Nuova offerta RHJ per Opel

opel_1359138c

La questione legata all’acquisizione di Opel sembra non avere mai fine, è infatti notizia fresca l’intenzione del gruppo RHJ International di presentare una nuova offerta completamente rivista per acquisire parte del gruppo tedesco facente parte a General Motors.

Nella giornata di oggi o al più tardi domani, RHJ presenterà la nuova offerta stando a quanto dichiarato da due persone molto vicine all’affare. Ricordiamo che nel mese di maggio GM siglò un memorandum di intesa con il gruppo austro canadese Magna, ma ora RHJ pensa di avere tutte le carte in regola per poter proporre un’offerta migliore di quella canadese, ritenuta da tutti finora la migliore.

La nuova General Motors

gm-us-flag1

La nuova General Motors è nata in tempi record, infatti nella giornata del 10 luglio alle ore 12 e 30 italiane è stato firmato il passaggio di proprietà, a soli 40 giorni dall’annuncio della bancarotta. Un vero e proprio record. Secondo le prime voci che girano vicino all’azienda l’intento è quello di creare una nuova società molto più snella della precedente, anche se per fare questo bisognerà ricorrere a molti tagli del personale.

La nuova GM sarà molto più attenta rispetto alle richieste dei clienti, molto più veloce, e molto più rapida nel ripagare i grandi finanziamenti che sono arrivati dal governo americano in questo periodo.

Wall Street risente del profit warning a Chevron

004_chevron

Ennesima settimana in rosso per le borse mondiali, sono ben sei chiusure su sette dall’inizio di giugno che segnano netti cali. In particolare la giornata di ieri è stata molto strana per la borsa americana, che ha chiuso in maniera contrastata.

Infatti il Dow Jones ha ceduto lo 0,47% a quota 8145 punti mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,2% a 1756 punti, l’S&P 500 ha lasciato sul campo lo 0,41% a 879 punti. Questo clima di incertezza è dovuto anche al profit warning ricevuto dal gruppo petrolifero Chevron che va a proporre nuovi timori sulla reale ripresa economica e sulla solidità dei conti di molte società. Il titolo ha ceduto l’1,7% in borsa ieri.

Trattative per acquisizione Opel ancora in corso

opel1

I responsabili del partito tedesco Cdu, il partito di Angela Merkel, hanno ufficialmente chiesto al governo tedesco di valutare con calma tutte le offerte per l’acquisizione di Opel, rivalutandole con attenzione e scegliendo quella che possa garantire la minor perdita di posti di lavoro e che sia la più vantaggiosa per la Germania.

Secondo il partito della Merkel si dovrebbe rivalutare ogni offerta, quella Fiat, quella Baic, quella Ripplewood e ovviamente anche quella Magna-Sberbank-Gaz che secondo tutti sarà quella su cui ricadrà la scelta finale.

Impregilo legata all’ampliamento del canale di Panama

impregilo_logo

E’ stata una buona giornata quella di ieri in borsa dopo qualche giorno in cui le cose stavano andando molto male, a far rialzare le piazze europee ci hanno pensato i dati che arrivavano dagli Stati Uniti riguardanti le richieste di sussidio di disoccupazione, molto inferiori rispetto a quanto si aspettavano gli analisti.

A Milano il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,18% a 18.158 punti, l’All Share +1,02% a 18.850. Bene anche le altre piazze europee, Cac40 di Parigi +0,53%, Dax di Francoforte +1,25% e Ftse di Londra +0,44%.

Prezzi petrolio in caduta libera

barile-petrolio

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha diramato i dati relativi alle scorte di greggio nella settimana conclusasi il 3 luglio, che hanno fatto segnare un calo di 2,9 milioni rispetto alla settimana precedente, facendo registrare 347,3 milioni di barili.

Invece le scorte di benzina hanno subito un leggero aumento, sono risultate pari a 213,1 milioni di barili, ossia un aumento di 1,9 milioni rispetto ad una settimana prima, le scorte di carburante distillato sono 158,7 milioni, +3,7 milioni.

Impregilo vince la gara per l’espansione nel canale di Panama

impregilo

Altra giornata col segno meno quella di mercoledì, che ha visto Piazza Affari concludere con numeri come non si vedeva da due mesi a questa parte, il Ftse Mib ha infatti chiuso a quota 17926 punti, in ribasso del 2,16%. Causa principale della giornata nera di ieri sono stati i dati riguardanti le scorte di petrolio giunti ieri dagli Stati Uniti, uniti alle nuove stime del Fondo Monetario Internazionale che ha abbassato dello 0,7% le stime sul Pil italiano per il 2009.

