Aumento di capitale Unicredit pronto a partire

Unicredit

L’aumento di capitale di Unicredit Banca è pronto a partire, in serata è prevista infatti la riunione dei vertici finanziari di UniCredit e delle banche che si sono impegnate per quanto riguarda il collocamento e la garanzia dell’operazione, ossia Credit Suisse, Goldman Sachs, Mediobanca, Ubs, Bnp Paribas, Nomura e Société Générale.

Domani o al massimo dopodomani dovrebbe arrivare l’autorizzazione da parte della Consob mentre giovedì ci sarà la riunione del Consiglio di Amministrazione che avrà il compito di decidere, sulla base di quanto discusso con le banche, il rapporto di concambio tra azioni nuove e azioni vecchie e il prezzo di emissione.

Unicredit anticipa il consiglio straordinario

Unicredit Banca

Come sappiamo a Gennaio 2010 parte l’aumento di capitale di Unicredit per un valore complessivo di 4 miliardi di euro.

Il consiglio straordinario atto formalizzare e definire l’operazione era fissato per il giorno 7 Gennaio alle ore 18, ma la Consob ha suggerito alla banca condotta da Alessandro Profumo di anticipare il consiglio alle ore 9 in modo da far sapere agli azionisti il prezzo delle nuove azioni che verrà stabilito prima di effettuare l’aumento di capitale.

Svizzera in ripresa

crisi svizzeraLa situazione economica in Svizzera sembra lentamente tornare in territorio positivo. I dati macro economici sono confortanti e la moneta locale continua a guadagnare nei confronti dell’euro portadosi a pesare 1,485.

La ripresa del prodotto interno lordo sarà inferiore al punto percentuale nel 2010 portandosi a 0,7% mentre nel 2011 segnalerà un aumento del 2%.

Barclays limita i piani di espansione

Barkleys

Il nuovo amministratore globale Anthony Jenkins del colosso bancario inglese Barclays ha fatto sapere di aver limitato i piani di espansione della banca nel resto del mondo.

Anthony Jenkins ha sottolineato che Barclays opera in 50 paesi come Zimbabwe, Ruanda, Ghana, Lussemburgo, Singapore e Seychelles, ma che in futuro saranno probabili tagli e addirittura chiusura di alcune filiali in giro per il mondo.

Intesa Sanpaolo cede banca depositaria

intesa

Intesa Sanpaolo ha firmato l’accordo che prevede la cessione a State Street dell’attività di securities services in cambio di una somma che ammonta a circa 1,75 miliardi, di cui 1,28 miliardi riguardano solo l’avviamento. La cifra pattuita, dunque, appare prefettamente in linea con le ultime idiscrezioni che parlavano di una somma intorno ai 1,7-1,8 miliardi.

L’operazione riguarda in particolare la cessione di un ramo di attività che consta di due entità separate, ossia Intesa Sanpaolo Servizi Transnazionali e Sanpaolo Bank Luxembourg, non sono comprese invece le attività di custodia e regolamento dei titoli italiani in quanto interconnesse con i servizi di intermediazione a disposizione della clientela.

Unipol e Bnp Paribas si preparano al divorzio in Bnl Vita

Bnl Unipol

Il divorzio tra Bnl e Unipol nella nella joint venture Bnl Vita era già stato anticipato da alcune indiscrezioni di stampa, ora la notizia ha assunto carattere di uffcialità dal momento che le due società hanno deciso di stabilire le condizioni di questo divorzio.

Lo scioglimento della joint venture non sarà anticipato ma con ogni probabilità avverrà a dicembre 2011, l’alleanza quindi continuerà fino alla sua naturale scadenza per far si che non vengano stravolti i programmi stabiliti al momento della sottoscrizione dell’alleanza bancassicurativa avvenuta nel 2000.

Nuove regole per le banche dal 2012

Banca d'Italia

Il Comitato di Basilea per la supervisione bancaria ha annunciato un pacchetto di norme volte a stabilire standard più elevati per gli asset strategici delle banche e regole più severe sulla liquidità.

Il pacchetto di norme, la cui entrata in vigore è prevista per il 2012, prevede in particolare cinque obiettivi, il primo tra questi è l’innalzamento della qualità del patrimonio di vigilanza affinchè le banche siano in grado di supportare eventuali perdite. Da questo punto di vista le proposte contenute nel pacchetto prevedono un rafforzamento dell’importanza delle azioni ordinarie all’interno del patrimonio delle banche ed estendono la lista degli elementi da dedurre.

Monte dei Paschi sottoscrive i Tremonti bond

monte dei paschi di siena tremonti bond

Piazza Affari non sta premiando MPS dopo la decisione di Giulio Tremonti di approvare l’operazione di 1,9 miliardi di euro definiti come Tremonti Bond indispensabili per sottoscrivere gli strumenti finanziari da convertire in azioni ordinarie.

Il titolo della banca Monte dei Paschi di Siena infatti è indebolita e al momento sta perdendendo l’1,5% circa.

