
Secondo la banca, in particolare, Yoox beneficerà non poco del progressivo e graduale passaggio del settore retail del lusso su piattaforme online, essendo l’unico operatore che svolge questa tipologia di attività su scala mondiale.
Secondo la banca, in particolare, Yoox beneficerà non poco del progressivo e graduale passaggio del settore retail del lusso su piattaforme online, essendo l’unico operatore che svolge questa tipologia di attività su scala mondiale.
Di questi, in particolare, 20,7 milioni (circa 9,1 milioni di euro) saranno corrisposti al perfezionamento dell’operazione, prevista entro il primo trimestre 2011, mentre i restanti 16,0 milioni di reais (circa 7,1 milioni di euro) saranno corrisposti in tre anni a seguito del conseguimento degli obiettivi relativi al margine operativo lordo.
A spingere in alto il titolo dell’azienda attiva nel settore dei cavi è ancora una volta la potenziale acquisizione di Draka, per la quale Prysmian ha già provveduto a presentare un’offerta mista di acquisto e scambio che prevede un corrispettivo di 8,60 euro in denaro e di 0,6595 azioni Prysmian per ciascuna azione di Draka.
La banca d’affari, infatti, ha osservato che la prima impresa europea del settore delle assicurazioni nell’ultimo periodo ha generato un solido cash flow, cosa che probabilmente continuerà a fare anche nel corso dei prossimi mesi vista soprattutto la sua scarsa esposizione ai rischi derivanti dalla crisi del debito sovrano.
Il problema, ha precisato il broker, non riguarda solo l’Italia, tutti i paesi europei rischiano il cosiddetto effetto contagio per via dell’incapacità dei governi di porre in essere delle misure idonee a evitare che la situazione degeneri ulteriormente. In Italia, tuttavia, il concreto rischio di instabilità politica potrebbe mettere a repentaglio anche l’attuazione del piano volto a ridurre il rapporto debito/Pil sotto il 3% entro il 2012.
Nel dettaglio si tratta di un’offerta mista di acquisto e scambio che prevede un corrispettivo in denaro da 8,60 euro e di 0,6595 azioni Prysmian per ciascuna azione di Draka.
La banca d’affari ha motivato la sua decisione sottolineando l’incertezza relativa all’entità e alla velocità della ripresa. A tal fine, infatti, secondo J.P. Morgan sono del tutto irrilevanti le attività nell’Europa centro-orientale, senza dubbio di vitale importanza per crescita della banca, in quanto per assistere ad un miglioramento della reddività sono necessari dei segnali positivi da parte dei mercati sviluppati.
Dopo l’esito scontato della votazione al Senato, dove il Governo è riuscito ad ottenere 162 voti favorevoli su 308 votanti in totale, la fiducia è arrivata anche dalla Camera, dove i voti contro la mozione di sfiducia sono stati 314, quelli favorevoli 311 e gli astenuti 2.
I dati sono stati resi noti dalla stessa società attraverso una nota, in cui viene specificato che la buona performance relativa al volume degli ordini è riconducibile in larga parte al positivo andamento del settore “industry”, che complessivamente ha realizzato da solo oltre la metà del fatturato totale.
Il taglio del prezzo obiettivo ha seguito il taglio delle stime sugli utili relative al periodo compreso tra il 2010 e il 2012, in particolare Banca Leonardo ha ridotto le previsioni del 18% circa portandole da 50 a 34 milioni per il 2010, da 103 a 75 milioni per il 2011 e da 110 a 87 milioni per il 2012.
Lo stesso piano, inoltre, prevede nel periodo investimenti per oltre 2,4 miliardi di euro che saranno destinati soprattutto allo sviluppo di progetti già avviati e alla crescita complessiva del gruppo. A tal fine il piano prevede la dismissione di asset non strategici e la realizzazione di partnership specifiche capaci di realizzare sinergie significative.
Nel periodo in esame l’Ebitda ha raggiunto quota 117,5 milioni, in crescita del 35,7% rispetto ad ottobre 2009, se si esclude Upim il margine operativo lordo è stato pari a 109,2 milioni di euro, in crescita del 26,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite hanno registrato complessivamente un incremento del 38,8% a 1.247,0 milioni.
Anche Fiat, dunque, si è accorta dell’importanza che sta progressivamente acquistando la borsa cinese, tanto che una vasto gruppo di analisti è addirittura arrivato ad ipotizzare che tra qualche anno la più importante borsa mondiale non sarà più Wall Street ma Hong Kong.