Fiat scatenata in borsa promossa da Morgan Stanley

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Piazza Affari apre l’ultimo trimestre dell’anno subendo notevoli perdite, ma questo è dovuto principalmente a quella fase di consolidamento in atto da diverso tempo sulla piazza milanese.

Il listino italiano ha così chiuso in calo la seduta, proprio sui minimi di giornata, a causa soprattutto dei dati macro, anche se però ci sono da sottolineare degli spunti positivi come quello messo a segno da Fiat.

Enel emetterà il bond in dollari in 3 tranche

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Pochi giorni fa vi avevamo parlato dei progetti di Enel in Usa per quanto riguarda l’utilizzo di energie rinnovabili, oggi siamo già a parlare delle ultime decisioni precedenti al lancio dell’emissione di bond, che Enel sta per piazzare in queste ore sul mercato americano.

In fin dei conti si tratta di un’obbligazione da 3 miliardi di dollari che verrà suddivisa in 3 tranche da 5, 10 e 30 anni. L’unico particolare che manca ancora all’appello è il pricing dell’intera operazione.

Wall Street trascina al ribasso Piazza Affari, male Unicredit

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Piazza Affari ha chiuso in calo la giornata di mercoledì, recuperando però nel finale un po’ di terreno, soprattutto a causa del trend ribassista che giungeva in Europa dall’apertura negativa di Wall Street.

Il Ftse Mib ha così ceduto lo 0,39% a quota 23.472 punti, il Ftse All Share ha lasciato sul campo lo 0,33% a 23.939 punti. Come detto erano le notizie che arrivavano dagli States a preoccupare i listini, in particolar modo il dato Usa sull’occupazione ed il Pmi di Chicago.

Dollaro ai minimi sulla moneta unica

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Nelle ultime sedute il prezzo della moneta americata ha subito una inflessione nei confronti dell’Euro.

La moneta del vecchio continente infatti continua ad essere forte nei confronti del dollaro e questo non dipende dal fatto che l’euro aumenti nei confronti del dollaro, ma è vero il contrario ovvero il dollaro si indebolisce e negli scorsi giorni è arrivato a toccare persino il valore 1,48.

Intesa San Paolo sceglie bond ibridi da 1,5 miliardi

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Ieri si tenevano due importantissimi Consigli di Amministrazione, quello di Unicredit, e quello di Intesa San Paolo, ed anche in questo secondo caso la scelta è ricaduta sulla rinuncia ai Tremonti Bond, però la banca guidata da Guido Passera non si comporterà come Unicredit.

Infatti, Intesa San Paolo emetterà una sorta di strumenti ibridi da 1,5 miliardi di euro, prevedendo così di riprendere la distribuzione dei dividendi alle azioni ordinarie già nel 2010 per l’esercizio 2009.

Aumento di capitale Unicredit da 4 miliardi deciso dal Cda

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Ieri si riuniva il Consiglio di Amministrazione di Unicredit e le voci che giravano da giorni sono state confermate: c’è stato il via libera all’aumento di capitale da 4 miliardi di euro, con la conseguente rinuncia all’utilizzo dei Tremonti Bond.

E’ stato l’istituto bancario stesso a comunicare tale scelta alla fine del Cda, che come ha detto Paolo Gnudi, uno dei consiglieri, si è svolto in un clima del tutto sereno, e la scelta è stata approvata da tutti.

Tutti significa che anche le Fondazioni legate a Unicredit hanno dato il loro giudizio positivo alla ricapitalizzazione. Unicredit ha anche deciso che la controllata austriaca, Bank Austria, avrà un aumento di capitale di 2 miliardi.

Generali si espande in Spagna

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Generali vola in borsa, questa mattina il titolo della società di assicurazioni triestina ha toccato i massimi da 9 mesi a questa parte, toccando il valore di 18,69 euro per azione, in buona compagnia della controllata Generali, che guadagna il 2,5%.

Questi risultati arrivano all’indomani dell’annuncio della fusione tra Estrella Seguros e Vitalicio Seguros in Generali Espana, grazie alla quale Generali potrà avere efficienze pari al 10% della base costi.

