Crisi debiti sovrani effetti sugli Usa

A quanto pare in America non possono dormire sonni tranquilli per quel che riguarda gli effetti della crisi greca, che potrebbe avere ripercussioni sull’Europa.

Wall Strett nella scorsa ottava è cresciuto solamente dello 0,6%, sebbene tra gli operatori si sia registrato un grosso ottimismo. Infatti il problema dei debiti sovrani inizia a farsi sentire anche negli States, non solo nei ragionamenti degli economisti, ma per la prima volta nel comportamento dei titoli di stato e delle obbligazioni.

Tasso disoccupazione Usa gennaio 2010 in calo

dipartimento-lavoro2

Il Dipartimento del Lavoro Usa ha reso noti i dati sul mercato del lavoro per il mese scorso di gennaio, dove sono emersi numeri ancora poco incoraggianti per l’intera economia americana.

Gli occupati nei settori non agricoli sono calati di 20.000 unità a gennaio, facendo peggio delle previsioni degli analisti, che prevedevano cali da 5.000 a 20.000 posti.

Finanziamenti politici Usa tagliati

morganstanley

Solo fino a pochi anni fa, cioè prima del boom della crisi economica mondiale, era usanza di tutti gli istituti bancari americani quella di finanziare i membri del Congresso americano, pratica usata da tutto il settore finanziario in generale, senza distinzione.

La crisi degli ultimi due anni però, partita proprio da Wall Street a causa degli eccessi e della cosiddetta finanza champagne, ha costretto le banche a cambiare le proprie abitudini molto velocemente.

La voce contributi ai politici è sparita da praticamente tutti i bilanci degli istituti di credito.

Pil Usa quarto trimestre 2009 +5,7%

usa-flag-500x375

Il Dipartimento del Commercio di Washington ha rilasciato i dati ufficiali riguardanti il Pil degli Stati Uniti dell’ultimo trimestre del 2009.

Negli ultimi tre mesi dell’anno scorso l’economia degli USA è cresciuta del 5,7%, facendo segnare così il più alto aumento degli ultimi sei anni.

Dai dati emerge inoltre che il consensus di mercato si attendeva una cifra ben più bassa, ossia un incremento del 4,5%, dopo aver visto il piccolo aumento di solo 2,2% nel terzo trimestre 2009.

Superbonus banchieri Usa 2010

goldman-sachs

L’anno 2010 potrebbe iniziare con molte critiche nei confronti delle maggiori banche mondiali, in base a quanto e come sarà distribuito il classico bonus annuale ai banchieri.

Nel 2009 il tema è stato molto dibattuto, soprattutto negli Usa, ma quest’anno si rischia di sfociare in qualcosa di più serio, anche perchè la differenza di stipendio per famiglie monoreddito ed i giovani è ancora aumentata.

Molte banche, quasi tutte per la verità, stanno per emanare i soliti bonus ai propri dipendenti, nonostante i ripetuti inviti a diminuirli drasticamente.

Disoccupazione Usa dicembre 2009 in aumento

usa

Sono stati resi noti i dati sulla disoccupazione in Usa per i mesi di dicembre e novembre, ed entrambi sono abbastanza sorprendenti.

Il dato di dicembre fa registrare un calo degli occupati di 85 mila unità, al contrario delle previsioni che prevedevano la fine dell’aumento dei disoccupati. Secondo le stime il numero di disoccupati per l’ultimo mese dell’anno appena finito doveva rimanere invariato.

Petrolio Usa scambiato oltre 74 dollari

petrolio21

In questo particolare periodo le quotazioni del petrolio sono molto variabili, e proprio in questo contesto si piazzano le ultime oscillazioni di valore dell’oro nero americano, dove il greggio viene ora scambiato a più di 74 dollari al barile.

Questo rialzo del valore del petrolio (pochi giorni fa veniva scambiato a 73,34 dollari) è dovuto soprattutto al grande calo delle riserve negli Usa. Se non ci fosse anche il grande recupero del dollaro nei confronti delle altre monete il guadagno sarebbe potuto essere anche maggiore.