L’All Share ha segnato -1,93% a 18660 punti, a Francoforte il Dax ha ceduto lo 0,56%, a Parigi il Cac40 l’1,27%, a Londra il Ftse l’1,12%.

Home equity loans e carte di credito i principali debiti degli americani

usa-flag

I numeri che giungono dagli Stati Uniti sono ancora molto preoccupanti per quanto riguarda la crisi economica che ha colpito il mondo intero ad iniziare dallo scorso anno. Infatti, secondi i dati diffusi dall’American Bankers Association gli americani pagano sempre più in ritardo le rate per le carte di credito ed i mutui.

Nei primi tre mesi del 2009 si è segnato un ulteriore record negativo, sono state infatti ben il 6,6% le inadempienze nel pagare le rate delle carte di credito, il trimestre precedente erano state il 5,52%.

Industriali e bancari spingono Piazza Affari al ribasso

andamento-borsa-2

Quella di ieri è stata una giornata molto strana in borsa, infatti nel pomeriggio si è registrata una repentina svolta per tutte le borse europee, che fino a quel momento, soprattutto Piazza Affari, erano state trainate dal buon andamento dei titoli bancari.

A Milano il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,27%, il Ftse All Share ha ceduto l’1,22%. Non molto meglio le principali piazze europee, con Parigi che ha perso l’1,09%, Francoforte -1,15% e Londra -0,19%.

Gordon Brown teme che la ripresa economica sia in pericolo

gordon-brown

Gordon Brown, il primo ministro inglese, lancia un messaggio di attenzione, e lo ribadirà all’ormai imminente G8 che si tiene a L’Aquila, dichiarando che ci sono ancora molti segnali che fanno pensare che uscire dalla crisi economica mondiale non sarà così facile come si poteva pensare in precedenza.

Secondo Brown, il G20 tenutosi a Londra in aprile non è servito molto per creare una regolazione unica per il settore economico e spera proprio che il G8 potrà portare qualche ventata d’aria fresca in questo senso.

Saipem ed Eni pagano il calo del prezzo del greggio

gas-petrolio

La giornata di ieri in borsa si è conclusa come era iniziata, ossia in netto calo, dovuto soprattutto alla mancanza di spinta dal mercato americano, chiuso nel week-end per la festa del 4 luglio. In Europa le principali piazze hanno tutte chiuso col segno negativo: il Cac di Parigi ha perso l’1,19%, il Dax di Francoforte ha perso l’1,06% mentre il Ftse di Londra ha concluso le contrattazioni in calo dello 0,97%.

A Milano non sono andate molto meglio le cose, il Ftse Mib ha ceduto il 2,02% e l’All Share il 2,04%.

Assets di GM in vendita

gm

Nella giornata del 5 luglio, il giudice americano Robert Gerber ha approvato la vendita degli assets della compagnia General Motors, alle prese come tutti sappiamo, con la bancarotta.

Come dichiarato da Gerber dare la possibilità a GM di ripartire solamente dai suoi due marchi principali (Cadillac e Chevrolet) liquidando tutto il resto equivale a “prevenire la morte del paziente in camera operatoria”, un paragone che non fa una grinza quello espresso dal giudice.

Cali pesanti di Intesa San Paolo e settore Oil

intesa

Non è partita nel migliore dei modi neppure questa nuova settimana in borsa, infatti tutte le piazze europee sono partite con il segno negativo, non avendo tra l’altro spunti dal mercato americano, rimasto chiuso nel week-end scorso in occasione della festa dell’Indipendence Day.

In mattinata l’indice giapponese di Tokio Nikkei ha chiuso le contrattazioni perdendo l‘1,4%, mentre in Europa attualmente il Cac di Parigi cede lo 0,85%, il Dax di Francoforte lascia sul campo lo 0,91% e il Ftse di Londra lo 0,59%.

Baic presenta un’offerta per Opel, Magna resta favorita

opel

Come vi abbiamo detto solo qualche giorno fa la corsa per acquisire Opel non è ancora giunta al termine, è proprio notizia delle ultime ore la presentazione di un’offerta non vincolante a General Motors da parte del gruppo cinese Baic (Beijing Automotive Industry Holding).

Indiscrezioni parlano anche dell’intenzione del gruppo cinese di presentare un’offerta vincolante nel giro di due settimane, entro la metà di luglio al massimo. La notizia non è stata commentata da nessuno all’interno di GM, che ha preferito un secco “no comment”.