Subprime, ecco come nasce la crisi dei mutui in USA

casa in vendita con cartello for sale in america

Come sappiamo, negli ultimi mesi, le banche centrali hanno dovuto immettere una forte mole di liquidità nelle casse per fronteggiare le grosse perdite nei cali di borsa e in questo modo è stata ufficializzata la crisi dei mutui americana che si è riflettuta in tutto il panorama mondiale.

Vediamo insieme le cause che hanno portato a questa crisi:

LEHMAN BROTHERS, la storia di un colosso

lehman brothers

Negli ultimi periodi tiene banco, nel mondo finanziario, la storia di Lehman Brothers, un colosso delle bancario statunitense, ridotto al fallimento dalla crisi dei mutui e dei subprime, e dalla conseguente carenza di liquidità.

In pochi mesi, questa banca passa da essere la quarta più importante degli Stati Uniti, al fallimento, dopo che il suo presidente, Richard Fuld, ha chiesto l’ammissione al capitolo 11, che permetterà a Lehman Brothers di procedere alla sua ristrutturazione e di congelare le iniziative dei creditori della banca.

L’economia italiana deve investire nell’agricoltura

campo di grano

Federico Vecchioni, presidente di Confagricoltura, afferma che “la situazione attuale del nostro paese, che ha una crescita ben al di sotto delle aspettative, è la conseguenza di anni in cui non si è deciso affatto a favore delle imprese. Ora, bisogna farlo per davvero.”.

Secondo gli studi, l’Italia è il paese con il tasso di crescita più basso tra le economia avanzate. Tanto che nel 2007 la crescita è stata di solo 1.5%, mentre la media di altri paesi in area Euro è stata di oltre 2.5%.

Sempre meno poveri, sempre più oriente nel mondo

ocse

Tra le notizie confortanti che arrivano dopo le ultime indagini statistiche fatte emerge il fatto che nel giro di quarant’anni il 50% della popolazione mondiale entrerà a far parte del ceto medio e quindi la percentuale delle persone povere si abbasserà drasticamente.

Il reddito delle persone sta aumentando a ritmi molto veloci e a dar forza a questa velocità sono principalmente i paesi emergenti come Cina e India in forte espansione. Il fattore preoccupante per la nostra economia è causata dal fatto che l’intero asse economico si sposterà verso oriente e l’economia occidentale e quella europea, come mostrato nel grafico sotto, sarà addirittura sorpassata da Cina, Usa e India.

I fondi di investimento continuano ad andare male

fondi di ivestimento

Col passare degli anni, gli esperti cominciano a mettere in dubbio il continuo dei fondi di investimento dato lo scarso risultato degli ultimi tempi.

Il rapporto sui fondi d’investimento e quindi sul risparmio gestito viene rilasciato ogni anno da Mediobanca e da questo si evince che il comportamento dei risparmiatori italiani lascia molto a che pensare sul futuro dei fondi.

Crack LEHMAN, bruciati 900 miliardi

banca

E’ panico in borsa dopo che il mercato mondiale ha visto la scomparsa di due nomi di prim’ordine nella finanza mondiale: Merrill Lynch e Lehman Brothers. Lehman Brothers, la quarta banca d’affari degli Stati Uniti, è stata messa in amministrazione controllata, mentre la Merrill Lynch è stata venduta alla Bank of America per 50 miliardi di dollari.

Wall Street, com’era prevedibile, ha sofferto di una gravissima crisi, forse una delle peggiori negli ultimi anni.

Previsioni Borsa per la fine 2008

previsioni borsa

La pressante crisi che sta toccando tutto il mondo delle assicurazioni e delle banche, afflitte da pressanti problemi di liquidità, sta avendo pesanti ripercussioni su tutte le quotazioni mondiali, che rischiano di toccare i loro minimi storici da quasi 15 anni a questa parte.

Per il mercato italiano in particolare, non si prevedono nuove quotazioni per tutto il 2008. Quest’anno, fino ad ora, siamo a quota 5, addirittura inferiore rispetto al 2002. Una delle prossime società a candidarsi, la Ansaldo Energia, dovrà probabilmente aspettare l’inizio del 2009.

Gli Stati Uniti nell’economia mondiale

economia degli stati uniti

Gli equilibri mondiali dell’economia stanno lentamente cambiando, tanto che non sempre gli USA ne sono ancora la locomotiva trainante.

