Aumento di capitale Deutsche Bank

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Deutsche Bank sta studiando un aumento di capitale da 9 miliardi di euro, un’operazione finalizzata da un lato ad incrementare il peso in Postbank, di cui Deutsche Bank possiede già il 30% del capitale, e dall’altro a rafforzare la posizione finanziaria in vista delle nuove regole sul sistema creditizio che richiederebbere alcuni requisiti patrimoniali di cui al momento l’istituto tedesco sarebbe sprovvisto.

Deutsche Bank ha preferito non commentare le indicrezioni di stampa, che tra le altre cose dal punto di vista della tempistica dell’operazione non sono concordi.

Unicredit tra i migliori del FtseMib

Tra i maggiori rialzi registrati oggi a Piazza Affari nell’indice FtseMib è senza dubbio quello legato al titolo di Unicredit. Il titolo bancario chiude infatti con un rialzo del 2,58% con una quotazione a 1,991 euro per azione.

Il 30 settembre si riunirà il consiglio di amministrazione societario per valutare l’aumento della partecipazione della Libyan Investment Authority nel capitale economico della banca, movimento reso possibile anche grazie all’interessamento di Silvio Berlusconi riunitosi in un vertice bipartisan con il dittatore libico Gheddafi.

Stress test banche europee allarme del WSJ

Il Wall Street Journal apre il proprio sito web con una considerazione sugli stress test effettuati su 91 banche europee.

Secondo il WSJ gli stress test hanno minimizzato i rischi di esposizione al debito sovrano, sottovalutando l’ammontare dei titoli di stato potenzialmente rischiosi detenuti nel portafoglio di alcune banche.

Banco Popolare cessione Cassa di risparmio di Pescara

Il management di Banco Popolare, durante la conference call per la presentazione dei dati trimestrali, ha dichiarato che l’accordo per la vendita della Cassa di risparmio di Pescara è praticamente stato trovato.

Per Bp l’operazione di vendita della Cassa di risparmio di Pescara rappresenterà un catalyst positivo, andando ad influire per un +10-15 bps sul Core Tier 1 dell’istituto di credito con sede a Verona.

Crediti deteriorati banche italiane in aumento

Nel periodo più duro della crisi economica la voce di bilancio delle banche che si riferisce ai crediti deteriorati ha subito un incremento di non poco conto che pare continui a peggiorare anche a seguito del lieve e progressivo miglioramento della situazione economica e finanziaria. Nel primo semestre 2010 i più importanti istituti di credito italiani quotati a Piazza Affari vantavano complessivamente 90,138 miliardi di prestiti problematici contro i 65,5 miliardi dello stesso periodo di un anno prima.

Al 30 giugno 2009, in particolare, i prestiti deteriorati erano il 4,52% dell’esposizione netta mentre a fine giugno di quest’anno la percentuale è passata al 6,22%.

Trimestrale Intesa Sanpaolo aprile giugno 2010

Intesa Sanpaolo ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile netto pari a 1,002 miliardi di euro, un dato realizzato soprattutto grazie alla plusvalenza di 648 milioni derivante dalla cessione degli asset di securities services a State Street.

Se si escludono le voci straordinarie l’utile è stato di 501 milioni di euro, in calo del 23,3% rispetto ai 644 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi si sono attestati a 2,456 miliardi, in crescita del 2% rispetto al trimestre precedente, soprattutto grazie alla crescita degli impieghi e alla ripresa dei tassi euribor. Lo stesso dato, tuttavia, se paragonato a quello registrato nel secondo trimestre dello scorso anno evidenzia un calo del 10,9%.

Credit Agricole interessata a Pioneer

Credit Agricole, che stamani ha diffuso i risultati trimestrali aprile-giugno 2010, ha fatto sapere di essere interessata a Piooner, anche se per ora non intende sbilanciarsi su questa questione ma preferisce attendere che la controllata di Unicredit definisca meglio la situazione relativa al suo business. A dirlo è stato il Ceo di Credit Agricole, Jean-Paul Chifflet, nel corso di una conferenza stampa.

Chifflet, in particolare, si è indirettamente riferito all’ipotesi “spezzatino” riportata alcuni giorni fa dal giornale americano Investment News, secondo cui Unicredit starebbe valutando la possibilità di suddividere Pioneer in due parti, in modo tale da separare il business americano da quello europeo.

