
La decisione della banca italiana, dunque, arriva a poche ore dall’entrata in vigore delle sanzioni stabilite dall’Unione Europea il 2 marzo scorso con lo scopo di mettere alle strette Gheddafi e costringerlo ad arrendersi.
La decisione della banca italiana, dunque, arriva a poche ore dall’entrata in vigore delle sanzioni stabilite dall’Unione Europea il 2 marzo scorso con lo scopo di mettere alle strette Gheddafi e costringerlo ad arrendersi.
Ieri, infatti, l’agenzia di rating ha rivisto al rialzo il rating individuale della banca portandolo a B/C da C, ha rivisto l’outlook da negativo a stabile a ha confermato il rating a lungo termine ad A. La valutazione positiva ha a sua volta portato ad un miglioramento della valutazione relativa ai selezionati strumenti ibridi di capitale a BBB+ da BBB.
Secondo gli analisti, infatti, le difficoltà politiche del paese si ripercuoteranno in maniera negativa sulle quotazioni delle aziende italiane attive nel settore del cemento. Le previsioni, tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono poi così negative.
Lo stesso quotidiano, tuttavia, sottolinea anche che la quota di Banca di Mosca messa in vendita è già nel mirino dell’istituto russo Vtb e che l’istituto italiano ha scarse possibilità di riuscirla a spuntare, soprattutto in considerazione del fatto che l’amministrazione della capitale punta a vendere la quota alla banca russa, la cui quota di maggioranza è di proprietà pubblica.
Le banche che si occuperanno del collocamento saranno Commerzbank, Natixis, Nord Lb, The Royal Bank of Scotland e la stessa Unicredit Spa, inoltre pare che il rating assegnato da S&P, Fitch e Moody’s sarà AAA.
La banca d’affari ha motivato la sua decisione sottolineando l’incertezza relativa all’entità e alla velocità della ripresa. A tal fine, infatti, secondo J.P. Morgan sono del tutto irrilevanti le attività nell’Europa centro-orientale, senza dubbio di vitale importanza per crescita della banca, in quanto per assistere ad un miglioramento della reddività sono necessari dei segnali positivi da parte dei mercati sviluppati.
Il progetto di espansione mediante l’apertura di nuovi filiali, dunque, conferma ancora una volta l’impegno dell’istituto bancario nell’area Cee, soprattutto al fine di sfruttare al meglio le potenzialità di crescita offerte.
L’obiettivo della Procura è quello di controllare come si è evoluta la vicenda, che in seguito ha portato anche alle dimissioni dell’allora amministratore delegato Alessandro Profumo.
Il Gratta e Vinci tra l’altro, è gestito da Lotterie Nazionali, società controllata al 64% da Lottomatica stessa.
Gli interessi netti si sono attestati a 11.817 milioni di euro, in flessione del 12,1% mentre le commissioni nette sono risultate pari a 6.417 milioni, in crescita dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2009.
La valutazione è stata resa nota dalla banca d’affari mediante una nota dedicata al comparto bancario italiano, in cui pare che l’istituto di Piazzetta Cuccia sia l’unico ad essere riuscito a spuntarla.
Ghizzoni ha spiegato che le nuove norme sono ancora allo studio della banca e che alcuni parametri non sono ancora ben chiari, tuttavia allo stato attuale si ritiene che non sia necessaria alcuna ricapitalizzazione, se le cose cambieranno allora si vedrà , per ora si punta ad uno sviluppo senza alcun aumento.
L’obiettivo della società di Piazza Cordusio è quello di arrivare ad una riorganizzazione tenendo conto del progetto del gruppo, che vuole uniformare le politiche gestionali e operative nel settore.
Il presidente Dieter Rampl, attraverso una nota diffusa dopo la riunione del Cda, ha spiegato che Ghizzoni avrà il compito di rafforzare la posizione di UniCredit come banca leader in Europa, sottolineando che la sua nomina conferma ancora una volta l’impegno di Unicredit verso i mercati dei Paesi dell’Europa centrale e orientale, zone che offrono un forte potenziale di crescita.