Bond retail Enel da 2 miliardi nel primo trimestre 2010

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Il direttore finanziario Luigi Ferraris ha rivelato che il bond retail di Enel ammonterà a 2 miliardi e sarà emesso nel corso del primo trimestre del 2010, precisando che la delega è stata richiesta per 4 miliardi ma che non c’è nessuna intenzione di fare un’emissione per una cifra così alta, tanto che si è scelto addirittura di dimezzarla.

Al momento, infatti, il dubbio riguardava esclusivamente la consistenza, il fatto che nella prima parte del 2010 ci sarebbe stata un’emissione destinata ai piccoli risparmiatori è un qualcosa che era già stato anticipato lo scorso novembre quando erano stati comunicati i risultati ottenuti nei primi nove mesi dell’anno.

Fiat pronta ad investire 8 miliardi in Italia

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Nel corso dell’incontro con governo e sindacati tenutosi a Palazzo Chigi l’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne ha illustrato gli elementi principali della sua nuova strategia, un piano che ha come obiettivo il rilancio della produzione di auto in Italia fino a raggiungere nel giro dei prossimi tre anni la produzione di circa 1 milione di vetture.

Per raggiungere questi numeri Sergio Marchionne si è detto pronto ad un importante investimento nei prossimi due anni, si parla di una cifra che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.

Lodo Mondadori accordo Fininvest-Cir

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Davanti alla Corte d’Appello di Milano è stato ufficializzato l’accordo tra Fininvest e Cir per quel che riguarda la sospensione del risarcimento pari a 750 milioni di euro del famoso Lodo Mondadori.

Fino alla sentenza di secondo grado quindi non ci sarà nessun pagamento però il gruppo Fininvest ha dovuto presentare una fideiussione da 806 milioni di euro con scadenza fissata ad aprile 2011, contenente una proroga in caso di deposito mancato.

Unipol e Bnp Paribas si preparano al divorzio in Bnl Vita

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Il divorzio tra Bnl e Unipol nella nella joint venture Bnl Vita era già stato anticipato da alcune indiscrezioni di stampa, ora la notizia ha assunto carattere di uffcialità dal momento che le due società hanno deciso di stabilire le condizioni di questo divorzio.

Lo scioglimento della joint venture non sarà anticipato ma con ogni probabilità avverrà a dicembre 2011, l’alleanza quindi continuerà fino alla sua naturale scadenza per far si che non vengano stravolti i programmi stabiliti al momento della sottoscrizione dell’alleanza bancassicurativa avvenuta nel 2000.

Piano Ford per taglio dei lavoratori

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Ford è stata l’unica tra le case automobilistiche di Detroit a non chiedere aiuti al governo durante la fase più critica della crisi economica, il costruttore ha infatti dimostrato una stabilità del tutto inaspettata che gli ha consentito di superare una fase storica senza precedenti che è riuscita a mettere in ginocchio veri e propri colossi dell’economia mondiale.

Nonostante questo però è inutile negare che le conseguenze della forte crisi che si è abbattuta sull’economia mondiale si sono fatte sentire anche sull’andamento complessivo delle attività di Ford che per far fronte a tutto questo ha deciso di operare un taglio dei costi andando a colpire circa 41.000 dipendenti.

Come richiedere la sospensione del pagamento del mutuo

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A seguito dell’accordo siglato dal Direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, e dai rappresentanti di 13 Associazioni dei consumatori, le famiglie che versano in condizioni di difficoltà potranno richiedere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per un periodo di 12 mesi.

Alcune associazione dei consumatori qualche settimana fa avevano mostrato qualche perplessità temendo che la risoluzione degli ultimi dettagli potesse far slittare l’entrata in vigore dell’accordo, in effetti dal punto di vista della tempistica non sono state mantenute le condizioni inizialmente stabilite poichè le domande potranno essere inoltrate dalle famiglie in difficoltà a partire dal 1 febbraio 2010, anzichè dal 1 gennaio come inizialmente stabilito.

Nokia rating tagliato da Fitch

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Brutta notizia per Nokia, il costruttore finlandese di telefoni cellulari, che nella giornata di ieri ha visto il suo rating di lungo periodo passare da A ad A-, per decisione dell’agenzia internazionale Fitch.

Il rating di breve periodo è invece passato da F2 ad F1, mentre l’outlook sul rating di lungo periodo è stato lasciato praticamente invariato. Il titolo Nokia ha reagito a questa decisione in borsa cedendo lo 0,57% a quota 8,65 euro per azione.

