Rating Piaggio confermato buy da Unicredit

Unicredit sostiene che per il prossimo trimestre ed anche per l’intero esercizio in corso, ci sono le possibilità di aumentare le stime del consenso su Piaggio, oltre che quelle della stessa banca.

Per il momento Unicredit è più cauta della società stessa, stimando un calo del 5% delle vendite per quest’anno, con un -14% solamente in Italia.

Copertura Diasorin avviata da Unicredit

Nella giornata di ieri Unicredit ha avviato la copertura su Diasorin, azienda italiana produttrice di strumenti per diagnostica, con un rating buy e un target price a 43 euro.

Il titolo Diasorin a Piazza Affari ha chiuso la seduta in rialzo del 2,29% a quota 33,49 euro per azione. Questo vuol dire che per il titolo è possibile un potenziale margine di apprezzamento del 28% rispetto alla quotazione attuale.

Dettagli prestito obbligazionario Unicredit 2011

Guadagna oltre 2 punti percentuali il titolo legato alla Banca Unicredit che si è fatta notare già in partenza questa mattina in apertura di Piazza Affari.

Intermonte ha fatto sapere di aver assegnato al titolo Unicredit un target price di 2,25 euro per azione leggermente superiore a quello assegnato da Equita, ovvero 2,1 euro per azione, giudicando quello di Unicredit un titolo da tenere in portafoglio.

Accordo Unicredit Premafin, no obbligo Opa dalla Consob

Il responso della Consob in merito al quesito sull’obbligatorietà dell’Opa nell’ambito dell’operazione di ricapitalizzazione di Fondiaria Sai è stato reso noto mediante un comunicato congiunto diffuso da Premafin e Unicredit che, ricordiamo, nell’ambito dell’aumento di capitale acquisirà una partecipazione del 6,6%.

Nel comunicato si legge che la Consob ha stabilito la non obbligatorietà dell’Opa alla luce della situazione di crisi in cui versa Fondiaria Sai e in virtù dell’applicazione dell’esenzione prevista dall’art. 49 del Regolamento 11971 in materia emittenti.

Trimestrale Unicredit gennaio marzo 2011

Unicredit ha annunciato i risultati di bilancio del primo trimestre dell’anno, chiuso con un utile netto in aumento del 55,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a quota 810 milioni di euro.

Il risultato netto di gestione del gruppo è cresciuto del 40,8% rispetto al primo trimestre del 2010, a 1,566 milioni di euro.

Prestito obbligazionario Unicredit allo studio

Secondo quanto riportato da alcuni giornali, Unicredit avrebbe allo studio un bond di tipo subordinato Lower Tier II della durata di 10 anni e di ammontare pari a 750 milioni di euro. Il rendimento dovrebbe essere pari a 245 punti base sul tasso midswap.

Secondo i rumors le banche incaricate di occuparsi dell’operazione saranno Bnp Paribas, Goldman Sachs e Unicredit, inoltre le previsioni vedono che a questo bond venga assegnato rating A1 da Moody’s e rating A- da Standard & Poor’s e Fitch.

Aumento di capitale Unicredit per mancata vendita Pioneer?

Dopo l’aumento di capitale Ubi Banca e l’aumento di capitale Intesa Sanpaolo, la possibilità di procedere ad una ricapitalizzazione si profila anche per Unicredit. Per ora, tuttavia, si tratta solo di semplici ipotesi avanzate dagli analisti dopo le indiscrezioni di stampa pubblicate da alcuni giornali e che parlano della decisione dell’istituto di Piazza Cordusio di non procedere alla vendita di Pioneer, la società controllata che opera nel settore del risparmio gestito.

Secondo i rumors circolati nel corso degli ultimi giorni, infatti, pare che la banca abbia già provveduto a comunicare ai tre potenziali acquirenti che la società non verrà più ceduta perchè le offerte avanzate non sono state ritenute soddisfacenti.

Quotazione Unicredit in calo per timori aumento capitale

A Piazza Affari la quotazione Unicredit segna una flessione dell’1,26% a 1,722 euro sulla scia dei timori relativi ad una possibile ricapitalizzazione dopo l’annuncio a sorpresa dell’aumento di capitale di Ubi Banca.

Non sono servite a nulla, quindi, le dichiarazioni rilasciate poche ore fa dal consigliere tedesco di Unicredit, Mamphred Bischoff, che ha escluso una possibile ricapitalizzazione dell’istituto di Piazza Cordusio, spiegando che al momento Unicredit dispone di un aumento di capitale assolutamente adeguato.

Unicredit entra nel capitale di Fondiaria Sai

A Piazza Affari stamani la quotazione Unicredit segna un rialzo di oltre un punto percentuale sulla scia del bilancio 2010 diffuso da pochissime ore e del dividendo pari a 0,03 euro per azione. Ad influire positivamente sull’andamento del titolo in Borsa è anche l’annuncio della conclusione dell’accordo tra Unicredit e Premafin destinato al salvataggio di Fondiaria Sai.

L’accordo, in particolare, prevede un investimento di 170 milioni da parte di Unicredit e che sarà destinato alla sottoscrizione di una quota dell’aumento di capitale da 450 milioni di Fondiaria Sai, in modo tale da arrivare a detenere al termine dell’operazione una quota del 6,6% del capitale ordinario.

Bilancio Unicredit 2010

Unicredit ha chiuso il bilancio 2010 con un utile netto consolidato di pertinenza in calo del 22% rispetto al 2009 a quota 1,323 miliardi di euro, tuttavia facendo meglio del consensus riportato dal sito web della banca di 1,2 miliardi.

Anche Thomson Reuters aveva calcolato il consensus della banca sulla base delle stime di 34 analisti, ed indicava un utile netto di 1,57 miliardi, anche se va detto che alcune stime di questo consensus si riferivano a report di novembre e dicembre.

Unicredit: 400 milioni da Bei

La Bei, la Banca europea per gli investimenti, ha messo a disposizione di Unicredit una nuova linea di credito da 400 milioni di euro, per finanziare le società di leasing del gruppo per i loro interventi in favore delle piccole e medie imprese italiane.

Verranno finanziati i progetti già in corso e quelli che ancora devo partire da parte delle Pmi. Il prestito potrà coprire l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati.

Unicredit, bilancio 2010 influenzato da poste straordinarie

Secondo quanto riporta il sito web di Unicredit, il consensus del gruppo nel 2010, costruito con 25 broker italiani ed esteri, dovrebbe riportare un utile netto in calo rispetto al 2009.

Secondo i numeri preliminari, l’utile di Unicredit nel 2010 sarebbe stato di 1,219 miliardi di euro contro gli 1,702 dell’anno precedente. Le previsioni di Thomson Reuters parlano invece di un utile a quota 1,578 miliardi.

Piano Unicredit per salvataggio Premafin-Fondiaria Sai

Il salvataggio della galassia Ligresti è ormai nelle mani di Unicredit. Nei giorni scorsi, infatti, Premafin-Fondiaria Sai ha rifiutato la proposta di Groupama formulata come alternativa al patto siglato dalle parti lo scorso ottobre, ma che il verdetto della Consob in merito all’obbligatorietà di lanciare un’Opa ha reso inattuabile.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, dunque, la famiglia Ligresti si sarebbe affidata a Unicredit, che al momento sta studiando un piano alternativo a quello formulato da Groupama ma che allo stesso tempo consenta il salvataggio di Premafin e delle sue controllate.