Questi cambiamenti sono causati dalla crisi interna al paese, che si riflette anche a livello internazionale, nonchè dalla sempre maggiore importanza che stanno rivestendo i paesi emergenti, come Cina ed Emirati Arabi Uniti, che vendono le loro materie prime ed il loro lavoro a tutto il mondo, muovendo sempre più grandi masse di denaro ed influenzando anche le quotazioni dei titoli.

Crisi economica attuale, e nel futuro?

crisi economica

Attualmente l’economia sta attraversando una fase molto complessa, aperta ad ogni possibile scenario futuro.

Si prevede che nei prossimi mesi ci saranno delle riprese dell’economia, smentite da successive discese. Per essere però sicuri che la ripresa sia completa, occorre effettuare delle analisi ben precise.

Alcuni segnali positivi ci sono già, anche se dovranno essere seguiti da ulteriori segnali positivi per definire l’effettiva ripresa.

Alitalia: smentito il blocco dei voli

Alitalia, smentito il blocco dei voli

I sindacati a termine di un confronto con il commissario di Alitalia Fantozzi riferiscono che sussistono problemi nella fornitura di carburante per Alitalia da parte di Eni.

I sindacati smentiscono fortemente le notizie che volevano, da domani, un fermo dei voli, rassicurando sia i lavoratori della compagni di bandiera, sia i clienti, sulla infondatezza della notizia, aggiungendo inoltre che il commissario Fantozzi non ha riferito nessuna comunicazione sul blocco dell’attività.

Petrolio: le riserve basteranno solo per 80 anni

Le riserve di petrolio stimate in 6 miliardi di barili, si và verso energie alternative

Riseve di petrolio per soli 80 anni, è questo l’annuncio shock dell’ad di Eni, Paolo Scaroni.
Le riserve di greggio rimanenti sono stimate in circa 6 miliardi di barili a fronte di un consumo che ad oggi ha raggiunto l’incredibile cifra di circa 1000 miliardi di barili

Una ristretta quantità, vista anche la crescente richiesta dei paesi in pieno boom economico quali Cina, Russia ed India.

Le medie mobili in analisi tecnica (parte 2)

Appurato che sia domini bassi che alti presentano pregi ma anche difetti, la soluzione ideale è l’utilizzo di due medie mobili contemporaneamente, un lenta ed una veloce.

In questo caso i segnali operativi vengono generati dall’incrocio delle due medie: nel momento in cui la media più veloce (dominio minore) incrocerà al rialzo quella più lenta (dominio maggiore) verrà generato un segnale d’acquisto; nel momento in cui la media più lenta (dominio maggiore) incrocerà al ribasso la media più veloce (dominio minore) verrà generato un segnale di vendita.

Le medie mobili in analisi tecnica (parte 1)

Dal momento che la loro funzione è proprio quella di seguire il movimento dei prezzi in atto, le medie mobili sono l’indicatore per eccellenza nei cosiddetti trading system di tipo trend following (cioè sistemi di trading che seguono il trend); altro fattore molto vantaggioso relativo a questi indicatori sono la facilità di costruzione e l’eliminazione parziale del fattore soggettività.

Le medie mobili sono l’indicatore più utilizzato in analisi tecnica, in particolare quando si analizza il grafico con l’ausilio dei cosiddetti trading system.

Le media mobili, proprio per la loro natura, non sono in grado di fornire un’informazione istantanea bensì ritardata nel tempo.

Nasce CRT, un fondo con scopi sociali

Nasce fondo CTR, un fondo senza scopi di lucro

Nasce un nuovo fondo avente finalità sociali e riservato ad investitori assolutamente qualificati. Questo fondo è denominato CRT ed è promosso dalla Fondazione CRT attraverso la Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, un ente senza scopo di lucro.

Il nuovo fondo è diviso in tre diversi comparti: immobiliare sociale ad uso collettivo, rigenerazione urbana, housing sociale temporaneo e presidi socio sanitari.

L’obiettivo della realizzazione di questi fondi è di piazzarli sul mercato per raccogliere fondi che devono finanziare dei progetti di sviluppo a finalità sociali, per la valorizzazione prevalentemente del Piemonte e della Valle d’Aosta.