Supertassa 50% banche Regno Unito

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E’ stata approvata ed entrerà in vigore subito la nuova supertassa inglese, che prevede il pagamento una tantum del 50% sui bonus erogati dalle banche in tutta la Gran Bretagna, comprese anche le filiali estere presenti sul territorio britannico.

Inserita nel progetto di bilancio, questa tassa sarà retroattiva ed andrà ad interessare quelle banche che hanno erogato nel 2009 più di 25.000 sterline di bonus, pari a circa 27.600 euro.

Questa nuova tassa non riguarderà assolutamente i beneficiari ma solamente gli istituti di credito, sarà attiva fino al 5 aprile, e secondo le prime stime l’introito per le casse della Regina sarà pari a circa 550 milioni di sterline.

Prestito Adottami di BNL

Prestito Adottami Bnl

Ultimamente sempre più banche stanno iniziando ad includere tra le proprie offerte di prestiti personali a privati dei prestiti per così dire “dedicati”, ovvero che possono essere richiesti solo per determinati scopi. Citiamo a titolo esemplificativo Prestito MeritataMente, dedicato agli studenti meritevoli, e Prestito Energia, dedicato a coloro che vogliono investire in energia pulita e fonti rinnovabili.

Rientra tra questi anche Prestito Adottami di BNL, dedicato in particolar modo a coloro che hanno avviato una pratica di adozione internazionale e che quindi aiuta a sostenere le spese necessarie per coronare il sogno dei futuri genitori.

Aumento di capitale Bank of America

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Al fine di iniziare il rimborso del prestito da 45 miliardi di dollari ottenuto dal governo statunitense Bank of America ha venduto oltre 19 miliardi di dollari in azioni, le richieste sono state tali che l’istituto ha deciso di aumentare ulteriormente la vendita raggiungendo quota 19,29 miliardi di dollari dai 18,8 inizialmente previsti.

Bank of America, in particolare, ha emesso 1,28 miliardi di titoli a 15 dollari per azione. La quotazione del titolo ieri era pari a 15,50 dollari.

Mutuo Ambra di Banca Sella

Mutuo Ambra

Mutuo Ambra di Banca Sella è il classico mutuo a tasso variabile adatto per chi vuole poter beneficiare dell’eventuale andamento positivo dei tassi di interesse e avere un mutuo che sia sempre in linea con l’andamento del mercato.

Mutuo Ambra di Banca Sella può essere richiesto per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale o della seconda casa e ha una durata che può arrivare fino ad un massimo di 30 anni.

Fondo Dubai World non preoccupa l’Italia

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Dopo la richiesta di moratoria emessa da Dubai World, le borse mondiali sono andate a picco.

Nella giornata di oggi le borse europee sono in lieve miglioramento mentre le borse asiatiche hanno fatto registrare anche oggi pesanti cali, il peggiore la borsa di Hong Kong che ha perso oltre il 5%. Le banche europee sono esposte per il fondo Dubai World per circa 40 miliardi anche se la quota più grossa è detenuta dalle banche inglesi.

Dubai World chiede una moratoria sul debito

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La crisi del mattone ha colpito anche il governo di Dubai e le sue ricchezze dal momento che Dubai World, la potente holding pubblica che controlla anche i colossi della logistica e dell’energia, ha una passività che ammonta 59 miliardi di dollari, ovvero il 70% dell’intero debito statale, e ha chiesto ai creditori una moratoria di sei mesi sul debito nonchè la possibilità di rinegoziare le sue posizioni in cui tra le altre cose è compreso anche un bond islamico da 3,52 miliardi della controllata Nakheel che scade il prossimo 14 dicembre.

Secondo gli esperti una simile ristrutturazione equivale ad un default, circostanza che ha fatto salire incredibilmente i credit default swap sul debito e che quindi va ad accrescere ulteriormente il rischio di insolvenza.

Standard & Poor’s giudica le banche europee

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Nella mattinata di oggi abbiamo valutato la pericolisità degli aumenti di capitale nel settore bancario con l’esempio cinese per il quale BNP Baribas ipotizza aumenti per 30 miliardi di dollari.

Standard & Poor’s ha giudicato il settore bancario europeo stabilendo che questo gravi in una situazione di pericolosa fragilità e questo è dovuto anche al fatto che l’intero sistema economico finanziario al momento risulta essere drogato da una forte liquidità monetaria che ha permesso di fermare o quantomeno arginare le conseguenze prodotte dalla crisi dei mutui subprime.

