
Non sono servite a risollevare l’andamento della quotazione nemmeno le buone notizie arrivate dalla Libia, dove ribelli libici entro le prossime tre settimane potrebbero riprendere la produzione di petrolio in due giacimenti.

Non sono servite a risollevare l’andamento della quotazione nemmeno le buone notizie arrivate dalla Libia, dove ribelli libici entro le prossime tre settimane potrebbero riprendere la produzione di petrolio in due giacimenti.

La banca d’affari svizzera ha infatti fissato rating “buy” sul titolo e prezzo obiettivo a 18 euro, ossia un valore superiore di oltre l’80% rispetto al prezzo attuale. Ubs è quindi convinta che il titolo Prysmian nel corso delle prossime settimane darà delle grandi soddisfazioni ai suoi azionisti, a sostenere questa sua previsione è l’imminente diffusione dei risultati relativi al secondo trimestre dell’anno, attesi per il 29 agosto.

Dati decisamente negativi che risentono delle pessime notizie macroeconomiche, giunte da mezzo mondo, e che non premiano affatto l’operato di Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Group Spa.
TITOLO FIAT IN CALO PER POSSIBILE MODIFICA JOINT VENTURE TATA

In realtà , come fanno sapere i vertici di Enel Green Power, non si tratterebbe di una vera e propria prima nuova installazione, bensì di un’implementazione, di una sperimentazione in corso d’essere sull’impianto geotermico già esistente, al quale verranno aggiunti pannelli solari in grado di produrre circa 24 MW.

A sostenerlo sono gli analisti di Exane Bnp Paribas, che in un report diffuso oggi hanno spiegato che questa loro convinzione nasce dal forte sostegno fornito a questo settore dai paesi emergenti e che appare molto più significativo rispetto a quello esistente durante la crisi economica del 2008.


Oltre a rivedere al ribasso le stime di crescita per l’anno in corso, Morgan Stanley ha anche tagliato le previsioni relative al 2012 portandole dal 4,8% al 3,8%.


Gli analisti, infatti, dopo le pessime giornate borsistiche subite dai titoli di Enel, Terna e Snam Rete Gas, avrebbe deciso, con alcune eccezioni, di tagliare il proprio rating, nonché il target price, sulle realtà industriali coinvolte.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di tagliare il target price in quanto continua a ritenere poco attraente il rapporto tra rischio e rendimento offerto dalla compagnia assicurativa triestina a causa dei rischi di bilancio derivanti principalmente dal mix di prodotto, della crisi del debito sovrano che sta colpendo alcuni paesi della zona euro e della generazione di cassa relativamente bassa.

L’asta riguarderà , nel dettaglio, bond a 3 e 6 mesi.
I primi, collocati per una cifra pari a 985 milioni di euro prevedono un rapporto di copertura di 1,8. In calo, invece, il rendimento lordo offerto che, dal 4,967% della precedente asta è sceso sino a quota 4,854%.


L’ultima banca d’affari in ordine di tempo ad aver espresso un giudizio positivo sul titolo Ferragamo è Goldman Sachs, che ha comunicato di aver avviato la copertura sul titolo fissando rating “buy” e target price a 16 euro per azione.

Il manager, in particolare, durante l’intervista ha affermato che la joint venture con Fiat non ha portato ai risultati sperati, circostanza che ha causato la perdita di circa metà degli investimenti effettuati dal gruppo.