà giovedì il giorno più importante, con il CdA che si riunisce in quel di Varsavia.

Superindice Usa in rialzo ad agosto

Nel mese di agosto negli Stati Uniti d’America, il cosiddetto superindice, che include gli indicatori economici principali, è cresciuto oltre le attese degli analisti.

Il superindice ha segnato nel mese scorso negli States un aumento dello 0,3%, contro le previsioni che parlavano di un aumento dello 0,2%, e questo ha dato nuova spinta a tutte le piazze mondiali.

Quindi è stata confermata con un rialzo dello 0,1% la lettura del mese di luglio, ma un altro dato interessante e positivo al tempo stesso è quello legato alla vendita di case esistenti in Usa.

Possibili successori di Profumo

All’indomani delle dimissioni di Alessandro Profumo, di fatto “costretto” dalla governance della banca ad abbandonare il suo ruolo, le cause e le modalità della sua uscita di scena appartengono già al passato.

A poco più di 24 ore dalle dimissioni, infatti, gli occhi sono tutti puntati sui suoi possibili successori. A riguardo il presidente Dieter Rampl, che in questo periodo di transizione svolgerà anche i compiti spettanti all’amministratore delegato, ha smentito le ipotesi circolate nelle ultime ore affermando che la politica non avrà alcun ruolo nella scelta del successore di Profumo.

Dimissioni Alessandro Profumo

Alessandro Profumo non è più l’amministratore delegato di Unicredit. Il Consiglio di amministrazione, infatti, ha deciso di revocargli le deleghe e di conferirle al presidente Dieter Rampl, a cui è stato anche affidato il compito di individuare il suo successore entro il più breve tempo possibile.

Profumo ha cercato fino all’ultimo di rimanere riponendo le sue speranze nella fiducia del consiglio, dove però l’unico voto favorevole è stato quello del consigliere indipendente Lucrezia Reichlin. Al termine della riunione, durata oltre quattro ore, il consiglio di amministrazione ha proposto a Profumo una risoluzione consensuale chiedendogli una risposta entro mezzanotte.

UniCredit CdA straordinario Profumo verso le dimissioni

Oggi pomeriggio sarà convocato un Consiglio di Amministrazione straordinario di UniCredit, chiamata a decidere sul futuro dell’Ad Alessandro Profumo, in seguito alla scalata libica all’interno del gruppo.

Non è un caso che l’annuncio del CdA sia arrivato poco dopo la conferma da parte della Consob della salita del gruppo libico Lia al 2,594% nella banca italiana, con un’operazione datata 31 agosto.

Vendita As Roma invio memorandum informativo

Entra nel vivo l’operazione di vendita dell’As Roma, che ieri ha pareggiato malamente facendosi recuperare nel finale dal Bologna.

Oggi sarà inviato il memorandum informativo da parte di Rothschild, il consulente della vendita della società di calcio.

Con l’invio del memorandum si darà il via alla procedura di cessione, anche se come ripetuto più volte da UniCredit, azionista della Roma (49%) e creditrice della famiglia Sensi, non c’è fretta di vendere.

Allarme scalata libica Unicredit

A lanciare l’allarme di una scalata libica ad Unicredit è stato Luca Zaia, il governatore della Lega Nord della Regione Veneto.

Secondo Zaia la presenza di istituzioni finanziarie libiche nel capitale in una delle banche italiane più importanti, è una scalata a tutti gli effetti. Il governatore ha lanciato l’allarme, soprattutto per tutelare le fondazioni, in modo specifico la Cariverona, che è il primo socio italiano di Unicredit.

Unicredit allungo verso la soglia psicologica dei 2 euro

Unicredit, di cui abbiamo parlato nelle ultime settimane per la possibile divisione di Pioneer Investments e per la grande richiesta che ha avuto con il suo bond ibrido, si trova in una situazione non molto semplice a Piazza Affari.

Il titolo dell’istituto di credito di Piazza Cordusio nel corso delle ultime sedute ha dovuto risollevarsi da valori molto vicini al supporto grafico, riuscendo però nel corso delle ultime ore a compiere un importante balzo in avanti.

Unicredit: possibile divisione Pioneer

Secondo quanto riportato dal giornale americano Investment News, che cita come fonti alcuni banchieri vicini al diossier, Unicredit starebbe valutando la possibilità di suddividere Pioneer al fine di rendere più semplice e soprattutto più proficua la sua vendita.

Secondo le indiscrezioni di stampa, dunque, la grande sgr di proprietà del colosso bancario italiano, che al momento vanta ben 185 miliardi di masse gestite, potrebbe essere divisa in due parti: da un lato verrebbero fatte confluire tutte le attività americane (pari a circa 56 miliardi di dollari di masse gestite) e dall’altro tutte le attività europeee.

Bond ibrido Unicredit grande richiesta

Si è registrata subito una forte richieste ed una reazione fulminea sul mercato delle obbligazioni all’offerta proposta proprio questa mattina da Unicredit: ossia un bond ibrido da 500 milioni di euro.

Con ordini pari a 1,2 miliardi di euro, l’istituto di credito italiano è riuscito ad avere una cedola del 9,375% contro il 9,5% previsto in una prima fase, secondo i dati resi noti da Radiocor.

Stress test banche italiane

Banca d’Italia sembra aver chiesto ai cinque maggiori istituti di credito del paese, quelli sottoposti agli stress test, di presentare a breve i dati sulla loro capacità di affrontare eventuali nuove pressioni economiche.

Come rivelato dal Cebs saranno 91 le banche in Europa ad essere sottoposte agli stress test, tra le quali figurano anche le italiane Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare e Ubi, con i risultati che verranno pubblicati il 23 luglio prossimo.

Unicredit breakout soglia psicologica 2 euro

Uno dei titoli a Piazza Affari da tenere sotto osservazione in questa settimana sarà sicuramente Unicredit, che ha concluso l’ottava precedente in bellezza, superando addirittura l’importante soglia psicologica dei 2 euro per azione.

Unicredit nella seduta del venerdì ha forzato la soglia dei 2 euro, trovando proprio negli ultimi minuti disponibili lo spazio per un ulteriore allungo, conclusosi a quota 2,05 euro.

Unicredit Roma accordo raggiunto

Ieri sera, in seguito ad una giornata di trattative, è stata firmata la lettera d’intenti tra Unicredit e Italpetroli, nell’ufficio del professor Cesare Ruperto.

Unicredit e la famiglia Sensi sono così arrivati all’intesa per l’azzeramento del debito da 325 milioni di euro della Italpetroli.