
Anche le Borse Valori, infatti, per tenere sott’occhio l’andamento delle proprie attività e renderne conto al mondo, usano pubblicare i propri bilanci.
Anche le Borse Valori, infatti, per tenere sott’occhio l’andamento delle proprie attività e renderne conto al mondo, usano pubblicare i propri bilanci.
L’utile netto, in particolare, ha registrato un incremento del 213% rispetto allo scorso anno, mentre i ricavi sono cresciuti del 14% a 956,8 miliardi di rubli. In crescita anche i volumi, saliti del 21% a 162,2 miliardi di metri cubi.
Al contrario, invece, si sono rivelati inferiori alle previsioni degli analisti i dati relativi al margine lordo, pari al 17,2% contro il 17,7% atteso dagli esperti.
Al contrario ha registrato una flessione del 66% l’Ebitda che si è attestata a 51,0 milioni di euro, un calo dovuto soprattutto ai bassi margini di raffinazione, così come pure è risultato in calo l’utile netto, pari a 21,1 milioni di euro, ossia con una contrazione del 64% rispetto al secondo trimestre 2009.
A far bene sperare per i prossimi mesi sono soprattutto gli accantonamenti per le sofferenze che si sono letteralmente dimezzati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 1,08 miliardi, il livello più basso mai registrato dal fallimento di Lehman Brothers del 2008.
L’utile operativo del gruppo tedesco è raddoppiato arrivando a toccare quota circa 2 miliardi, in crescita anche i ricavi che hanno registrato un incremento del 22% a 33,2 miliardi. Gli analisti avevano previsto un utile operativo di 1,2 miliardi e ricavi per 29,4 miliardi.
Nel periodo in esame la produzione ha registrato un incremento del 5% a 3,11 milioni di barili, anche in questo caso si tratta di un dato superiore alle previsioni degli esperti che avevano ipotizzato una crescita pari al 2,5%. In crescita anche i ricavi, saliti del 42% a 90,57 miliardi di dollari.
Le uscite nette di fondi sono state di 5,5 miliardi di franchi nella gestione patrimoniale e nel segmento “banca svizzera” (Wealth Management & Swiss Bank) e di 2,6 miliardi di franchi nella gestione patrimoniale americana (Wealth Management Americas) contro, rispettivamente, gli 8,2 e i 7,2 miliardi di franchi del primo trimestre.
Complessivamente i risultati del colosso bancario tedesco sono risultati essere in linea con le attese, soprattutto grazie ai minori accantonamenti sui crediti per via di una debole attività di investment banking.
Già nel mese di giugno, Nokia aveva avvertito gli investitori che a causa di molti fattori quali l’aumento spietato della concorrenza (leggasi Apple), la crescita delle vendite di prodotti con più bassi margini di guadagno e il calo dell’euro, avrebbero pesato in maniera importante sulla trimestrale.
L’anno scorso nel secondo trimestre si era registrato un utile di 2,7 miliardi, pari a 28 centesimi per azione.
Nel trimestre aprile maggio 2010, Intel ha fatto registrare un utile pari a 2,89 miliardi di dollari, equivalenti a 0,51 dollari per azione, con le previsioni degli analisti che si erano fermate a 0,43 dollari per azione.
A favorire questo risultato, secondo gli analisti di Mps Capital Services, sono stati molti fattori come le favorevoli aspettative per le trimestrali e le indicazioni più rassicuranti giunte dall’economia del Vecchio Continente.
I risultati sono risultati essere sostanzialemente in linea con le previsioni degli analisti, che avevano previsto ricavi per 9,49 miliardi di dollari e un utile per azione pari a 0,54 dollari.