Sap acquisisce Sybase

Sap, azienda tedesca leader nel settore del software in Europa, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquisire Sybase verso un corrispettivo di 5,8 miliardi di dollari.

L’operazione consentirà a Sap di acquisire diverse tecnologie grazie alle quali sarà possibile creare nuovi software destinati alla contabilità e agli smartphone, un settore in costante crescita su cui stanno puntando diverse aziende. La scelta, dunque, non poteva non ricadere che su Sybase, quarta azienda al mondo per importanza nella produzione di software per basi dati.

Trimestrale Benetton gennaio marzo 2010

Nel primo trimestre 2010 Benetton ha realizzato un utile netto di 20 milioni di euro, rispetto ai 18 milioni dello scorso anno, e ricavi in crescita dell’1,8% a 457 milioni.

L’Ebitda è salito a 62 milioni, pari al 13,6% del fatturato, mentre l’indebitamento finanziario si è attestato a 589 milioni, in calo rispetto ai 763 milioni registrati al 31 marzo 2009 ma in aumento di 33 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009. Il margine lordo industriale è aumentato a 216 milioni, dai 205 milioni dello scorso anno.

Prezzo oro raggiunge livelli record

Il metallo giallo continua ad essere uno degli investimenti più quotati durante i periodi di crisi e instabilità dei mercati finanziari, non è un caso quindi che stamane l’oro ha raggiunto un nuovo livello storico a 1.235 dollari l’oncia ad Hong Kong, battendo il precedente record di 1.233,65 dollari raggiunto ieri in serata a Wall Street.

Sono state quindi confermate con largo anticipo le previsioni degli esperti che, dopo un breve calo del metallo prezioso a seguito dell’approvazione del piano salva euro, avevano previsto una nuova risalita del prezzo dell’oro.

Trimestrale Unicredit gennaio marzo 2010

Unicredit ha realizzato nel primo trimestre dell’anno utili pari a 520 milioni di euro, in crescita del 16,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e superiore alle previsioni degli analisti, che avevano invece previsto utili per 364 milioni di euro.

Il margine di intermediazione ha superato i 6,8 miliardi (+3,7%) mentre il risultato lordo di gestione è salito del 6,9% a oltre 2,9 miliardi. Il margine di interesse è invece calato del 15,4% a 3,98 miliardi, le commissioni nette sono risultate in crescita del 17,5% a 2,2 miliardi mentre il trading è tornato ad essere positivo per 560 milioni, rispetto ai -94 milioni dello scorso anno.

Trimestrale Mediaset gennaio marzo 2010

Mediaset ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile pari a 92,9 milioni di euro, in aumento del 54,9% rispetto allo stesso periodo 2009. I ricavi si sono attestati a 1.119,4 milioni, in crescita del 17,5%, mentre l’Ebit è salito a 199,5 milioni.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo è passata a -1.316 milioni dai -1.552 milioni del 31 dicembre 2009. Nel trimestre in esame la generazione di cassa è stata pari a 273,3 milioni, in crescita rispetto ai 122,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.

Rating banche europee alzato da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha alzato il rating sul settore bancario europeo portandolo da “Cautious” ad “In-line”, una decisone che, come ha spiegato la stessa banca d’affari, deriva dall’annuncio da parte dell’Ecofin del pacchetto da 500 miliardi di euro destinato a far fronte alla crisi del debito sovrano e ad aiutare le banche a ridurre i costi di finanziamento.

Il giudizio di Morgan Stanley si colloca qundi in controtendenza rispetto alla valutazione effettuata qualche giorno fa da Moody’s, che aveva creato il panico nelle Borse europee dopo aver ipotizzato un rischio di contagio per i sistemi bancari di alcuni paesi europei, tra cui Portogallo, Spagna, Italia, Irlanda e Gran Bretagna.

Migliori titoli primo trimestre 2010

Non è affatto un caso che nel primo trimestre dell’anno a Piazza Affari i titoli che hanno mostrato performance migliori siano quelli collegati ad aziende che sono riuscite a produrre utili e la cui posizione finanziaria netta risulta positiva.

Del resto è inevitabile che per una società quotata in Borsa lo stato dei conti influisca sull’andamento del titolo, soprattutto durante una situazione instabile e incerta come quella attuale.

Trimestrale Toyota gennaio marzo 2010

Dopo la forte crisi subita lo scorso anno il settore dell’auto è finalmente riuscito a lasciarsi il peggio alle spalle, a dimostrarlo i conti delle più grandi case automobilistiche mondiali, tra cui anche Toyota che è finalmente riuscita a tornare a produrre utili.