Scissione Telefonica-Telco?

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Negli ultimi giorni si è letto da molte fonti che Telco potrebbe operare una scissione con Telefonica, soprattutto calcolando che il 28 ottobre prossimo è fissata la scadenza per inviare eventuali disdette dal patto.

Nei giorni scorsi la scissione di Telco è sempre stata su tutti i giornali (Telco è la controllante di Telecom Italia con una quota del 23,5%), che dovrebbe avvenire tra Telefonica (che ne detiene la maggioranza del 42,3%), Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Sintonia dei Benetton.

Nessuna ricapitalizzazione per Alitalia

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La situazione di Alitalia gestita da CAI non è delle peggiori anche se essendo partita senza i debiti che aveva prima della privatizzazione con già un notevole pacchetto di clienti potrebbe andare decisamente meglio.

Al momento Alitalia spende circa 9 milioni di euro al giorno e questo valore dipende sostanzialmente dai costi operativi della compagnia aerea come ad esempio personale, costi di rifornimento, e assistenza.

Al momento i vertici di Alitalia hanno dichiarato che l’azienda non necessita di alcuna operazione di ricapitalizzazione poichè la compagnia è in grado al momento di continuare con la propria liquidità, ma c’è anche da sottolineare che è appena terminata l’estate stagione in cui le compagnie aeree viaggiano di più e incassano.

Indebitamento di Pirelli RE

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La situazione del gruppo immobiliare Pirelli Real Estate non è delle più rosee a causa anche della difficile crisi del mercato immobiliare americano che si è riflettuto nel resto del mondo e quindi anche in Italia.

L’obiettivo per il 2009 era quello di vendere proprietà immobiliari per un valore compreso nell’intorno del miliardo di euro e questo potrebbe essere raggiunto anche se l’indebitamento netto stimato oscilla nell’intorno dei 430 milioni di euro con un passivo di 30 milioni di euro circa.

Aumento di capitale da 40 milioni per Benetton

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Era già nell’aria da un po’ di tempo a dire il vero, ma ora è arrivata la conferma tramite un comunicato stampa ufficiale diramato da Investimenti Infrastrutture, la holding controllata dal gruppo Benetton e partecipata da Clessidra e Unicredit.

La holding, di cui fa parte anche il 29,3% di Gemina (Generale Mobiliare Interessenze Azionarie), ha infatti reso noto che l’assemblea straordinaria del gruppo ha deliberato all’unanimità la volontà di dare corso ad un aumento di capitale della società per un valore massimo di 40,2 milioni di euro.

La forza dello yen trascina al ribasso gli indici asiatici

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Seconda chiusura consecutiva in netto ribasso per la Borsa di Tokio, l’indice Nikkei ha chiuso la seduta lasciando sul campo il 2,5% a quota 10.009,52 punti, ed il motivo principale del calo continuo delle borse asiatiche è da ritrovare nella forza dello yen sul dollaro, che aumenta le difficoltà di esportazione.

Il rapporto dollaro-yen è ora di 89,26 con la moneta americana che ha toccato i minimi da sei mesi a questa parte.

Hirohisa Fujii, ministro delle Finanze giapponesi, continua a ribadire la sua volontà di non volere intervenire sul tasso dei cambi dello yen, definendo un errore influenzare artificialmente i cambi delle monete.

Enel cresce in Usa con le energie rinnovabili

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Passi avanti si stanno facendo in Usa per l’energia rinnovabile ed in questa ottica entrano gli impianti geotermici di Stillwater e Salt Wells nello Stato del Nevada, i quali hanno ricevuto un incentivo dal governo americano di ben 61.520.872 dollari grazie all’American Recovery and Reinvestment Act’s 1603 Program, che prevede di creare nuove centrali di energia rinnovabile oltre a creare nuovi posti di lavoro sempre nel settore dell’energia pulita. Questi due impianti hanno dato una grossa mano alla contea di Churchill anche sotto il punto di vista economico.

Per costruire questi impianti ci sono volute più di 300 persone ed i lavori sono durati più di due anni (iniziati nel 2007).