Tasso di disoccupazione Usa in calo del 10%

wallstreet

La settimana scorsa si è conclusa in modo positivo per la Borsa americana, con Wall Street che ha tratto giovamento soprattutto dai buoni dati giunti dal mercato del lavoro.

Nel mese di novembre in USA si è assistito ad una discesa del tasso di disoccupazione abbastanza netto e confortante, infatti tale dato è sceso del 10%, con le buste paga calate solamente nel numero di 11mila unità.

Nella giornata conclusiva di borsa sono stati resi noti anche i dati degli ordini d’industria, in aumento dello 0,6%, un buon risultato se paragonato allo 0,2% che si attendeva.

Previsioni quotazione oro 2010

lingotto di oro

Aggiornamento: analisi del prezzo dell’oro.

Nell’ultima seduta il prezzo dell’oro ha toccato il suo massimo storico arrivando a sfiorare, nella quotazione in dollari, i 1070 dollari l’oncia. Nella seduta dell’8 di ottobre il prezzo dell’oro ha raggiunto il suo massimo storico, per poi salire ancora nella giornata di ieri.

E’ chiaro che una simile quotazione si rispecchia nell’andamento del dollaro che continua nella fase di discesa arrivando a toccare 1,48 dollaro nei confronti dell’euro quotazione che non si verificava da agosto 2008.

Enel emetterà il bond in dollari in 3 tranche

enel

Pochi giorni fa vi avevamo parlato dei progetti di Enel in Usa per quanto riguarda l’utilizzo di energie rinnovabili, oggi siamo già a parlare delle ultime decisioni precedenti al lancio dell’emissione di bond, che Enel sta per piazzare in queste ore sul mercato americano.

In fin dei conti si tratta di un’obbligazione da 3 miliardi di dollari che verrà suddivisa in 3 tranche da 5, 10 e 30 anni. L’unico particolare che manca ancora all’appello è il pricing dell’intera operazione.

Dati vendite case Usa al ribasso, male le borse

le_floor_de_Wall_street

Ieri è stata una cattiva giornata per tutte le borse mondiali, in particolare a Wall Street si sono sentiti molto i dati sulla vendita di case nel mese di agosto così come il ribasso del prezzo del petrolio.

Il Dow Jones ha perso lo 0,42% a quota 9.707,44 punti, il Nasdaq ha lasciato sul campo l’1,12% a 2.107,61 punti mentre l’S&P ha perso lo 0,95% a 1.050,78. A Milano il Ftse Mib ha chiuso la giornata perdendo l’1,23% mentre l’All Share ha ceduto l’1,12%.

Listini Usa positivi nel giorno del discorso di Obama

wall-street-sign

Ieri era la giornata del discorso del presidente degli Usa, Barack Obama, ad un anno esatto dal crack della Lehman Brothers, che ha dato il via alla crisi economica mondiale, nella sua forma più accentuata.

Era molto atteso sopratutto sui listini americani ovviamente, che hanno chiuso in terreno positivo le loro contrattazioni, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,22% a quota 9.626,80 punti, il Nasdaq +0,52% a 2.091,78 punti, l’S&P 500 +0,63% a 1.049,30 punti.

Secondo la Fed la ripresa chiederà ancora molto tempo

Bernanke 60 Minutes_Hays

Secondo quanto scritto nell’ultimo Beige Book pubblicato dalla Federal Reserve l’economia nei mesi di luglio ed agosto ha continuato a stabilizzarsi, in particolare la Fed rende noto che la maggior parte delle banche dei distretti americani ha certificato la stabilizzazione.

Nel Beige Book, che viene rilasciato ogni sei settimane, viene anche però fatto notare come cinque banche abbiano messo in evidenza segnali di miglioramento, però seconda la Fed la congiuntura deve ancora mostrare una maggiore crescita.