La Procura indaga su IOR e Unicredit

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Pare che che banca Unicredit e I.O.R. ovvero l’Istituto Opere Religiose identificata meglio come banca vaticana siano indagate dalla Procura di Roma per una presunta violazione delle normative vigenti sull’antiriciclaggio.

Il reato ancora da appurare deriverebbe dalla creazione di conti correnti da parte dello IOR nella filiale di Unicredit a Roma sui quali sarebbero transitati soldi per un totale di 60 milioni di euro l’anno.

Aumenti di capitale pericolosi nel settore bancario

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E’ il settore delle banche quello sempre al centro dell’attenzione, fin da quando iniziò la crisi economica attuale, partita proprio dal fallimento di diversi istituti di credito.

Come sappiamo la crisi è partita in seguito ai cosiddetti mutui subprime, ma a tirare fuori dalla crisi molte altre aziende e nazioni è stato proprio questo settore, che è riuscito a salire notevolmente dopo aver toccato i minimi lo scorso mese di marzo.

Non dobbiamo farci ingannare però, infatti questi rialzi non significano moltissimo, o almeno, non significano che la crisi sia passata, infatti bisogna sempre rimanere in guardia.

Dividendo Intesa Sanpaolo atteso da Compagnia di Sanpaolo

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La Compagnia di Sanpaolo, principale azionista di Intesa Sanpaolo, ha affermato che per l’esercizio 2009 prevede la possibilità di un ritorno al dividendo, sebbene si stima una cedola di importo piuttosto modesto.

A rivelarlo è stato il presidente della Compagnia, Angelo Benessia, il quale ha affermato che nel 2009 tra i proventi della gestione del patrimonio non è stato possibile erogare un dividendo ma ha aggiunto che nel 2010 la situazione sarà diversa, sebbene gli azionisti dovranno accontentarsi di un importo piuttosto basso.

Previsioni di bilancio per Popolare di Milano

popolare di milano

Tra le poche banche ad aver sottoscritto i Tremonti Bond, come sappiamo, troviamo Banca Popolare di Milano. Nella giornata di oggi il titolo perde in maniera delicata lo 0,10% portandosi così a 5,3 euro per azione e questo era già visto nella nostra analisi tecnica di qualche giorno fa quando ipotizzavamo un allungo a 5,6 al superamento dei 5,4 per poi scendere.

Nella giornata di ieri le candele giapponesi ci hanno mostrato una candela verde in chiusura a 5,315 euro recuperando così i minimi avuti durante la settimana scorsa. Gli scambi continuano ad essere in calo ed il trend è ribassista nel brevissimo termine. Si ipotizza un BUY solamente al superamento dei 5,5 euro per azione.

Fusione Banca Generali Banca Bsi Italia

banca generali

L’assemblea di Banca Generali ha approvato la fusione per incorporazione della controllata Banca Bsi Italia che verrà attuata previo conferimento del ramo di azienda relativo alle attività di gestione di portafogli alla società di gestione del risparmio del gruppo Bg Sgr.

L’amministratore delegato di Banca Generali, Giorgio Girelli, ha affermato che la decisione di procedere alla fusione risponde a esigenze sia di efficacia che di efficienza, Banca Generali è infatti un brand che è riuscito a conservare un fortissimo valore nonostante il momento economico e finanziario particolarmente difficile, in Italia nel settore dei servizi finanziari Generali occupa una posizione da leadership quindi il suo utilizzo rappresenta un enorme vantaggio.

Perdite sui crediti fino a 20 miliardi, Faissola lancia l’allarme

Faissola

Il presidente dell’Abi Corrado Faissola è intervenuto nel corso dell’assemblea annuale dell’Aibe (l’Associazione delle banche estere in Italia) e ha parlato dell’attuale situazione delle banche italiane, tutt’altro che semplice dal momento che a suo avviso i prossimi mesi saranno caratterizzati da numerose difficoltà ed è importante che le banche ne siano consapevoli già da ora affinchè possano affrontarle e superarle nel migliore dei modi.

Il presidente dell’Associazione ha sottolineato soprattutto la crescita delle sofferenze del sistema bancario che sta caratterizzando il settore già da diversi mesi, a settembre 2009 le sofferenze intese al lordo sono state di 55 miliardi di euro, in crescita del 25% su base annua.