Pirelli riceve valutazioni positive dalle banche

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Questa di oggi è stata davvero un’ottima giornata per Pirelli il cui titolo in borsa ha registrato una crescita del 5,65% arrivando a 66,35 centesimi.

A spingere in alto il titolo è stata soprattutto la valutazione di Ubs che ha confermato la raccomandazione neutral ma al contempo ha alzato il target price a 0,38 euro da 0,28, un prezzo che implica uno sconto sul Nav del 20% rispetto al precedente 25-30%, una correzione che, secondo Marco Tronchetti Provera, è dovuta a un migliore profilo di rischio e alla maggior probabilità di un ritorno alla distribuzione del dividendo.

La Fed spinge al ribasso Wall Street

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Giornata di borsa quella di ieri influenzata dalla decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi di interesse al minimo storico tra lo 0 e lo 0,25%, ma nonostante questa notizia positiva ed un avvio deciso dei principali listini statunitensi, la giornata a Wall Street si è chiusa in terreno negativo.

A Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso le contrattazioni lasciando sul campo lo 0,83%, il Nasdaq ha perso lo 0,69% mentre l’S&P ha ceduto lo 0,81%. A trainare al ribasso i listini sono stati in particolar modo i titoli del settore energetico e le materie prime.

A Milano volano gli editoriali, bene Mediaset e Mondadori

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Ha rallentato la corsa che proseguiva da giorni la borsa americana, infatti sui mercati degli States hanno pesato molto alcuni dati quali i deludenti dati di vendita di Oracle (-2,71%), a Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,8% a quota 9.783,92 punti, il Nasdaq ha perso lo 0,30% a 2.126,75 punti mentre l’S&P 500 ha lasciato sul campo lo 0,31% a 1.065,49 punti.

In Europa le cose sono andate meglio, a Milano il Ftse Mib ha fatto registrare un guadagno dello 0,5% mentre il Ftse All Share dello 0,44%.

Parigi ha chiuso con un rialzo dello 0,56%, Francoforte dello 0,54% e Londra dello 0,82%.

Borse ben intonate, Pirelli sigla importante accordo in Cina

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Buona giornata quella di ieri per le borse, sopratutto in Usa dove i principali listini hanno beneficiato dei buoni dati che mettono in risalto un miglioramento dell’attività economica negli States. Le vendite al dettaglio nel mese di agosto sono aumentate in buon numero, raggiungendo il miglior risultato da 3 anni a questa parte.

Un’indagine della Federal Reserve ha rivelato inoltre che ha fatto passi da gigante anche l’attività manifatturiera nello stato di New York.

Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,59%, a quota 9.683,41 punti, mentre il Nasdaq è salito dello 0,52% a 2.102,64 punti. S&P 500 +0,31% a 1.052,63 punti.

L’indice Ism Usa torna a salire

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Sono giornate molto difficili per tutte le borse mondiali, ieri a capitolare è stata soprattutto la borsa a Wall Street, che poi tuttora sta trascinando al ribasso le piazze asiatiche. Ma parlando della giornata di ieri, il Dow Jones ha perso l’1,96% a 9.310,60 punti, il Nasdaq il 2% a 1.968,89 punti, mentre l’S&P 500 ha ceduto il 2,21% a 998,04 punti.

A Milano non sono andate molto meglio le cose, il Ftse All Share ha perso l’1,91% e il Ftse Mib il 2,03%. Anche gli analisti temono che i forti rialzi delle settimane scorse ora possano ritorcersi contro l’intero sistema.

Borse lente in avvio, il Nikkei ai massimi da 11 mesi

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Borse in calo in avvio di seduta seguendo la scia dei prezzi delle materie prime, oggi tra l’altro come se non bastasse, tutti i principali listini risentiranno della chiusura della borsa inglese, in occasione del Bank Holiday.

In Giappone la vittoria alle elezioni del partito democratico ha fatto salire il valore dello yen, infatti la borsa di Tokio è molto tenuta sott’occhio oggi da tutti gli operatori. La borsa di Tokyo ha chiuso la seduta a -0,40%, dopo aver toccato il massimo da 11 mesi nel corso della seduta a 10.767 punti.

Borse deboli in avvio, Fiat 500 costruite a Toluca?

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Le borse europee hanno iniziato in territorio negativo la nuova settimana, soprattutto a causa delle decise perdite fatte registrare nei mercati asiatici, dove l’indice Nikkei di Tokio ha perso nella nottata italiana il 3,1%, ma questi cali sono ancora lo strascico della brutta chiusura di venerdì scorso della borsa americana.

