
Ma a quanto pare il governo sta pensando di rendere meno gravosa questa nuova incombenza a carico degli investitori.

Ma a quanto pare il governo sta pensando di rendere meno gravosa questa nuova incombenza a carico degli investitori.

Un risultato positivo che, come sottolinea Equita, l’azienda è riuscita a realizzare nonostante l’assenza di alcuni elementi non ricorrenti, tra cui figura l’internalizzazione del margine di distribuzione in Australia e gli acquisti anticipati in Russia.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di promuovere la quotazione alla luce del miglioramento delle stime di Ebitda e Ebitda margin sull’anno in corso, dicendosi ottimista sui conti relativi al primo semestre dell’anno e che verranno pubblicati dalla società bergamasca il prossimo 29 luglio.

A Piazza Affari, invece, l’indice Ftse Mib segna una perdita del 4% a 17.562 punti, tornando così ai livelli di 2 anni fa, mentre l’All Share registra una flessione del 3,77%.

A conferma di queste voci è arrivata la richiesta inoltrata ieri dai legali della Cir alla cancelleria del tribunale al fine di ottenere copia autentica della sentenza che ha condannato al risarcimento la società della famiglia Berlusconi. Tale richiesta rappresenta infatti il primo passo per chiedere il pagamento del risarcimento alle banche che hanno prestato a Fininvest una fideiussione di 806 milioni.

La differenza di rendimento tra i due titoli ha registrato quindi una vera e propria impennata dopo quella registrata durante il fine settimana e che secondo quanto riportato da alcune fonti avrebbe spinto la cancelliera tedesca Angela Merkel a telefonare al presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi per incitarlo a prendere delle misure efficaci ed urgenti.


A spingere al ribasso la quotazione in Borsa del gruppo editoriale guidato da Marina Berlusconi è stata la sentenza pronunciata lo scorso sabato dalla Corte d’Appello di Milano e che ha condannato Fininvest, società della famiglia Berlusconi, ad un risarcimento pari a circa 560 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti.

In questo periodo, infatti, l’attenzione del gruppo è puntata sulla definizione dell’accordo in forza del quale De Cecco acquisirà il controllo della First pasta company, ovvero il secondo produttore nazionale di pasta in Russia.

Nel prospetto informativo relativo all’offerta finalizzata alla quotazione in Borsa, Sem si è limitata a sottolineare l’incremento del prezzo delle materie prime utilizzate dal gruppo, ricordando inoltre che lo scorso anno sono stati effettuati investimenti per 4,2 milioni di euro.

La norma, infatti, penalizza notevolmente Atlantia e tutte le altre società interessate, in quanto comporta un incremento dell’imponibile fiscale e quindi dell’ammontare di tasse che devono essere versate all’erario.

La banca non ha escluso che nel corso dei prossimi mesi ci saranno dei risvolti positivi che consentiranno al gruppo di gestire meglio l’aumento del costo della carta e l’andamento negativo della raccolta pubblicitaria, soprattutto per quanto riguarda il settore radiofonico.
Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha, finalmente ma solo in parte, dato spiegazione della manovra finanziaria da oltre 60 miliardi di euro che servirà a far si che l’Italia, così come stabilito dall’Unione Europea, azzeri il proprio debito pubblico entro il 2014.
Questi 68 miliardi di dollari, 51,1 dei quali giungeranno dal decreto, mentre i restanti 16,9 dalla legge delega, saranno spalmati lungo un arco temporale importante, da oggi sino al 2014 appunto, e saranno così ripartiti:
– 2 miliardi nel 2011
– 6 miliardi nel 2012
– 20 miliardi nel 2013
– 40 miliardi nel 2014.
PREOCCUPA IL REPERIMENTO DEI FONDI
Se lo scopo resta, certamente, dei più nobili, preoccupazione è stata espressa, da più fronti, in merito al reperimento dei necessari fondi per rendere effettiva ed operativa la consistente manovra messa in piedi da Giulio Tremonti.