Unicredit sospende diritti azionisti Libia

Unicredit ha diffuso un comunicato tramite il quale ha informato che, alla luce delle decisioni prese dall’Unione Europea, con riferimento agli azionisti libici l’esercizio dei diritti relativi alle azioni possedute sarà congelato.

La decisione della banca italiana, dunque, arriva a poche ore dall’entrata in vigore delle sanzioni stabilite dall’Unione Europea il 2 marzo scorso con lo scopo di mettere alle strette Gheddafi e costringerlo ad arrendersi.

Titolo Unicredit in rialzo dopo promozione Fitch

All’indomani della promozione arrivata da Fitch, Unicredit segna poco dopo le 10:30 un rialzo del 2,44% a 1,89 euro sovraperformando il mercato.

Ieri, infatti, l’agenzia di rating ha rivisto al rialzo il rating individuale della banca portandolo a B/C da C, ha rivisto l’outlook da negativo a stabile a ha confermato il rating a lungo termine ad A. La valutazione positiva ha a sua volta portato ad un miglioramento della valutazione relativa ai selezionati strumenti ibridi di capitale a BBB+ da BBB.

Quotazione Italcementi non risentirà crisi Egitto

Il titolo Italcementi a Piazza Affari segna un rialzo dello 0,79% a 6,36 euro, favorito soprattutto dalle dichiarazioni di Unicredit in merito alla difficile situazione politica dell’Egitto.

Secondo gli analisti, infatti, le difficoltà politiche del paese si ripercuoteranno in maniera negativa sulle quotazioni delle aziende italiane attive nel settore del cemento. Le previsioni, tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono poi così negative.

Unicredit potenziale acquirente quota Banca di Mosca

Secondo quanto riportato dal quotidiano economico russo Vedomosti, tra i possibili acquirenti della quota del 46,5% di Banca di Mosca messa in vendita dal Municipio di Mosca ci sarebbe anche Unicredit.

Lo stesso quotidiano, tuttavia, sottolinea anche che la quota di Banca di Mosca messa in vendita è già nel mirino dell’istituto russo Vtb e che l’istituto italiano ha scarse possibilità di riuscirla a spuntare, soprattutto in considerazione del fatto che l’amministrazione della capitale punta a vendere la quota alla banca russa, la cui quota di maggioranza è di proprietà pubblica.

Covered bond Unicredit in arrivo a breve

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Unicredit starebbe studiando l’emissione di un covered bond da un miliardo di euro di durata biennale. A riportarlo è l’agenzia Dowjones Newswires, che citando una fonte interna fa sapere che il lancio dovrebbe avvenire entro breve.

Le banche che si occuperanno del collocamento saranno Commerzbank, Natixis, Nord Lb, The Royal Bank of Scotland e la stessa Unicredit Spa, inoltre pare che il rating assegnato da S&P, Fitch e Moody’s sarà AAA.

Unicredit bocciata da J.P. Morgan

J.P. Morgan ha tagliato il rating su UniCredit, portandolo da “overweight” a “neutral”, ed il target sul prezzo da 2,80 a 2,10 euro.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione sottolineando l’incertezza relativa all’entità e alla velocità della ripresa. A tal fine, infatti, secondo J.P. Morgan sono del tutto irrilevanti le attività nell’Europa centro-orientale, senza dubbio di vitale importanza per crescita della banca, in quanto per assistere ad un miglioramento della reddività sono necessari dei segnali positivi da parte dei mercati sviluppati.

Unicredit annuncia apertura 900 nuovi sportelli

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, intervenuto nel corso del seminario sui Paesi dell’area Cee a Londra, ha comunicato l’intenzione della banca di espandersi ulteriormente nell’area Cee mediante l’apertura di 900 nuovi sportelli, in particolare è prevista l’apertura di 300 nuove filiali in Turchia, 300 in Romania, 120 in Ungheria e 180 in altri paesi, tra cui figurano Russia, Bulgaria e Serbia.

Il progetto di espansione mediante l’apertura di nuovi filiali, dunque, conferma ancora una volta l’impegno dell’istituto bancario nell’area Cee, soprattutto al fine di sfruttare al meglio le potenzialità di crescita offerte.

Bilancio Unicredit gennaio settembre 2010

Nei primi nove mesi del 2010 Unicredit ha realizzato un utile netto pari a 1,165 miliardi, in calo rispetto al 12,5% dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile lordo è risultato in crescita dell’1,2% a 2.713 milioni di euro mentre il margine di intermediazione si è attestato a 19.793 milioni di euro, in flessione del 7,9%.

Gli interessi netti si sono attestati a 11.817 milioni di euro, in flessione del 12,1% mentre le commissioni nette sono risultate pari a 6.417 milioni, in crescita dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Titolo Mediobanca in rialzo dopo valutazione Morgan Stanley

A Piazza Affari il titolo Mediobanca segna un rialzo del 4,02% a 7,625 euro, un balzo in avanti attribuito in larga parte alla valutazione di Morgan Stanley, che ha avviato la copertura con un rating overweight e un target price a 9,4 euro, includendo al contempo il titolo nella sua top pick.

La valutazione è stata resa nota dalla banca d’affari mediante una nota dedicata al comparto bancario italiano, in cui pare che l’istituto di Piazzetta Cuccia sia l’unico ad essere riuscito a spuntarla.

Unicredit esclude aumento di capitale

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, nel corso di un’intervista rilasciata oggi a La Repubblica, ha fatto sapere che almeno per il momento la banca non ha bisogno di ricorrere ad un aumento di capitale per adeguarsi alle nuove regole di Basilea 3.

Ghizzoni ha spiegato che le nuove norme sono ancora allo studio della banca e che alcuni parametri non sono ancora ben chiari, tuttavia allo stato attuale si ritiene che non sia necessaria alcuna ricapitalizzazione, se le cose cambieranno allora si vedrà, per ora si punta ad uno sviluppo senza alcun aumento.

Unicredit ipotesi governance simile a Intesa San Paolo

Unicredit sta portando avanti la riorganizzazione delle attività di gestione di crediti anomali, dopo che la Banca d’Italia, il 22 settembre scorso, ha dato l’ok per incorporare nel gruppo Unicredit Credit Management Bank (Uccmb) anche Aspra Finance, la società nella quale Unicredit aveva fatto confluire i crediti problematici delle banche e società dell’ex Capitalia.

L’obiettivo della società di Piazza Cordusio è quello di arrivare ad una riorganizzazione tenendo conto del progetto del gruppo, che vuole uniformare le politiche gestionali e operative nel settore.

Federico Ghizzoni è il nuovo amministratore delegato Unicredit

Come ampiamente anticipato il nuovo amministratore delegato di Unicredit è stato nominato ieri in serata al termine della riunione del consiglio di amministrazione. Ad avere la meglio sui vari candidati pronti a prendere il posto di Alessandro Profumo è stato Federico Ghizzoni, un nome che in realtà era già iniziato a circolare poche ore prima della riunione insieme a quello di Roberto Nicastro.

Il presidente Dieter Rampl, attraverso una nota diffusa dopo la riunione del Cda, ha spiegato che Ghizzoni avrà il compito di rafforzare la posizione di UniCredit come banca leader in Europa, sottolineando che la sua nomina conferma ancora una volta l’impegno di Unicredit verso i mercati dei Paesi dell’Europa centrale e orientale, zone che offrono un forte potenziale di crescita.