Ubi Banca, primo trimestre in utile

Si conclude con un utile netto di 75,9 milioni di euro, in crescita del 30,6% rispetto ai 58,1 milioni del primo trimestre del 2014, il primo trimestre 2015 di Ubi Banca.

Calo utili netti tra il 2012 e il 2013 per Ubi Banca

Photo Credits - Mychele Daniau - AFP - Getty Images - 51391700La crisi degli istituti di credito continua ad investire i diversi settori bancari, diversi settori bancari che da mesi sottolineano quelle che sono le diverse problematiche finanziarie e di liquidità. Del resto si prevedeva che la crisi economica si sarebbe fatta sentire anche nel settore bancario, un settore che chiaramente ricopre un ruolo decisamente molto importante all’interno dell’economia, settore a cui si legano molteplici scelte del mercato.

UBI Banca posizione liquidità e solidità patrimoniale confermata

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Un trimestre, il primo del 2013, che si chiude con il ritorno all’utile netto dopo la perdita registrata nell’ultimo trimestre del 2012, con una buona posizione di liquidità ed anche con una solidità patrimoniale ampiamente confermata. Questo è quanto emerso, per il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari UBI Banca S.p.A., dai dati che sono stati esaminati ed approvati dal consiglio di gestione.

Assemblea UBI Banca nomina Consiglio di Sorveglianza

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Sono 23 i componenti del nuovo Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca in accordo con le nomine da parte dell’Assemblea riunitasi nella giornata di ieri, sabato 20 aprile del 2013. Ne dà notizia con un comunicato ufficiale proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari nel precisare che il nuovo Consiglio di Sorveglianza rimarrà in carica per il triennio 2013-2015.

Obbligazioni UBI Banca per il sostegno alle imprese

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Negli ultimi mesi in Italia s’è parlato delle banche che concedono poco credito per sostenere la crescita delle imprese, ma con delle iniziative e delle formule innovative queste criticità possono essere largamente superate. E’ il caso di Ubi Banca, Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari, che nella giornata di ieri, martedì 16 aprile del 2013, ha alzato il velo su un importante progetto denominato “T2 Territorio per il Territorio“.

Ubi Banca rafforza Core Tier 1 di Gruppo

Da un Core Tier 1 di Gruppo al 9,01%, alla data del 31 marzo del 2012, ad un Core Tier 1 di Gruppo pro-forma che, alla stessa data, aumenta al 9,86% in base alle stime preliminari.

Trattasi del Core Tier 1 di Ubi Banca in accordo con quanto reso noto dal Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari dopo aver ottenuto dalla Banca d’Italia l’autorizzazione ad utilizzare per la misurazione del rischio di credito, in ambito corporate, i modelli interni.

Dividendo UBI Banca approvato dal Consiglio di Sorveglianza

Il bilancio di esercizio e quello consolidato, al 31 dicembre del 2011, di UBI Banca è stato approvato dal Consiglio di Sorveglianza in data odierna, mercoledì 11 aprile del 2012. A darne notizia è stato proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari dopo che oggi il Consiglio di Sorveglianza si è riunito sotto la presidenza dell’Avvocato Corrado Faissola.

Il Consiglio di Sorveglianza ha altresì approvato la proposta di distribuzione del dividendo 2012 a valere sull’esercizio 2011 che sarà sottoposta alla prossima Assemblea dei Soci convocata per il 27 aprile del 2012 e, occorrendo, il giorno dopo in seconda convocazione.

Banche italiane bocciate da Fitch

Ieri in serata, a mercati chiusi, l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating di ben cinque banche italiane in virtù dello stretto legame esistente tra gli istituti di credito colpiti dal taglio e il rischio sovrano, dal momento che i fattori che hanno causato il downgrade sul rating dell’Italia risultano essere sostanzialmente gli stessi che hanno influenzato il declassamento annunciato ieri.

Le banche interessate dal downgrade sono Mps, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Iccrea Holding (Istituti di credito cooperativo).

Piano di ricapitalizzazione Mps, Ubi Banca e Banco Popolare

Lo scorso dicembre l’Eba, l’Autorità bancaria europea, a seguito di alcuni stress test sulle banche europee ha fissato in 15,4 miliardi di euro l’ammontare di capitale aggiuntivo di cui necessitano le banche italiane, di cui 2,73 miliardi Banco Popolare, 7,97 miliardi Unicredit, 1,39 miliardi Ubi Banca e 3,27 miliardi Mps.

Ciascuna delle banche interessate dovrà apportare la quantità di nuovo capitale richiesta entro il prossimo 30 giugno, mentre per il prossimo 20 gennaio è fissato l’appuntamento con la Banca d’Italia, durante il quale le sopra citate banche dovranno illustrare il piano predisposto per adeguare il loro patrimonio alle richieste dell’Eba.

Bilancio Ubi Banca gennaio settembre 2011

Ubi Banca ha archiviato i primi nove mesi del 2011 con un utile netto in calo del 7,6% a 183,7 milioni di euro contro i 197,7 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Al netto delle poste non ricorrenti, l´utile netto risulta essere pari a 108,7 milioni di euro, in flessione del 4,3% rispetto ai 113,6 realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2010.

Nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2011 i proventi operativi si sono attestati a 2,534 miliardi, ossia in flessione del 2% rispetto al 2010, mentre il margine d´interesse è risultato pari a 1,575 miliardi di euro, in riduzione dell’1,2% rispetto ad un anno fa.

Bilancio semestrale UBI Banca gennaio giugno 2011

I dirigenti di UBI Banca, la famosa banca di Bergamo con statuto cooperativo nota in tutta Europa (giacché, per due anni consecutivi, avrebbe brillantemente superato gli stress test bancari previsti dall’European Banking Authority), avrebbe approvato il bilancio semestrale relativo al periodo compreso tra gennaio e giugno del 2011.

I risultati operativi consolidati al 30-06-2011, sarebbero, in seguito a una prima lettura, davvero molto confortanti, in linea con le previsioni degli analisti e con il trend rialzista che, ormai da diversi anni, sta caratterizzando l’ottima gestione dell’istituto di credito.

Ubi Banca venduti diritti inoptati aumento di capitale

Ubi Banca ha diffuso un comunicato mediante il quale ha reso noto che nella giornata odierna sono stati venduti tutti i 53.154.927 diritti di opzione non esercitati al termine dell’offerta relativa all’aumento di capitale.

Tutto l’inoptato dell’aumento di capitale, dunque, è stato venduto nel corso della prima seduta dell’offerta in borsa dei diritti da parte di UBI Banca attraverso Mediobanca. Nello stesso comunicato è stato inoltre specificato che i diritti potranno essere utilizzati entro l’11 luglio 2011 per la sottoscrizione di 20.249.496 azioni ordinarie di UBI Banca di nuova emissione del valore nominale di 2,50 euro ciascuna.