Yoox in rialzo dopo valutazione Deutsche Bank

Il titolo Yoox a Piazza Affari segna un rialzo di oltre cinque punti percentuali a quota 8,725 euro. La quotazione sta beneficiando della valutazione positiva ricevuta da Deutsche Bank che venerdì scorso ha avviato la copertura sul titolo fissando un rating buy e un target price a 11,50 euro, ossia un prezzo che supera del 32% il valore attuale della quotazione.

Secondo la banca, in particolare, Yoox beneficerà non poco del progressivo e graduale passaggio del settore retail del lusso su piattaforme online, essendo l’unico operatore che svolge questa tipologia di attività su scala mondiale.

Fiera Milano acquisisce 75% Grupo Cipa

Fiera Milano ha comunicato di aver sottoscritto un contratto di acquisto del 75% del capitale dell’operatore brasiliano Grupo Cipa verso un corrispettivo di 36,7 milioni di reais, pari a circa 16,2 milioni di euro.

Di questi, in particolare, 20,7 milioni (circa 9,1 milioni di euro) saranno corrisposti al perfezionamento dell’operazione, prevista entro il primo trimestre 2011, mentre i restanti 16,0 milioni di reais (circa 7,1 milioni di euro) saranno corrisposti in tre anni a seguito del conseguimento degli obiettivi relativi al margine operativo lordo.

Titolo Prysmian in rialzo, dubbi su Xinmao

A Piazza Affari il titolo Prysmian segna un rialzo dell’1,58% a 12,89 euro, nonostante il generale calo registrato oggi dalla maggior parte delle quotazioni della borsa italiana.

A spingere in alto il titolo dell’azienda attiva nel settore dei cavi è ancora una volta la potenziale acquisizione di Draka, per la quale Prysmian ha già provveduto a presentare un’offerta mista di acquisto e scambio che prevede un corrispettivo di 8,60 euro in denaro e di 0,6595 azioni Prysmian per ciascuna azione di Draka.

Allianz promossa da Citigroup

Citigroup ha alzato oggi il rating su Allianz portandolo da “hold” a “buy” ed il target sul prezzo da 100 a 110 euro, una decisione presa alla luce delle previsioni positive inerenti ai prossimi mese.

La banca d’affari, infatti, ha osservato che la prima impresa europea del settore delle assicurazioni nell’ultimo periodo ha generato un solido cash flow, cosa che probabilmente continuerà a fare anche nel corso dei prossimi mesi vista soprattutto la sua scarsa esposizione ai rischi derivanti dalla crisi del debito sovrano.

Previsioni settore bancario italiano

Rbs ha fatto sapere che i problemi relativi al debito sovrano di alcuni paesi europei avranno ripercussioni negative sulle banche italiane, che si troveranno a dover subire un calo della redditività a causa della forte pressione sui margini.

Il problema, ha precisato il broker, non riguarda solo l’Italia, tutti i paesi europei rischiano il cosiddetto effetto contagio per via dell’incapacità dei governi di porre in essere delle misure idonee a evitare che la situazione degeneri ulteriormente. In Italia, tuttavia, il concreto rischio di instabilità politica potrebbe mettere a repentaglio anche l’attuazione del piano volto a ridurre il rapporto debito/Pil sotto il 3% entro il 2012.

Prysmian presenta documentazione offerta Draka

Prysmian ha comunicato che depositerà entro la fine della giornata presso l’Autorità olandese per i mercati finanziari la bozza del documento relativo all’offerta per l’acquisizione di Draka, aggiungendo di aver già adottato tutte le misure volte ad assicurare le risorse necessarie per far fronte all’offerta da 17,2 euro per azione.

Nel dettaglio si tratta di un’offerta mista di acquisto e scambio che prevede un corrispettivo in denaro da 8,60 euro e di 0,6595 azioni Prysmian per ciascuna azione di Draka.

Unicredit bocciata da J.P. Morgan

J.P. Morgan ha tagliato il rating su UniCredit, portandolo da “overweight” a “neutral”, ed il target sul prezzo da 2,80 a 2,10 euro.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione sottolineando l’incertezza relativa all’entità e alla velocità della ripresa. A tal fine, infatti, secondo J.P. Morgan sono del tutto irrilevanti le attività nell’Europa centro-orientale, senza dubbio di vitale importanza per crescita della banca, in quanto per assistere ad un miglioramento della reddività sono necessari dei segnali positivi da parte dei mercati sviluppati.

Mediaset in rialzo dopo fiducia alla Camera

La vittoria di Berlusconi alla Camera, seppur risicata, ha giovato non poco al titolo Mediaset che a Piazza Affari subito dopo l’esito della votazione ha segnato un balzo di oltre tre punti percentuali.

