Azioni Enel Green Power: debutto in calo

Se nelle scorse settimane la delusione in sede di collocamento delle azioni Enel Green Power è stata ampiamente mascherata dai vertici del colosso energetico, la stessa cosa non si può fare per il debutto in Borsa, il cui calo è sotto gli occhi del mondo intero.

La più grande Ipo dell’anno di Piazza Affari, dunque, delude le aspettative e nelle prime battute arriva a perdere il 4,4% a 1,53 euro, non riuscendo neanche a toccare il prezzo minimo di collocamento fissato a 1,6 euro ma spingendosi al massimo a 1,55 euro.

Dettagli Ipo General Motors

Dopo aver annunciato la quotazione in Borsa presso il New York Stock Exchange e il Toronto Stock Exchange, General Motors ha reso noti i dettagli relativi alla sua Ipo, attraverso la quale punta a raccogliere ben 13 miliardi di dollari mediante la vendita di 365 milioni di azioni ordinarie, ad un prezzo compreso tra 26 e 29 dollari, e 60 milioni di azioni privilegiate, al prezzo di 50 dollari l’una.

Il governo statunitense ha fatto sapere di avere intenzione di vendere almeno 263,5 milioni di azioni, riducendo così la sua partecipazione dal 61% al 40%. Stessa cosa vale anche per fondo pensione del sindacato United Auto Workers, che venderà 71 milioni di azioni, e i governi del Canada e dell’Ontario, che invece cederanno verso corrispettivo 30,5 milioni di azioni.

Azioni Enel Green Power: ripartizione del collocamento

Enel ha annunciato che nell’offerta pubblica iniziale relativa alla quotazione in Borsa di Enel Green Power oltre il 77% delle azioni offerte sono state assegnate ai risparmiatori retail mentre agli investitori istituzionali è andato il 22%.

Nel comunicato diffuso dalla capogruppo, in particolare, viene spiegato che le richieste dei piccoli investitori sono state interamente soddisfatte mentre, al contrario, quelle degli investitori istituzionali, le cui continue richieste hanno costretto Enel ad abbassare il prezzo, sono state lievemente decurtate. Lo stesso comunicato, inoltre, ha specificato che gli 1.625 milioni di azioni dell’offerta complessiva si dividono in 1.415 milioni di azioni vendute e in 210 milioni di azioni al servizio dell’over allotment.

Titolo Piaggio in rialzo in attesa della trimestrale

In un mercato in calo il titolo Piaggio procede in controtendenza segnando un rialzo dello 0,77% a 2,605 euro. Secondo una parte degli analisti a spingere in alto il titolo dell’azienda è semplicemente la debolezza del mercato italiano e non, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’ottimismo in vista della pubblicazione dei conti inerenti al terzo trimestre e ai primi nove mesi dell’anno, anzi, a riguardo sono in molti ad attendersi un andamento pressoché piatto e una quasi totale assenza di crescita.

Unicredit, in particolare, ha fatto sapere di attendere per Piaggio un calo delle vendite dello 0,3% nei primi nove mesi a 1.169 milioni e del 7,7% nel terzo trimestre a 348,3 milioni.

Abbassato prezzo Ipo Enel Green Power

Come avevano intuito nei giorni scorsi diversi analisti, Enel ha deciso di abbassare il prezzo dell’Ipo Enel Green Power in vista dell’andamento del collocamento decisamente poco soddisfacente. A ieri, infatti, alcune fonti avevano riferito che l’offerta era stata sottoscritta per l’80% e, alla luce del fatto che mancassero pochissimi giorni alla scadenza fissata per la sottoscrizione delle azioni, era stata definito altamente probabile la possibilità che il colosso energetico decidesse di abbassare il prezzo di collocamento delle azioni.

Titolo Eni in calo dopo bocciatura Barclays

Alla vigilia della presentazione dei dati trimestrali, il titolo Eni a Piazza Affari continua a perdere quota soprattutto per via del downgrade deciso da Barclays, che stamane ha tagliato il rating su Eni, portandolo da “overweight” ad “underweight”, e il target sul prezzo da 25,50 a 18,50 euro.

A spingere la banca d’affari a bocciare il titolo del colosso energetico è soprattutto la convinzione che la divisione Gas & Power inciderà negativamente sia sui risultati trimestrali che sul titolo dell’impresa energetica italiana. Barclays, inoltre, ha spiegato che la profittabilità del business del gas nell’ultimo periodo è diventata meno prevedibile rispetto alle previsioni dello stesso management di Eni.

Previsioni andamento titolo LVMH

I dati trimestrali diffusi da LVMH rappresentano l’ennesima conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, del fatto che il settore del lusso è ormai definitivamente uscito dalla crisi e che ha già intrapreso una fase di ripresa che sta procedendo più velocemente del previsto.