La casa automobilistica ha infatti chiuso il quarto trimestre dell’esercizio fiscale 2009-2010, terminato lo scorso 31 marzo, con un utile operativo di 95,3 miliardi di yen, contro la perdita di 6,3 miliardi attesa dagli analisti. Se invece si considera l’intero esercizio fiscale l’utile netto risulta essere pari a 209 miliardi di yen, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 4,4 miliardi di dollari del precedente esercizio.

Taglio rating Grecia e Portogallo ipotizzato da Moody’s

L’allarme che nelle ultime settimane ha coinvolto il Portogallo è tutt’altro che rientrato, nei giorni scorsi gli esperti hanno espresso parole rassicuranti affermando che la situazione del paese è completamente diversa rispetto a quella della Grecia, tuttavia questa mattina l’agenzia di rating Moody’s ha avvertito che potrebbe tagliare il rating della Grecia da “A3” a “Baa” e quello del Portogallo da “Aa2” a “Aa3”.

Moody’s, inoltre, non ha escluso la possibilità di portare il rating della Grecia al livello “junk”, così come pure il rating del Portogallo ad un declassamento di due gradini a “A1”.

Utile Mediobanca primi nove mesi 2009-2010

Mediobanca nei primi nove mesi dell’esercizio 2009-2010 ha registrato un utile pari a 354,4 milioni, in netta crescita rispetto ai 39,3 milioni registrati nei primi nove mesi del precedente esercizio.

Nonostante il contesto economico sia ancora caratterizzato da una certa instabilità i ricavi sono cresciuti del 25,3% a 1,6 miliardi, un progresso che ha interessato tutte i settori di business. Per il settore Corporate & Investment Banking, in particolare, è stata registrata una crescita dei ricavi del 16% a 869,8 milioni, ossia un utile 259 milioni, in crescita del 27% allo scorso anno.

Prezzo oro in calo dopo piano salva euro

Durante i periodi di instabilità dei mercati finanziari il consiglio degli esperti è quello di diversificare il proprio portafogli di investimenti e di avere a disposizione una certa liquidità presso conti deposito, al fine di essere nelle condizioni di cogliere al volo eventuali opportunità.

In questi casi, tuttavia, la maggior parte degli investitori si rivelano proponesi ad investire nell’oro, il metallo giallo è infatti considerato una forma di investimento che non conosce crisi e il cui valore si innalza proprio nel momento in cui cala quello delle principali monete di riferimento.

Conti deposito più convenienti

Non si è fatto in tempo a gioire per la fine della crisi economica e finanziaria che ha seguito il fallimento di Lehman Brothers che i mercati finanziari europei appaiono di nuovo instabili e incerti per via della crisi greca e del tanto temuto effetto domino.

Questa nuova ondata di panico ha fatto perdere a Piazza Affari il 13% circa in una sola settimana, una situazione questa in cui il consiglio degli esperti verso gli investitori è quello di tenere da parte una cospicua somma di liquidità, nell’attesa di capire bene il da farsi ed evitare così di correre rischi.

Barilla punta al bakery

Barilla ha chiuso il 2009 con ricavi pari a 4,2 miliardi, leggermente in calo rispetto ai 4,5 miliardi registrati al 31 dicembre 2008. Durante i primi mesi del 2010, tuttavia, è stato registrato un netto miglioramento dell’attività societaria che lascia ben sperare per l’anno in corso.

L’attività di Barilla è caratterizzata da due segmenti, quello della pasta e quello del bakery, che nonostante sia nato in un secondo momento è quello più produttivo. Il marchio Pasta Barilla, infatti, da cinque anni a questa parte continua a costituire solo un quarto dei ricavi, nonostante nell’ultimo periodo sia stata registrata una crescita dei consumi soprattutto da parte degli Stati Uniti.

Investire in Piani di accumulo (Pac)

Nel corso del Salone della gestione del risparmio, conclusosi lo scorso 23 aprile, particolare attenzione è stata rivolta ai Piani di accumulo di capitale, i cosiddetti Pac, uno strumento tramite cui è possibile procedere all’acquisto di quote di un fondo comune attraverso dei versamenti periodici.

I Pac consentono qundi di investire in Borsa senza timore di sbagliare, con la possibilità di sfruttare al meglio le opportunità di investimento frazionando in rate mensili il prezzo di acquisto e il rischio complessivo.