Eni valuta diminuzione quota in Snam Rete Gas

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Eni sta valutando la possibilità di diminuire la sua quota in Snam Rete Gas al di sotto del 50% del capitale. Le indiscrezioni sono state commentate dal Eni che attraverso un portavoce ha confermato che già da diverso tempo sono allo studio dei progetti relativi a possibili razionalizzazioni del portafoglio degli asset regolati, allo stesso tempo però ha anche sottolineato che ad oggi nessuno di questi progetti è stato convincente al punto tale da tale da consentire una sufficiente e completa valutazione o una delibera da parte degli organi sociali competenti.

Secondo le indiscrezioni la diminuzione da parte di Eni della sua quota in Snam Rete Gas andrebbe a completare l’operazione di ristrutturazione della divisione G&P cominciata a inizio 2009 con la cessione di Italgas e Stogit a Snam Rete Gas.

Petrolio quotazioni

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Il petrolio o anche oro nero è scambiato su due mercati attraverso due indici distinti uno alla borsa di New York e uno alla borsa di Londra, entrambi gli indici sono però di proprietà degli Stati Uniti. Il brent infatti viene scambiato solamente in dollari, ma si vocifera ormai in maniera sempre più insistente che Russia e Iran stiano lavorando per creare un indice azionario non in dollari.

General Motors valuta nuove proposte per Saab

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Venerdì scorso General Motors ha annunciato il fallimento delle trattative con l’olandese Spyker Cars e la conseguente chiusura di Saab, sebbene con una cessazione delle varie attività che secondo il colosso americano sarebbe avvenuta in maniera progressiva e graduale.

Ebbene, a quanto pare non è ancora detta l’ultima parola, General Motors ha infatti comunicato di aver ricevuto nuove manifestazioni di interesse per la sua controllata svedese e si è detta pronta ad iniziare nuove trattative, anche se queste dovranno concludersi entro il minor tempo possibile. Ricordiamo, infatti, che il presidente di General Motors, Nick Reilly, aveva spiegato che le trattative con Spyker Cars erano saltate proprio perchè i problemi emersi necessitavano di troppo tempo per essere risolti.

Petrolio scende a 73,34 dollari al barile

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E’ scambiato a 73,34 dollari al barile il petrolio sui principali contratti dei futures americani. In questi giorni sono avvenuti alcuni rimescolamenti del prezzo del greggio dovuto anche alla disputa iniziata giovedi per il possesso di un giacimento al confine tra Iran e Iraq.

Secondo l’Iran il giacimento definito col nome Well 4 è di loro proprietà perchè il petrolio dovrebbe sgorgare aldilà del confine, ma di fatto tale giacimento è sfruttato dall’Iraq.

Saab chiude, saltano le trattative con Spyker

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General Motors ha annunciato che la vendita di Saab non è più possibile e che quindi la casa automobilistica svedese si avvia verso una lenta e proggessiva cessazione di ogni attività, con conseguente chiusura di tutti gli stabilimenti.

L’annuncio è stato dato poche ore fa dalla casa automobilistica americana che ha spiegato di non essere riuscita a raggiungere un accordo con l’olandese Spyker per la vendita di Saab, per questo non ci sono altre alternative, le auto a marchio Saab sono destinate a sparire. Nella nota diffusa da General Motors non vengono spiegati nel dettaglio quali sono stati gli impedimenti che hanno fatto saltare la vendita da Saab, il comunicato si limita a spiegare che nel corso delle trattative sono emersi problemi che le due parti non sono riuscite a risolvere.

Utile Oracle +12,5% nel secondo trimestre fiscale

Oracle

Oracle ha annunciato i risultati del secondo trimestre fiscale che superano le attese degli analisti e della stessa società. I dati pubblicati evidenziano infatti un utile del 12,5% a 1,46 miliardi di dollari, ossia pari a 0,29 dollari per azione, che raggiunge poi quota 0,39 dollari per azione se si escludono le voci straordinarie. In aumento anche i ricavi che nel corso del secondo trimestre sono aumentati 4% a 5,9 miliardi di dollari.

Dati questi positivi e che il colosso informatico è riuscito ad ottenere soprattutto grazie ad un aumento della domanda dei suoi prodotti nel corso del trimestre in questione, in particolare è stato registrato un incremento del 2% nella vendita di nuove licenze, il primo incremento dopo quattro mesi di flessione.

Chery e Mahindra & Mahindra negano interessamento a Termini Imerese

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Stamattina in base ad alcune indiscrezioni pubblicate da Business Standard e dall’Economic Times si era ipotizzato un interessamento allo stabilimento Fiat di Termini Imerese da parte di Tata, Chery e Mahindra & Mahindra, notizia che però è già stata smentita da due case automobilistiche su tre.

In mattinata, infatti, un portavoce di Mahindra & Mahindra ha riferito che il gruppo non è affatto interessato a questo stabilimento, così come pure hanno negato il loro interessamento i cinesi di Chery che hanno precisato di non aver nessun interesse a produrre vetture in Europa, i costi europei sono infatti molto più alti rispetto a quelli del loro paese.