Continuano le rilevazioni dei risultati societari dei gruppi quotati a Piazza Affari. I dati sulla raccolta complessiva di Banca Popolare di Milano si mostrano stabili con un totale complessivo di € 52,0 miliardi stabile a/a, +0,9% t/t
milano
Fondiaria-Sai titolo verso 1 euro dopo upgrade S&P
L’upgrade ricevuto da Standard & Poor’s sembra poter dare il via a un movimento direzionale rialzista su Fondiaria-Sai alla borsa di Milano. Venerdì il titolo ha chiuso con un rialzo del 2,53%, mentre il giorno prima aveva guadagnato il 4,86%. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di alzare il giudizio sul merito di credito di FonSai a BBB da BB. Stesso discorso anche per la controllata Milano Assicurazioni. Il nuovo rating assegnato a FonSai è lo stesso della controllante Unipol.
Smentita la cordata italiana per Edison

Dow Jones sotto i 10.000 punti

Il DJ ha chiuso in calo dell’1,04% a quota 9.900 punti, mentre anche gli altri indici statunitensi non hanno fatto molto meglio, con il Nasdaq in calo dello 0,70% e l’S&P 500 che ha chiuso a -0,89%.
Milano regge grazie alle banche, Nokia sfida Apple

A Milano il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,36% a quota 22.555 punti mentre il Ftse All Share ha guadagnato lo 0,26% a quota 22.988. Male Parigi (-0,33%), Londra (-0,53%) e Francoforte (-0,63%).
Possibile presa di profitto su Intesa San Paolo che perde il 2,45%

Male invece Milano, dove il Ftse Mib ha ceduto lo 0,54% a quota 21.132 punti e il Ftse AllShare ha perso lo 0,42% a 21.626 punti, Parigi ha chiuso piatta e Francoforte -0,4%.
Milano positiva grazie al settore bancario, Lazio vola dopo vittoria in supercoppa

A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso la giornata di lunedì in rialzo dello 0,81% a quota 21,576 punti mentre il Ftse All Share ha segnato +0,71% a 22.033 punti. Parigi -0,47%, Londra -0,19% e Francoforte -0,74%.
Pirelli maglia rosa a Milano

Bene anche le altre piazze europee, Parigi +2,07%, Francoforte +2,09% e Londra +1,84%. Gli analisti spiegano questo trend positivo che ormai dura da 2-3 settimana con i buoni risultati delle società in primo luogo, ma uno dei fattori di questa ripresa è anche la minore avversione al rischio da parte degli investitori in questo ultimo periodo.
Sorgenia spinge il titolo Cir

Nelle altre piazze europee il Cac di Parigi ha chiuso a +0,17%, il Dax di Francoforte +0,42% e il Ftse di Londra +0,20%. Sono andati bene il settore oil mentre il settore bancario è stato abbastanza contrastato, vediamo nei dettagli.
Spunto importante di Pirelli a Piazza Affari

In Europa si è registrata la sesta giornata consecutiva di guadagni, Parigi si è attestata sul +1,63%, Londra +1,24%, Francoforte +1,04% e a Milano il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni guadagnando l’1,21% mentre il Ftse All Share ha fatto segnare +1,25%.
Guai in vista per Saipem e Fiat

Le piazze europee guadagnano anche grazie alle notizie che giungono dagli Usa, dall’accordo raggiunto da Cit con i propri obbligazionisti in modo di evitare un altro fallimento. Il Ftse Mib a Piazza Affari in avvio di seduta segnava un rialzo dello 0,9%, il Ftse All Share +1%.
Reazioni in borsa alle trimestrali delle banche americane

Meglio le piazze europee più importanti, Parigi ha chiuso in rialzo dello 0,58%, Londra +0,61% e Francoforte +0,6%. Questi timidi rialzi sono dovuti ai buoni risultati delle trimestrali pubblicate da Citigroup e Bank of America e dalle seguenti reazioni registrate a Wall Street, non del tutto positive.
Borse spinte dai dati di JP Morgan

La trimestrale di JP Morgan, ben sopra le più rosee aspettative, ha dato un forte traino a tutto il settore bancario, Unicredit +0,49%, Intesa San Paolo +1,06%, Montepaschi +1,21%. In controtendenza Banco Popolare che ha perso il 3,46% a causa della chiusura dell’Opa su Italease.
Ansaldo e Mediolanum numeri record per il 2009

Il Ftse Mib ha guadagnato il 2,13% a quota 18.217 punti mentre l’All Share +1,95% a 18.895. Londra +1,82%, Francoforte +3,19% e Parigi +2,31%. Il titolo maggiormente in forma a Piazza Affari è stato Ansaldo, spinto anche dalle voci che danno un numero di ordini per il 2009 da record, sarebbero ben 1,6 i miliardi di ordini, cioè il 23% in più rispetto all’anno passato. In borsa ha guadagnato il 5,74%.