Dopo l’esito scontato della votazione al Senato, dove il Governo è riuscito ad ottenere 162 voti favorevoli su 308 votanti in totale, la fiducia è arrivata anche dalla Camera, dove i voti contro la mozione di sfiducia sono stati 314, quelli favorevoli 311 e gli astenuti 2.

Siemens esercizio fiscale 2009-2010

Siemens Italia ha archiviato l’esercizio fiscale 2009-2010 con un fatturato di 2509,8 milioni, in contrazione del 2% rispetto allo scorso anno. Al contempo, tuttavia, gli ordini hanno registrato un incremento del 4% circa a 2.636,2 milioni di euro.

I dati sono stati resi noti dalla stessa società attraverso una nota, in cui viene specificato che la buona performance relativa al volume degli ordini è riconducibile in larga parte al positivo andamento del settore “industry”, che complessivamente ha realizzato da solo oltre la metà del fatturato totale.

Rcs in calo dopo taglio previsioni sugli utili

A Piazza Affari il titolo Rcs è in flessione di circa due punti percentuali, a pesare non solo l’attesa per la presentazione del business plan prevista per venerdì 17 ma anche e soprattutto la valutazione negativa arrivata da Banca Leonardo che, pur mantenendo invariato il rating a “buy”, ha tagliato il target price portandolo da 1,55 a 1,3 euro.

Il taglio del prezzo obiettivo ha seguito il taglio delle stime sugli utili relative al periodo compreso tra il 2010 e il 2012, in particolare Banca Leonardo ha ridotto le previsioni del 18% circa portandole da 50 a 34 milioni per il 2010, da 103 a 75 milioni per il 2011 e da 110 a 87 milioni per il 2012.

Dividendo Eni 2010, possibile taglio causa debito

Gli analisti di Jefferies, che hanno avviato oggi la copertura sul titolo Eni fissando un rating “hold” e un target price a 18 euro, hanno sottolineato la solidità del colosso energetico evidenziando come nonostante le sue dimensioni siano decisamente più ridotte rispetto a quelle dei suoi principali concorrenti, il volume delle attività di Eni è comunque paragonabile a quello delle compagnie più grandi, soprattutto alla luce di importanti progetti in corso, come quelli in Kazakhstan e in Venezuela che andranno a determinare un aumento della produzione.

Piano Industriale Iren 2011-2015

Il Gruppo Iren, nato dalla fusione di Iride e Enia, ha presentato alla comunità finanziaria il piano industriale 2011-2015, periodo durante il quale si prevede di riuscire a realizzare un margine operativo lordo a 1 miliardo di euro e una crescita media annua di oltre il 10%, con sinergie per circa 70 milioni di euro che si prevede verranno realizzate al 70% nel corso dei primi tre anni.

Lo stesso piano, inoltre, prevede nel periodo investimenti per oltre 2,4 miliardi di euro che saranno destinati soprattutto allo sviluppo di progetti già avviati e alla crescita complessiva del gruppo. A tal fine il piano prevede la dismissione di asset non strategici e la realizzazione di partnership specifiche capaci di realizzare sinergie significative.

Bilancio Coin gennaio settembre 2010

Il gruppo Coin ha chiuso i primi nove mesi del 2010 con un utile pari a 34 milioni di euro, in crescita di 4,5 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso.

Nel periodo in esame l’Ebitda ha raggiunto quota 117,5 milioni, in crescita del 35,7% rispetto ad ottobre 2009, se si esclude Upim il margine operativo lordo è stato pari a 109,2 milioni di euro, in crescita del 26,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite hanno registrato complessivamente un incremento del 38,8% a 1.247,0 milioni.

Fiat in rialzo dopo voci Ipo Ferrari a Hong Kong

A Piazza Affari il titolo Fiat segna un rialzo dell’1,04% a 13,62 euro. A spingere in alto la quotazione del Lingotto, oltre all’incontro previsto per oggi con i sindacati per discutere del nuovo contratto su Mirafiori, anche e soprattutto alcune indiscrezioni di stampa, non confermate ufficialmente, secondo cui la casa automobilistica torinese starebbe valutando l’ipotesi di una Ipo ad Hong Kong per Ferrari.

Anche Fiat, dunque, si è accorta dell’importanza che sta progressivamente acquistando la borsa cinese, tanto che una vasto gruppo di analisti è addirittura arrivato ad ipotizzare che tra qualche anno la più importante borsa mondiale non sarà più Wall Street ma Hong Kong.