
La compagnia assicurativa transalpina aveva già intrapreso la procedura di acquisizione al punto da inviare all’Isvap una richiesta specifica al fine di poter acquisire il 20% del capitale della società facente parte del Gruppo Ligresti.
La compagnia assicurativa transalpina aveva già intrapreso la procedura di acquisizione al punto da inviare all’Isvap una richiesta specifica al fine di poter acquisire il 20% del capitale della società facente parte del Gruppo Ligresti.
Secondo il Financial Times,il governatore di Bankitalia e prossimo presidente della Bce, Mario Draghi, “deve chiedere a Unicredit, le cui azioni sono state ultimamente le più deboli, di unirsi ad altri nell’effettuare un aumento di capitaleâ€.
Negli scorsi mesi i più importanti istituti bancari, da Intesa Sanpaolo a Banco Popolare, da Ubi Banca a MontePaschi fino Popolare Milano hanno varato un aumento di capitale.
Tutto l’inoptato dell’aumento di capitale, dunque, è stato venduto nel corso della prima seduta dell’offerta in borsa dei diritti da parte di UBI Banca attraverso Mediobanca. Nello stesso comunicato è stato inoltre specificato che i diritti potranno essere utilizzati entro l’11 luglio 2011 per la sottoscrizione di 20.249.496 azioni ordinarie di UBI Banca di nuova emissione del valore nominale di 2,50 euro ciascuna.
Lo scorso venerdì, ricordiamo, Borsa Italiana ha fornito i nuovi prezzi delle azioni ordinarie di Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni. Per Fondiaria Sai, in particolare, il prezzo di chiusura di venerdì 24 giugno pari a 4,022 euro è stato rettificato a 2,322 euro. Di conseguenza, quindi, il prezzo iniziale dei diritti è stato fissato a 1,734 euro.
La notizia relativa ad un possibile aumento di capitale Juventus 2011 è iniziata a circolare a seguito di alcuni rumors riportati nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore e che parlavano di un aumento di capitale da circa 100 milioni di euro.
Secondo alcuni rumors non confermati ufficialmente, inoltre, Fondiaria Sai uscirà dal capitale di Generali cedendo la quota dell’1,15% detenuta nel capitale della società triestina, in quanto si tratterebbe di una delle condizioni poste dall’Antitrust per il via libera all’operazione.
L’attesa riguarda soprattutto il prezzo che verrà fissato per l’acquisto delle azioni di nuova emissione, in particolare della percentuale di sconto che verrà applicata alle azioni di nuova emissione e che secondo le indiscrezioni dovrebbe essere compreso tra il 30% e il 40% rispetto all’attuale valore del titolo in Borsa.
E’ stato deliberato inoltre che saranno emesse 18 nuove azioni ordinarie ogni 25 azioni (ordinarie, privilegiate o di risparmio) possedute.
L’aumento di capitale per massimi 25 milioni di euro verrà eseguito entro il 31 dicembre 2012 mediante la compensazione di crediti e/o il versamento in denaro. Nell’ambito dell’operazione verranno emesse massimo 961 milioni di azioni Arena, che saranno poi vendute ad un prezzo di 0,026 euro per azione.
Come annunciato dalla stessa banca, tra il 23 maggio e il 20 giugno sono stati esercitati 12.756.471.903 diritti di opzione e sottoscritte in totale 3.644.706.258 azioni, pari al 99,80% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 4,98 miliardi di euro.
Il piano di salvataggio del gruppo prevede la creazione di una newco che effettuerà un aumento di capitale pari a 15 milioni di euro e poi manterrà i due terzi della società .
L’annuncio è arrivato al termine della riunione dell’assemblea straordinaria tenuta oggi e che con il voto favorevole della maggioranza dei presenti ha dato il via libera all’operazione di ricapitalizzazione da 2,471 miliardi, di cui 2 miliardi riguarderanno l’emissione di azioni ordinarie e 471 milioni di euro il riacquisto di titoli fresh 2003.
Il gruppo bancario ha fatto sapere che nelle sedute consiliari si è deciso di emettere al massimo 262.580.944 azioni ordinarie di nuova emissione del valore nominale di Euro 2,50 ognuna.