Abu Dhabi accusa di frode Citigroup

Citigroup

Citigroup ha annunciato di essere stata citata dal fondo sovrano Abu Dhabi Investment Authority che ha chiesto al colosso finanziario americano la rescissione di un contratto da 7,5 miliardi di dollari per l’acquisto di azioni della banca Usa oppure un risarcimento danni da 4 miliardi di dollari. Il fondo sovrano di Abu Dhabi, ricordiamo, nel bel mezzo della crisi finanziaria ha offerto il suo aiuto a Citigroup che per difendersi da un possibile fallimento era alla ricerca della liquidità necessaria per sopravvivere.

Abu Dhabi ha acquistato titoli da Citigroup nel 2007, secondo l’accordo originale le obbligazioni della banca americana devono essere convertite in azioni ordinarie a un prezzo compreso tra 31,83 e 37,24 dollari nel periodo compreso tra marzo 2010 e settembre 2011.

Investire sui titoli bancari, escluso un ritorno sui livelli del passato

borsa

Per chi ha intenzione di investire in Borsa il consiglio degli esperti è quello di lasciar perdere il settore bancario, soprattutto se l’intenzione è quella di ottenere dei profitti in previsione di un forte recupero di questi titoli.

Secondo un’attenta analisi riportata dal Corriere Economia, infatti, a causa della crisi e delle sue ingenti conseguenze è molto difficile che ci sarà un ritorno agli investimenti su livelli di roe precendenti alla crisi, ovvero intorno al 20-24%. Sono in molti a ricodurrre il recente andamento dei titoli bancari alla volatilità dei mercati e alla crisi di Dubai ma un attento esame di quanto accaduto nell’ultimo anno mostra che non è assolutamente così.

Ing rimborsa metà del debito al governo olandese

Ing

Il colosso olandese Ing attraverso un comunicato ha fatto sapere che il prossimo 21 dicembre rimborserà al governo olandese 5,61 miliardi di euro, ossia la metà della cifra ottenuta come forma di sostegno durante la fase più critica della crisi economica e finanziaria. Ricordiamo, infatti, che ad ottobre dello scorso anno Ing ha ottenuto dal governo olandese aiuti per 10 miliardi di euro che ora si appresta a restituire.

La prima metà del finanziamento ottenuto sarà rimborsato dal colosso olandese utilizzando i soldi ottenuti a seguito dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro lanciato il mese scorso e che verrà completato proprio il 21 dicembre prossimo. In particolare si tratta di 5 miliardi ai quali occorre aggiungere 347 milioni di interessi e un coupon di 259 milioni.

Rifinanziamento del debito per Prysmian

Prysmian

Secondo alcune indiscrezioni un gruppo di banche formato da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Calyon, Citigroup e Mediobanca sarebbe intenzionato a concedere a Prysmian un rifinanziamento di parte dei debiti contratti dalla società nel 2007, si parla di 800 milioni di euro su un totale complessivo di 1,4 miliardi di euro di debiti con scadenza a maggio 2012.

Prysmian ha una posizione finanziaria netta che nel 2009 ammonta a 500 milioni di euro, un costo medio del debito del 4,5% e uno spread di 40 bps. Con il nuovo prestito è probabile che la società dovrà sopportare un rialzo dello spread ma in compenso potrà giovare di un ribasso del costo medio del debito che andrà al di sotto del 3,5%, nonchè allungare la durata del finanziamento.

Raccolta Banca Generali 784 milioni a novembre

generali

Nel mese di novembre Banca Generali ha registrato una raccolta netta totale pari a 784 milioni di euro, di cui 301 milioni realizzati da Banca Generali e 483 milioni da Banca BSI Italia. Nel complesso più di 700 milioni sono riconducibili al rimpatrio dei capitali legati allo scudo fiscale, l’istituto ha fatto sapere che ad oggi sono oltre 3.000 i clienti che hanno fatto domanda di rimpatrio e di questi più del 50% sono clienti nuovi, a conferma del fatto che Banca Generali occupa una posizione leader da questo punto di vista.

Considerando i primi undici mesi del 2009, invece, la raccolta complessiva è stata di 1.274 milioni, di cui 675 realizzati da Banca Generali e 599 da Banca BSI Italia.

Supertassa 50% banche Regno Unito

banche

E’ stata approvata ed entrerà in vigore subito la nuova supertassa inglese, che prevede il pagamento una tantum del 50% sui bonus erogati dalle banche in tutta la Gran Bretagna, comprese anche le filiali estere presenti sul territorio britannico.

Inserita nel progetto di bilancio, questa tassa sarà retroattiva ed andrà ad interessare quelle banche che hanno erogato nel 2009 più di 25.000 sterline di bonus, pari a circa 27.600 euro.

Questa nuova tassa non riguarderà assolutamente i beneficiari ma solamente gli istituti di credito, sarà attiva fino al 5 aprile, e secondo le prime stime l’introito per le casse della Regina sarà pari a circa 550 milioni di sterline.