
Il motivo della decisone di dar vita ad un nuovo piano industriale è quello di fornire al management del Gruppo nuovi obiettivi dal momento che quelli che c’erano sono già stati tutti raggiunti.
Il motivo della decisone di dar vita ad un nuovo piano industriale è quello di fornire al management del Gruppo nuovi obiettivi dal momento che quelli che c’erano sono già stati tutti raggiunti.
La situazione, dunque, continua ad essere piuttosto difficile per le banche italiane, per quanto riguarda i prossimi mesi non ci sono previsioni attendibili, tutto dipenderà essenzialmente dal perdurare o meno della crisi economica.
Questo tipo di conto corrente, infatti, offre al cliente la possibilità di sottoscrivere la polizza assicurativa RC Famiglia e di avere al tempo stesso un conto corrente semplice ed economico.
Secondo l’amministratore delegato dell’istituto elvetico, Oswald Gruebel, per poter tornare a produrre utili ci vuole del tempo, l’obiettivo è infatti quello di riuscire a realizzare un utile di 15 miliardi di franchi svizzeri in un periodo che va dai tre a cinque anni.
Nel corso dell’assemblea degli azionisti ha preso la parola anche il presidente di Unicredit, Dieter Rampl, il quale ha spiegato che il 2010 sarà un anno molto impegnativo, non solo per il suo Gruppo ma per tutto il sistema bancario.
Per rendere il tutto più semplice Corriere Economia e Patti Chiari hanno dato vita a dei percorsi formativi sui rispettivi siti internet e a cui ogni persona può accedere per scoprire con maggiore semplicità il conto corrente che più si adatta ai suoi bisogni e alle sue esigenze.
I dati sono stati diffusi dal Gruppo attraverso una nota in cui viene evidenziato come la banca, nonostante la situazione economica e finanziaria particolarmente difficile, è riuscita lo stesso a portare a casa dei risultati rilevanti, primo tra tutti un utile netto superiore ai 400 milioni di euro.
Nella giornata di oggi il titolo perde quasi il 3% quotandosi così a 2,13 euro e questo è forse dovuto ai risultati ottenuti nell’ultimo bilancio dei primi 9 mesi del 2009.
La banca ha fatto sapere che sarà probabile per il 2009 entrare in territorio di utile con la possibilità di emettere il dividendo sulle azioni ordinarie. Nei primi 9 mesi dell’esercizio 2009 la banca ha fatto registrare una diminuzione degli utili netti portando il valore a 2,262 miliardi di euro anche se i profitti netti sono saliti di ben 161 milioni di euro.
Contrariamente alla maggior parte delle altre carte prepagate però Sella Money Ricarica No Cost prevede il pagamento di un canone che ammonta a 6 euro l’anno.
In particolare il settore bancario ha registrato un utile netto di 264 milioni di euro rispetto al rosso di 101 milioni dello stesso periodo del 2008 mentre per il settore asscurativo l’utile è stato di 514 milioni rispetto alla perdita di 467 milioni del terzo trimestre dello scorso anno.
Nella giornata di oggi il titolo sta rimanendo inchiodato sui 2,51 euro per azione con una variazione, se pur minima, dello 0,4% in positivo. I risultati che arrivano dal trimestrale non sono però confortanti così come molte aziende come Mediaset e gran parte degli istituti di credito che devono affrontare il recupero di crediti non gestibili.
Il risultato positivo conseguito in quest’ultimo trimestre è stato favorito soprattutto dall’acquisizione degli asset di Fortis e dai risultati ottenuti nella divisione investment banking che ha giovato della ripresa dei mercati finanziari.
Se si prendono in considerazione i primi nove mesi dell’anno l’utile netto risulta pari a 45,6 milioni, con un margine di intermediazione in crescita del 56% a 194 milioni, un’Ebitda che sale del 140,6% a 85,2 milioni e risultato operativo in crescita del 154,7% a 81,1 milioni.