A Wall Strett la settimana si era conclusa con il Dow Jones a -0,82% e il Nasdaq a -1,19% dopo il dato deludente sulla fiducia dei consumatori Usa.

Cresce il settore auto, bene Fiat e Pirelli

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Quella di ieri è stata un’altra giornata positiva per la borsa mondiale, ma soprattutto per Piazza Affari, che per l’ennesima volta è stata la miglior piazza del Vecchio Continente, il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,3% e l’All Share ha guadagnato l’1,19%.

Anche le altre borse europee si sono mosse bene, tutte spinte dal buon andamento di Wall Street, e poteva andare ancora meglio se dagli Usa non fossero giunte le notizie del dato sulle vendite al dettaglio di luglio, tornate a scendere dopo il +0,8% di giugno. Parigi +0,48%, Francoforte +0,96% e Londra +0,82%.

Deutsche Bank promuove il titolo Enel a buy

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Borse che sembrano iniziare non nel migliore dei modi questa nuova settimana, infatti la quasi totalità delle principali piazze europee è in territorio negativo, solamente a Piazza Affari il Ftse Mib si è ritirato su dopo un avvio negativo, in questo momento guadagna lo 0,41% a quota 21490 punti. Il Cac di Parigi perde lo 0,48%, il Ftse di Londra cede lo 0,42% e il Dax di Francoforte lascia sul campo lo 0,45%.

Quest’avvio negativo è dovuto soprattutto alla volontà di molti investitori di realizzare qualche guadagno in seguito a quattro settimane ottime, infatti ora le borse sono ai massimi da nove mesi a questa parte.

Dati occupazione USA peggio del previsto, Wall Street in calo

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Nella giornata di ieri la borsa americana ha trascinato con sé tutti gli altri principali listini, anche europei. A Wall Street sono stati molto sentiti i dati riguardanti l’occupazione Usa, che si sono rilevati addirittura peggiori delle previsioni.

Comunque i listini americani non sono scesi sotto la soglia psicologica rappresentata dai 1000 punti, il Dow Jones ha chiuso la seduta in ribasso dello 0,42% a 9281 punti, il Nasdaq ha perso lo 0,91% a 1993 punti mentre l’S&P 500 ha ceduto lo 0,30% a 1003 punti.

Eni trascina al ribasso Piazza Affari

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Settimana che si è chiusa con il segno meno in tutte le principali borse europee, dopo un venerdì molto contrastato a Piazza Affari il Ftse Mib ha perso l’1,16% e l’All Share l’1,39%. Le altre piazze del Vecchio Continente si sono difese un po’ meglio, ma comunque hanno chiuso in negativo: Parigi -0,26%, Londra -0,5% e Francoforte -0,53%.

Il dato sul Pil americano è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, ed insieme alle prese di beneficio dopo i giorni di rally della settimana scorsa, hanno fatto perdere pesantemente terreno alle borse mondiali.

Luxottica vola spinta dai risultati della trimestrale

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Nella giornata di ieri le borse europee si sono dimostrate forti, facendo segnare buoni guadagni nonostante le perdite fatte registrare dalla borsa americana, dove a causa del calo della domanda di beni durevoli, a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in ribasso dello 0,28%, il Nasdaq ha perso lo 0,39% mentre l’S&P 500 lo 0,45%.

Come detto, bene sono andate le piazze del Vecchio Continente, a Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,35% mentre l’All Share l’1,19%. Cac di Parigi +1,6%, Dax di Francoforte +1,77% e Ftse di Londra +0,53%.

Terna limita le perdite dopo la trimestrale

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E’ stata una giornata molto negativa per tutti i principali listini mondiali ieri, a Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso perdendo l’1,64% a quota 20.012 punti mentre l’All Share ha lasciato sul campo l’1,61% a 20.682 punti. Male anche le altre piazze europee, Parigi -1,23%, Londra -1,25% e Francoforte -1,46%.

Questi dati arrivano sulla scia delle forti perdite a Wall Street, dettate soprattutto dal calo netto sulla fiducia dei consumatori americani.

Sorgenia spinge il titolo Cir

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Ieri la borsa di Milano si è distinta nel Vecchio Continente, tornando a far registrare numeri positivi dopo lo stop repentino di venerdì scorso, segnando i migliori rialzi, il Ftse Mib ha chiuso la seduta guadagnando lo 0,92% a 20.346 punti mentre l’All Share ha chiuso in rialzo dell’1% a quota 21.020.

Nelle altre piazze europee il Cac di Parigi ha chiuso a +0,17%, il Dax di Francoforte +0,42% e il Ftse di Londra +0,20%. Sono andati bene il settore oil mentre il settore bancario è stato abbastanza contrastato, vediamo nei dettagli.