Il colosso francese, che controlla marchi importanti come Louis Vuitton e Moet & Chandon, nel corso del terzo trimestre è riuscito a realizzare vendite per 5,1 miliardi di euro, in crescita del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il giro d’affari complessivo relativo ai primi nove mesi dell’anno ha raggiunto quota 14,2 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Credit Suisse alza stime Volkswagen 2011-2012

Credit Suisse ha confermato oggi il suo rating “outperform” su Volkswagen ma al contempo ha alzato sia il target price, portandolo da 102 a 130 euro, sia le previsioni per i prossimi due anni.

A spingere la banca d’affari ad essere ottimista verso la casa automobilistica tedesca sono soprattutto le previsioni relative ai risultati conseguiti nel corso del terzo trimestre, dati non ancora resi noti, anche se nei giorni scorsi Volkswagen ha diffuso il bilancio relativo ai primi nove mesi del 2010, nel corso dei quali è stato realizzato un utile pari a 4 miliardi di euro e ricavi per 92,5 miliardi, entrambi dati in netto aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Bulgari in rialzo dopo valutazione Goldman Sachs

Il periodo di crisi che ha colpito il settore del lusso è ormai definitivamente passato, a dimostrarlo la progressiva risalita di tutte le aziende che operano nel settore e di Bulgari in particolar modo, che proprio ieri è stato inserito da Goldman Sachs nella cosiddetta “convinction buy list”. La banca d’affari ha anche alzato il target price da 6,65 a 10,6 euro, ossia un apprezzamento del 41% rispetto al prezzo attuale.

La decisione degli analisti deriva dalla convinzione che Bulgari riuscirà ad incrementare notevolmente sia utili che ricavi nel corso dei prossimi mesi, beneficiando anche della progressiva crescita nei mercati emergenti.

Titolo Apple, gli analisti consigliano di acquistare

Dopo la diffusione dei conti relativi al terzo trimestre 2010 il titolo Apple ha registrato forti perdite (nel dopo Borsa ha addirittura ceduto il 6,13%), circostanza riconducibile soprattutto alle vendite dell’iPad, inferiori a quelle che erano le previsioni, e all’outlook relativo ai prossimi mesi.

Nonostante questo, tuttavia, gli analisti continuano ad essere ottimisti sull’andamento del titolo della casa di Cupertino. Tra questi figura UBS, che ha sottolineato come, nonostante le deludenti vendite dell’iPad, i risultati relativi al terzo trimestre siano comunque positivi.

Bilancio Sogefi gennaio settembre 2010

Nel corso dei primi nove mesi del 2010 Sogefi ha realizzato un risultato netto pari a 13,5 milioni di euro, un dato senza dubbio positivo soprattutto alla luce della perdita da 8,6 milioni di euro registrata nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi hanno raggiunto quota 687 milioni di euro, ossia in crescita del 19,7% rispetto ai primi nove mesi del 2009.

Nel periodo in esame l’andamento favorevole ha interessato tutti i segmenti di mercato in cui opera l’azienda, così come pure tutte le aree geografiche in cui svolge la sua attività, ossia Europa (+11,3%), Nord America (+12,6%), Sud America (+48,1%), Cina (+106%) e India (+62,8%).

Rendimento azioni Enel Green Power

Non certo perché si teme una domanda piuttosto bassa, ma Fulvio Conti ha voluto lo stesso rassicurare i risparmiatori spiegando che Enel Green Power darà rendimenti sicuri, grazie al 2% di rendimento del dividendo e al cosiddetto “bonus share”, ossia un’azione gratuita ogni venti possedute per chi le mantiene nel proprio portafoglio per almeno 12 mesi. L’amministratore delegato, in particolare, ha stimato un rendimento garantito tra il 5 e il 6%.

Lo stesso Conti si è detto certo che “Enel Green Power sarà una storia di successo, un vanto per Enel e per il Paese“, aggiungendo che da questa operazione la società prevede di incassare almeno 3 miliardi, che come già noto andranno a ridurre l’indebitamento della capogruppo.

Investimento minimo azioni Enel Green Power

Da oggi e fino al 29 ottobre presso gli sportelli bancari sarà possibile sottoscrive azioni Enel Green Power. L’offerta prevede la possibilità di sottoscrivere un lotto minimo di 2.000 azioni ad un prezzo compreso tra 1,8 e 2,1 euro per azione.

Chi intende puntare sulle azioni del colosso delle energie rinnovabili di proprietà di Enel, dunque, dovrà fare un investimento minimo di 3.600 euro, una cifra che indubbiamente non è alla portata di tutti, ma si sa, l’Ipo di Enel Green Power è considerata la più importante dell’anno a Piazza Affari e le previsioni sono più che ottimiste.

Burgo possibile ritorno a Piazza Affari

La crisi economica ha colpito in maniera piuttosto dura anche il cartaio torinese Burgo e le imprese controllate dalla famiglia Marchi, tuttavia a distanza di due anni la società inizia a cogliere i primi frutti della radicale ristrutturazione avviata già prima dell’inizio della grave crisi economica.

I primi barlumi di luce hanno portato i soci a prendere in considerazione la possibilità di riportare Burgo a Piazza Affari, tuttavia fino ad ora non si è mai parlato di una data certa, si tratta piuttosto di un’idea che i soci prendono in considerazioni già da diversi mesi.