Trimestrale Credit Agricole aprile giugno 2010

Credit Agricole ha chiuso il secondo trimestre 2010 con risultati superiori alle attese, segno che il sistema bancario europeo non sta affatto risentendo della crisi greca, contrariamente a quanto previsto dagli esperti.

La banca francese, in particolare, ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile netto pari a 379 milioni di euro, in crescita dell’87% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e superiore alle previsioni degli analisti, ferme a 318 milioni. I ricavi hanno registrato un incremento del 20% a 5,47 miliardi rispetto ai 4,56 miliardi di un anno fa, mentre il margine operativo lordo è cresciuto del 31% a 2,06 miliardi.

Primo bilancio semestrale Banca Fideuram 2010

Banca Fideuram ha chiuso il primo semestre 2010 con un utile netto in crescita del 4,3% a 93,9 milioni di euro. Se si escludono le voci straordinarie, tra cui figura un accantonamento straordinario di 20 milioni legato ad una controversia fiscale relativa al biennio 2005-2006, l’utile netto risulta in aumento del 26,6% a 114,8 milioni di euro.

Nel periodo in esame il margine di interesse ha registrato una flessione del 33,7% a 56,6 milioni di euro, ossia 28,8 milioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In questo caso il calo è stato ricondotto in larga parte alla riduzione del spread applicato ai finanziamenti concessi e, in misura minore, ad una diminuzione dei volumi.

HSBC punta sui mercati emergenti

La HSBC, Hong Kong and Shanghai Banking Corporation, banca britannica tra le più importanti e potenti al mondo, ha da pochi giorni presentato la semestrale della prima metà del 2010, chiusa con un utile raddoppiato rispetto al semestre precedente, a quota 6,76 miliardi di dollari, da 3,35 miliardi.

Per la banca inglese, che ha da poco presentato una Ipo per Shangai, ora si aprono nuovi orizzonti, come riportato dalle ultime indiscrezioni comparse niente meno che sul Financial Times.

Nuova banca Tony Blair per clienti miliardari

Tony Blair, l’ex premier della Gran Bretagna, ha avuto la brillante idea di espandere la sua attività di consulenza anche verso i servizi finanziari.

Da pochissimo infatti alcune società legate alla Tony Blair Associates hanno avuto le autorizzazioni necessarie dalla Fsa, la Financial services authority, che regola i servizi finanziari proprio a Londra.

Bank of America cede quota BlackRock

Secondo alcune fonti Bank of America sta valutando la possibilità di ridurre la sua quota nella società di risparmio gestito BlackRock a fronte del fatto che si tratta di un asset non considerato strategico.

A riferirlo è stata una fonte vicina al dossier, secondo cui al momento Bank of America sta esaminando tutti gli asset con lo scopo di andare ad eliminare o a ridurre quelli considerati non centrali rispetto alla propria attività e ai propri obiettivi di crescita. Non è un caso, quindi, che di recente la banca abbia venduto anche altri asset, tra cui il business dell’asset management a lungo termine, che faceva parte della divisione Columbia Management, ceduto ad Ameriprise Financial verso un corrispettivo pari a circa un miliardo di dollari.

Credit Suisse taglio posti di lavoro

Arriva da Credit Suisse, la seconda banca svizzera per importanza, una cattiva notizia per quel che riguarda i tagli all’occupazione.

Il gruppo bancario elvetico ha infatti espresso la chiara intenzione di tagliare diversi posti di lavoro, sulla falsariga di quanto già fatto qualche tempo fa da un’altra importantissima banca, Barclays.

Crisi del credito: la soluzione delle banche inglesi

La crisi del credito che ha fatto seguito alla tremenda crisi economica e finanzaria, sebbene abbia iniziato a mollare la presa, continua ad essere uno dei principali problemi che impedisce una crescita veloce. La maggior parte delle imprese, infatti, continua ad incontrare difficoltà ad ottenere ogni tipologia di prestito, un problema che le banche inglesi stanno cercando di risolvere ricorrendo ad una strategia alternativa.

La British Bankers Association, in particolare, ha creato una task force di economisti che stanno studiando come risolvere il problema del credito alle imprese, in particolare si pensa di risolvere la questione con una ristrutturazione radicale del sistema del credito britannico.