Possibili modifiche alle nuove tasse su titoli e depositi

L’aumento del costo del bollo sul dossier titoli rischia di frenare non poco la propensione al rischio degli investitori. Secondo le prime stime, infatti, l’aumento del costo annuo del bollo sul dossier titoli dagli attuali 34,2 euro a 120 euro danneggerà soprattutto coloro che scelgono di investire piccole somme di denaro in quanto in questo caso il rischio è che i profitti vengano interamente assorbiti dall’aumento del costo del bollo.

Ma a quanto pare il governo sta pensando di rendere meno gravosa questa nuova incombenza a carico degli investitori.

Acquisto azioni Campari consigliato dagli analisti

La maggior parte degli analisti è concorde nel ritenere che le azioni Campari siano senza dubbio da acquistare. Tra questi figurano gli esperti di Equita, che consigliano l’acquisto delle azioni non solo esprimendo rating “buy” sul titolo ma anche sottolineando le previsioni ottimiste che vedono una crescita del 10%, in linea con il trend registrato nel corso dei primi tre mesi dell’anno.

Un risultato positivo che, come sottolinea Equita, l’azienda è riuscita a realizzare nonostante l’assenza di alcuni elementi non ricorrenti, tra cui figura l’internalizzazione del margine di distribuzione in Australia e gli acquisti anticipati in Russia.

Target price Brembo alzato da Banca Imi

Banca Imi ha comunicato di aver alzato il target price sul titolo Brembo portandolo a 10,5 euro dai precedenti 9,7 euro, confermando al contempo rating “add”.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di promuovere la quotazione alla luce del miglioramento delle stime di Ebitda e Ebitda margin sull’anno in corso, dicendosi ottimista sui conti relativi al primo semestre dell’anno e che verranno pubblicati dalla società bergamasca il prossimo 29 luglio.

Spread Btp-Bund ancora in rialzo a 332 punti

Quella di oggi pare sarà un’altra giornata nera sia per la Borsa che per l’andamento dei titoli di Stato, con il listino milanese che continua ad essere nel mirino della speculazione e lo spread tra Btp e Bund che segna l’ennesimo record a 332 punti. La differenza di rendimento tra i due titoli ha registrato quindi un rialzo di 26 punti base rispetto a ieri, mentre il tasso di rendimento è salito di 22 punti base a un nuovo massimo del 5,92%.

A Piazza Affari, invece, l’indice Ftse Mib segna una perdita del 4% a 17.562 punti, tornando così ai livelli di 2 anni fa, mentre l’All Share registra una flessione del 3,77%.

Fininvest potrebbe non utilizzare fideiussione per risarcimento Cir

Secondo quanto riportato da alcune fonti, i giudici della Corte d’Appello di Milano avrebbero concesso pochissimi giorni a Fininvest per sborsare il risarcimento record da 560 milioni di euro a cui è stata condannata nell’ambito dell’inchiesta sul Lodo Mondadori.

A conferma di queste voci è arrivata la richiesta inoltrata ieri dai legali della Cir alla cancelleria del tribunale al fine di ottenere copia autentica della sentenza che ha condannato al risarcimento la società della famiglia Berlusconi. Tale richiesta rappresenta infatti il primo passo per chiedere il pagamento del risarcimento alle banche che hanno prestato a Fininvest una fideiussione di 806 milioni.

Spread Btp-Bund nuovo record a 275 punti

La stretta arrivata dalla Consob sulle vendite allo scoperto non è servita a fermare la speculazione e oggi lo spread tra il Btp e il Bund tedesco con scadenza dieci anni registra un nuovo record a 275 punti contro i 245 punti di venerdì scorso.

La differenza di rendimento tra i due titoli ha registrato quindi una vera e propria impennata dopo quella registrata durante il fine settimana e che secondo quanto riportato da alcune fonti avrebbe spinto la cancelliera tedesca Angela Merkel a telefonare al presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi per incitarlo a prendere delle misure efficaci ed urgenti.

Seat Pagine Gialle in rialzo dopo rinnovo accordo Google

A Piazza Affari la quotazione Seat Pagine Gialle segna in tarda mattinata un rialzo di oltre sette punti percentuali a quota 0,0618 euro dopo l’annuncio del rinnovo dell’accordo con Google e in forza del quale il gruppo continuerà ad essere rivenditore in Italia di Adwords, sistema mediante il quale le aziende possono scegliere di farsi pubblicità sul motore di ricerca più utilizzato al mondo.

