
Non tutti, invece, sanno che per chiunque desideri avviare un’attività e, dunque, fornirsi di una partita IVA, sono a disposizione delle agevolazioni fiscali che andremo ad analizzare nel dettaglio.
Non tutti, invece, sanno che per chiunque desideri avviare un’attività e, dunque, fornirsi di una partita IVA, sono a disposizione delle agevolazioni fiscali che andremo ad analizzare nel dettaglio.
L’eminente banchiere, lungi dal sottrarsi a una simile, spinosa e scottante, disquisizione, ha ribadito, così come in altri occasioni, la convinzione di Intesa Sanpaolo in merito ai titoli di Stato. Passera, infatti, si è definito “strasereno” in merito alla solidità , alla validità e al valore intrinseco dei titoli di Stato, nonostante la situazione del debito pubblico italiano, nonché di numerosi altri importanti Paesi europei, non sia delle più limpide.
Il dato, ricordiamo, riguarda lo stock di debito e non anche il suo rapporto con il prodotto interno lordo, una distinzione importante in quanto è solo quest’ultimo ad essere considerato ai fini del patto di stabilità europeo.
La manovra finanziaria in sè non sarà cambiata in maniera importante, piuttosto il governo lavorerà per cercare di accelerare i provvedimenti che essa contiene.
Il Btp con scadenza 2014, in particolare, ha ricevuto richieste per 4,597 miliardi di euro a fronte di un importo offerto pari a 3,5 miliardi. Il rendimento è stato del 4,80%, mentre il bid-to-cover è sceso a 1,313 dai precedenti 1,386.
L’appunto mensile, atteso con ansia da molti analisti, è solitamente tradotto dalla Banca d’Italia, che lo rende altresì disponibile per il download in formato PDF sul propri sito.
Come affermano molti dealer, infatti, i BTP italiani, influenzati da flussi in acquisto di fondi esteri, stanno guadagnando velocemente terreno sui BUND tedeschi, riducendo l’enorme distacco di rendimento che in questi ultimi giorni, a causa delle forti speculazioni che hanno interessato i mercati europei, è aumentato fino a livelli finora impensabili.
Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha, finalmente ma solo in parte, dato spiegazione della manovra finanziaria da oltre 60 miliardi di euro che servirà a far si che l’Italia, così come stabilito dall’Unione Europea, azzeri il proprio debito pubblico entro il 2014.
Questi 68 miliardi di dollari, 51,1 dei quali giungeranno dal decreto, mentre i restanti 16,9 dalla legge delega, saranno spalmati lungo un arco temporale importante, da oggi sino al 2014 appunto, e saranno così ripartiti:
– 2 miliardi nel 2011
– 6 miliardi nel 2012
– 20 miliardi nel 2013
– 40 miliardi nel 2014.
PREOCCUPA IL REPERIMENTO DEI FONDI
Se lo scopo resta, certamente, dei più nobili, preoccupazione è stata espressa, da più fronti, in merito al reperimento dei necessari fondi per rendere effettiva ed operativa la consistente manovra messa in piedi da Giulio Tremonti.
La manovra prevede infatti che si arrivi al deficit zero nel 2014, in particolare l’impatto stimato è di 1,5 miliardi nel 2011, 5,5 miliardi nel 2012 e 20 miliardi nei due anni successivi.
La legge delega sarà presentata in Parlamento ed avrà bisogno di successivi decreti delegati attuativi.
Le stime preliminari diffuse dall’Istat indicano un tasso tendenziale ai massimi livelli dal novembre 2008, quando l’inflazione fece segnare proprio il 2,7%. L’inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,3%.
Moody’s esaminerà nuovamente i rating vicini a quello dell’Italia, cioè Aa2.
Gli enti locali sotto osservazione sono le Provincie autonome di Trento e Bolzano, la Regione Lombardia, la Basilicata, l’Emilia Romagna, la Liguria, le Marche, la Sicilia, la Toscana, l’Umbria, il Veneto; le provincie di Arezzo, Bologna, Firenze, Genoa, Milano, Torino; I Comuni di Bologna, Firenze, Milano, Siena, Venezia; la Cassa del Trentino e Finlombarda.
Così dopo Standard & Poor’s, ora anche Moody’s potrebbe tagliare il rating ai titoli di Stato italiani. Come annunciato in una nota ufficiale, il voto di Moody’s è sulla sostenibilità del debito pubblico italiano.