
A Piazza Affari invece i listini sono stati rallentati dai titoli assicurativi e bancari, Ftse Mib +0.59% e Ftse All Share +0.69%, ma per come era iniziata la giornata potevano chiudere molto meglio.

A Piazza Affari invece i listini sono stati rallentati dai titoli assicurativi e bancari, Ftse Mib +0.59% e Ftse All Share +0.69%, ma per come era iniziata la giornata potevano chiudere molto meglio.

Il Cac di Parigi guadagna l’1.18%, il Dax di Francoforte fa segnare +0.2% mentre il Ftse di Londra è a quota + 1.7%. Ora entriamo nello specifico nei titoli di Piazza Affari, soprattutto parliamo della situazione delle blue chips.

Gli scambi del titolo a Milano saranno anche influenzati dalle scadenze tecniche, però Buzzi fa registrare un passaggio di azioni pari a 1.5 milioni di titoli.

Fininvest ha anche ufficializzato che gli investimenti per l’anno 2008 sono stati di 1.7 miliardi di euro, dato in linea con la media degli ultimi 10 anni, dobbiamo però calcolare la crisi che ha colpito l’intero mondo economico finanziario e non solo, nel 2008.

Bene anche le chiusure delle altre principali piazze europee, il Cac di Parigi ha chiuso a +1.06%, il Dax di Francoforte +0.78% e Londra +0.06%.
Nonostante i molti creditwatch di Moody’s nei confronti degli istituti bancari, i titoli delle principali banche italiane hanno risposto bene in borsa, Unicredit ha chiuso la seduta guadagnando il 4.5% a 1.8 euro.


Marchionne si è anche espresso sullo stabilimento di Termini Imerese, affermando che continuerà a lavorare, anche se non per la pura produzione automobilistica. Farà produzione diverse da quella per l’auto. Proprio per questo motivo Marchionne ha sottolineato come sarà necessario rivedere il programma.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0.56%, il Ftse All Share perde lo 0.53%. Gli altri indici europei tutto sommato sono fermi, Cac di Parigi -0.1%, Dax di Francoforte +0.08% e Ftse di Londra -0.12%. Indici che hanno seguito la scia della borsa asiatica, dove l’indice giapponese Nikkei ha chiuso lasciando sul campo l’1.39%, l’Hang Seng di Honk Kong ha perso circa il 2%.

Questi numeri sono dati soprattutto dai dati riguardanti l’inflazione in maggio negli States, che ha segnato un -1.3%, dato che non si presentava dal 1950. Anche in Europa comunque le borse non se la sono passata meglio, a Piazza Affari il Ftse Mib ha ceduto il 2.89%, il Ftse All Share -2.82%. Il Cac di Parigi ha lasciato sul campo l’1.64%, il Dax di Francoforte -1.86%, Ftse di Londra -1.06%.

La società , che è pesantemente indebitata, è controllata dallo stato, ma gli ultimi risultati fanno ben sperare per il futuro dell’azienda, e a proposito di questa iniziativa ha parlato l’amministratore delegato di Edf, Pierre Gadonneix, il quale ha affermato che se ci sarà una risposta positiva da parte dei piccoli investitori questo metodo sarà utilizzato anche in futuro.

In Italia il Ftse Mib è ancora debole e perde circa il 2% a 19203 punti, nel resto d’Europa non cambia il vento, il Cac di Parigi -1.18% a 3176 punti, il Dax di Francoforte -1.24% a 4830 punti e il Ftse di Londra -1.05% a 4283 punti.

In Europa le principali borse perdono tutte, il Cac di Parigi -1.17% a 3176 punti, Dax di Francoforte -1.12% a 4836 punti, Ftse di Londra -1.08% a 4282 punti. A Piazza Affari il Ftse Mib cede l’1.85% a 19228 punti.

Nel comunicato ufficiale rilasciato al termine della riunione si legge come sia necessario arrivare ad avere un sistema di valute stabile, diversificato rispetto a quello attuale e più affidabile. Inoltre i rappresentati di questi paesi hanno aggiunto come il nuovo sistema finanziario dovrebbe basarsi sulle istituzioni finanziarie internazionali, e sulle loro capacità decisionali.

La giornata era iniziata male sulla scia delle chiusure delle borse asiatiche, aveva subito un piccolo rialzo in giornata grazie alla diffusione dei dati sulla costruzione delle case in Usa per poi ripiombare in basso a causa dei dati sulla produzione americana a maggio. Male le banche nella giornata di ieri, con Intesa San Paolo che ha ceduto il 2.5%, Generali -0.33%, Banco Popolare -3.06%, Pop Milano -3.57%, Unicredit – 2.36%.