Pericolo downgrade Italia

Il declassamento del rating del debito pubblico italiano, ormai, non è più solo una prospettiva lontana nel tempo. Entro una decina di giorni, infatti, si potrebbe concretizzare un downgrade, finora solo ipotizzato, del nostro rating con conseguenze, sulla nostra economia già grandemente bistrattata dagli aventi borsistici di queste ultime settimane, inimmaginabili.

La revisione sul voto dell’Italia, iniziata da Moody’s a metà giugno, infatti, starebbe giungendo al termine (giacché sarebbero necessari 3 mesi per effettuare un operazione di questo tipo) .

Titolo Bpm in calo per rumors rinvio aumento di capitale

A Piazza Affari il titolo Banca Popolare di Milano segna una flessione di oltre quattro punti percentuali a 1,247 euro, una performance negativa ricondotta in larga parte alle indiscrezioni pubblicate stamane da alcuni quotidiani e che parlano di un possibile slittamento dell’aumento di capitale fissato per la seconda metà di settembre 2011.

Secondo i rumors, in particolare, ad esercitare pressioni per far slittare l’operazione di aumento di capitale sarebbe il consorzio di garanzia guidato da Mediobanca, preoccupato per le avverse condizioni di mercato che potrebbero pregiudicare la buona riuscita dell’operazione.

Target price L’Espresso tagliato da Ubs e Exane

Gli analisti di Ubs hanno comunicato di aver tagliato il target price sul gruppo editoriale L’Espresso portandolo da 2,6 a 2 euro. La decisione ha seguito il taglio delle stime sugli utili 2012 del 30% causato dalle previsioni che vedono un’ulteriore sofferenza del settore pubblicitario nel corso dei prossimi anni per via di un rallentamento della crescita del Pil.

Nonostante il taglio del target price e delle stime dell’utile per azione relativo al prossimo anno, la valutazione complessiva della banca svizzera risulta comunque positiva dal momento che è stato ribadito rating “buy”.

Banca centrale svizzera interviene per frenare il franco svizzero

La Swiss National Bank è intervenuta per frenare l’apprezzamento del franco svizzero nei confronti dell’euro, considerato dannoso per l’economia svizzera.

Dopo ben quattro sedute al rialzo la Banca centrale svizzera ha quindi deciso di intervenire concretamente fissando il cambio con l’euro ad un tasso minimo di 1,2 franchi. La decisione dell’istituto centrale ha effetto immediato, inoltre come si legge nel comunicato diffuso pochissime ore fa, non solo non sarà più tollerato un cambio euro franco al di sotto di 1,2 ma questo stesso valore appare comunque sopravvalutato, per cui l’obiettivo è quello di puntare ad un ulteriore indebolimento della moneta.

Copertura titolo Salvatore Ferragamo avviata da Mediobanca

Mediobanca ha avviato la copertura sul titolo Salvatore Ferragamo fissando rating “neutral” e target price a 13,45 euro. La banca d’affari ha spiegato che il titolo della società fiorentina attiva nel settore del lusso presenta un ampio potenziale di rialzo, tuttavia preferisce esprimere rating “neutral” anziché “buy” alla luce del difficile contesto economico e della forte instabilità dei mercati finanziari, circostanze che potrebbero compromettere l’andamento del titolo.

Alla difficile situazione economica bisogna poi aggiungere l’ottima performance registrata dalla quotazione dopo l’Ipo e che toglie spazio ad una raccomandazione più convincente sul titolo.

Titolo Eni promosso da Unicredit

Gli analisti di Unicredit hanno comunicato di aver alzato la raccomandazione sul titolo Eni portandola da “hold” a “buy”, confermando al contempo target price a 18 euro.

La decisione presa dagli esperti della banca italiana si basa sulla performance negativa registrata dal titolo nel corso delle ultime settimane, in particolare la quotazione Eni ha perso nel corso degli ultimi mesi il 14% sottoperformando il settore, per cui Unicredit ritiene che eventuali fattori penalizzanti siano già scontati nell’attuale valutazione del titolo.

Intesa Sanpaolo e Unicredit bocciate da Intermonte

Gli analisti di Intermonte hanno comunicato di aver rivisto al ribasso la loro valutazione su due importanti titoli del comparto bancario italiano: Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, in particolare, il broker ha fatto sapere di aver tagliato il rating portandolo da “outperform” a “neutral” e il target price da 1,6 a 1,25 euro. Le motivazioni del downgrade, ha spiegato la banca d’affari, hanno a che fare con la riduzione delle stime per il periodo 2011-2012 rispettivamente del 3% e del 13% per via degli accantonamenti e di una consistente riduzione del fatturato.

Impatto Robin tax su dividendi e investimenti Enel

L’estensione della Robin tax alle aziende del settore energetico predisposta dalla manovra finanziaria varata dal governo avrà senza dubbio un impatto negativo sui conti di Enel.

A dirlo è stato l’amministratore delegato del gruppo, Fulvio Conti, che nel corso del suo intervento a margine del convegno Ambrosetti “The European House” ha fatto sapere che Enel prevede che a causa dei maggiori oneri che si troverà a dover fronteggiare per effetto della Robin tax sarà probabilmente costretta a tagliare parte degli investimenti pianificati.

Titolo Generali Assicurazioni sottovalutato dal mercato

Il presidente di Generali Assicurazioni, Gabriele Galateri di Genola, nel corso del suo intervento a margine del convegno Ambrosetti “The European House”, ha spiegato ai giornalisti presenti che a suo avviso il titolo Generali al momento è sottovalutato dal mercato, aggiungendo che la speranza del gruppo è che si verifichi un cambiamento una volta che saranno varate le misure di bilancio.

A Piazza Affari poco dopo le 15:30 di questo pomeriggio il titolo Generali Assicurazioni registra una flessione del 4,45% a 12,03 euro.