Titolo Mondadori in calo dopo condanna Fininvest

Il titolo Mondadori, come ampiamente prevedibile, viaggia stamani in territorio negativo arrivando a perdere a circa un’ora dall’inizio delle contrattazioni oltre tre punti percentuali a quota 2,28 euro.

A spingere al ribasso la quotazione in Borsa del gruppo editoriale guidato da Marina Berlusconi è stata la sentenza pronunciata lo scorso sabato dalla Corte d’Appello di Milano e che ha condannato Fininvest, società della famiglia Berlusconi, ad un risarcimento pari a circa 560 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti.

Ipo De Cecco possibile slittamento al 2013

Lo sbarco in Borsa di De Cecco rappresenta un progetto a cui l’azienda ha lavorato con impegno nel corso degli ultimi anni ma che però, per svariati motivi, rischia di essere rimandato al 2013. La quotazione in Borsa dell’azienda abruzzese era infatti prevista per il 2012, tuttavia nel corso della riunione tenuta lo scorso 18 marzo l’assemblea ha deciso di farla slittare al 2013.

In questo periodo, infatti, l’attenzione del gruppo è puntata sulla definizione dell’accordo in forza del quale De Cecco acquisirà il controllo della First pasta company, ovvero il secondo produttore nazionale di pasta in Russia.

Previsioni Sorgenti Emiliane Modena (Sem) 2011

Sorgenti Emiliane Modena (Sem), come tutte le società che si apprestano a sbarcare in Borsa, non ha fornito indicazioni precise in merito alle previsioni per l’esercizio in corso, nonostante queste risultino essere molto interessanti per coloro che vogliono diventare azionisti del gruppo.

Nel prospetto informativo relativo all’offerta finalizzata alla quotazione in Borsa, Sem si è limitata a sottolineare l’incremento del prezzo delle materie prime utilizzate dal gruppo, ricordando inoltre che lo scorso anno sono stati effettuati investimenti per 4,2 milioni di euro.

Titolo Atlantia bocciato da Société Générale

A Piazza Affari la quotazione Atlantia continua a registrare una marcata flessione cedendo nel primo pomeriggio oltre due punti percentuali a quota 13,16 euro. Ad influire negativamente sull’andamento del titolo è ancora una volta la manovra finanziaria predisposta dal governo, in particolar modo la norma che prevede un allungamento del periodo di ammortamento fiscale dei beni gratuitamente devolvibili, tra cui figurano anche le concessioni.

La norma, infatti, penalizza notevolmente Atlantia e tutte le altre società interessate, in quanto comporta un incremento dell’imponibile fiscale e quindi dell’ammontare di tasse che devono essere versate all’erario.

Rating L’Espresso alzato da Mediobanca

Mediobanca ha comunicato di aver alzato il rating sul titolo L’Espresso portandolo da “underperform” a “neutral” e il target price a 1,76 euro. La banca d’affari ha spiegato di aver preso questa decisione in quanto le azioni vengono negoziate a prezzi meno elevati rispetto ai mesi scorsi e i multipli attuali risultano piuttosto interessanti.

La banca non ha escluso che nel corso dei prossimi mesi ci saranno dei risvolti positivi che consentiranno al gruppo di gestire meglio l’aumento del costo della carta e l’andamento negativo della raccolta pubblicitaria, soprattutto per quanto riguarda il settore radiofonico.

Manovra finanziaria da 68 miliardi grazie a tagli assistenziali

 

Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha, finalmente ma solo in parte, dato spiegazione della manovra finanziaria da oltre 60 miliardi di euro che servirà a far si che l’Italia, così come stabilito dall’Unione Europea, azzeri il proprio debito pubblico entro il 2014.

Questi 68 miliardi di dollari, 51,1 dei quali giungeranno dal decreto, mentre i restanti 16,9 dalla legge delega, saranno spalmati lungo un arco temporale importante, da oggi sino al 2014 appunto, e saranno così ripartiti:

– 2 miliardi nel 2011

– 6 miliardi nel 2012

– 20 miliardi nel 2013

– 40 miliardi nel 2014.

 

PREOCCUPA IL REPERIMENTO DEI FONDI

Se lo scopo resta, certamente, dei più nobili, preoccupazione è stata espressa, da più fronti, in merito al reperimento dei necessari fondi per rendere effettiva ed operativa la consistente manovra messa in piedi da Giulio Tremonti.

L’euro scende a quota 1,429

L’inizio delle contrattazioni della seduta odierna di Piazza Affari, sebbene l’apertura abbia fatto registrare un notevole e deciso balzo in avanti, hanno riportato l’indice Ftse Mib e l’euro in territorio negativo.