Rating Grecia declassato da Moody’s

I timori relativi alla crisi del debito sovrano che nei mesi scorsi sono stati al centro delle preoccupazioni degli investitori e la causa delle tensioni dei mercati finanziari, nel corso delle ultime settimane sono passati in secondo piano a causa delle nuove preoccupazioni relative alle possibile conseguenze della crisi scoppiata prima in Egitto e poi in Libia e che rischia di avere gravi ripercussioni sull’intera economia mondiale.

Ma a riportare a galla il problema del debito sovrano di alcuni paesi europei ci ha pensato l’agenzia di rating Moody’s, che ha annunciato stamani di aver tagliato il rating della Grecia da “Ba1″ a B1”.

Bond Fiat Industrial 2011

Fiat Industrial ha lanciato un prestito obbligazionario in euro suddiviso in due tranche, la prima di durata quadriennale con rendimento in area 5,375%, ovvero 257,5 punti base sul midswap, mentre la seconda avrà una durata pari a sette anni e rendimento in area 6,375%, pari a 312,5 punti su midswap.

Le banche a cui è stato affidato il ruolo di lead manager dell’emissione sono UniCredit, Banca Imi, Barclays, Bnp Paribas, Credit Agricole, Citigroup, Royal Bank of Scotland Group e Societe Generale. In base alle previsioni il bond riceverà un rating Ba1 da parte di Moody’s e BB+ da parte di Standard & Poor’s.

Investire nel 2011 in tempo di inflazione

In Italia a febbraio è stata registrata una crescita del prezzi al consumo del 2,4% mentre le previsioni sull’intero anno parlano di un aumento del costo della vita nella zona euro del 2,6%. Come se non bastasse le previsioni sui tassi di interesse 2011 vedono un più che probabile rialzo già a partire dal prossimo aprile.

In uno scenario del genere, dunque, gli esperti sono concordi nel ritenere che gli investitori debbano puntare su quotazione facenti parte di settori come le materie prime, le utilities, i software, l’energia, il tabacco e la grande distribuzione alimentare.

Premafin decisione Consob Groupama

Groupama ha comunicato il verdetto della Consob in merito all’operazione Premafin, spiegando che la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha stabilito che nel caso in cui si realizzerà l’operazione di ingresso nella holding della famiglia Ligresti attraverso l’aumento di capitale Premafin, Groupama dovrà lanciare un’offerta pubblica di acquisto sul capitale di Premafin e della controllata Fondiaria-Sai.

Nella stessa nota attraverso cui è stata diffusa la notizia, Groupama ha ricordato di aver subordinato l’operazione all’esenzione dall’obbligo di Opa su Premafin e/o sulle controllate, riservandosi però di esaminare la situazione una volta venuta a conoscenza delle motivazioni della Commissione.

Previsioni tassi di interesse 2011

Ieri la Banca centrale europea ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati all’1%, livello minimo a cui il tasso di riferimento è ormai fermo dal 7 maggio 2009.

A breve, tuttavia, l’istituto con sede a Francoforte porrà fine a questa situazione procedendo ad un rialzo, che secondo le previsioni dovrebbe iniziare con un incremento di un quarto di punto percentuale all’1,25% con la riunione fissata per il 7 aprile, per poi passare all’1,50% con la riunione del 7 luglio e arrivare al 2% entro la fine del 2011 e i primi mesi del 2012.

Pramac accordo con Renova

A Piazza Affari la quotazione Pramac segna un incremento di oltre sei punti percentuali sulla scia dell’annuncio fatto questa notte in merito alla conclusione di un accordo preliminare con il gruppo Renova.

In base all’accordo, in particolare, Pramac, società attiva nella produzione di sistemi per la generazione di energia, e Renova Innovation Technologies, controllata della multinazionale russa Renova attiva nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni, delle materie prime e in vari altri settori, daranno vita ad una joint venture nel settore dell’energia solare attraverso l’acquisizione da parte dei russi del 50% di Pramac Swiss.

Bilancio Banca Imi 2010

Banca IMI, la banca d’investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, ha archiviato il 2010 con un utile netto in crescita del 7,6% a 547,3 milioni di euro, in aumento rispetto ai 508,6 milioni di euro registrati nell’esercizio precedente.

Il margine di intermediazione è risultato pari a 1.102,9 milioni di euro, in crescita del 6,3 rispetto al 2009, il risultato della gestione operativa risulta pari a 815 milioni di euro, mentre i ricavi hanno registrato un incremento del 5,6% rispetto ai 772 milioni di euro dell’anno precedente.

Dividendo De Longhi 2010: cedola 2011

Il Consiglio di amministrazione di De Longhi ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,146 per azione, con stacco della cedola il 26 aprile e pagamento il 29 aprile 2011.

La decisione è stata presa contestualmente all’approvazione dei conti 2010, anno durante il quale l’azienda ha realizzato un utile netto pari a 74,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 32,4 milioni del 2009, mentre i ricavi sono cresciuti del 15,8% a 1.626,3 milioni, una performance positiva ricondotta in larga parte all’incremento delle vendite nei paesi emergenti, cresciute del 36,7% a 124,4 milioni.

Quotazione Autogrill in rialzo per nuovo contratto in California

Il titolo Autogrill a Piazza Affari segna un rialzo di circa un punto percentuale dopo che il colosso attivo nel settore dei servizi legati alla ristorazione e al retail destinati ai viaggiatori ha annunciato di essersi aggiudicato un nuovo contratto nello scalo John Wayne di Santa Ana, in California, attraverso la divisione americana HMSHost.

Grazie a questo nuovo contratto, in particolare, il gruppo si occuperà della ristorazione per i prossimi dieci anni nel suddetto aeroporto, dove già opera da oltre 20 anni e dove gestisce già 16 punti vendita, saliti a 17 con il nuovo contratto.

Tassi di interesse invariati all’1% dalla Bce

Nessuna sorpresa è arrivata dalla Banca centrale europea. Il linea con quelle che erano le attese, infatti, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, livello a cui il tasso di riferimento è ormai fermo dal 7 maggio 2009.

La Bce ha lasciato invariati anche il tasso marginale all’1,75% e il tasso sui depositi allo 0,25%, lasciando al minimo storico il costo del denaro nella zona.

Rating e target price Benetton abbassato da Goldman Sachs

A Piazza Affari il titolo Benetton cede oltre tre punti percentuali dopo essere stato declassato da Goldman Sachs, che ha comunicato di aver deciso di tagliare il giudizio sul titolo portandolo da “neutral” a “sell” e il target price da 6,30 a 4,90 euro.

La banca d’affari ha inoltre inserito il titolo nella sua Pan-Europe Sell List, ha tagliato le stime di Eps 2011 (da 0,64 a 0,56 euro per azione) e 2012 (da 0,68 a 0,47 euro per azione) e ridotto le stime sui ricavi del 3,3% a 2,047 miliardi di euro nel 2011 e del 5,5% a 2,072 miliardi nel 2012.

Rating e target price Sanofi-Aventis alzati da UBS

UBS ha comunicato di aver alzato il suo rating su Sanofi-Aventis portandolo da “neutral” a “buy” e il target sul prezzo da 49 a 60 euro.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di promuovere la quotazione della casa farmaceutica francese in quanto si presenta appetibile per via del fatto che nel corso degli ultimi anni ha sottoperformato il settore, con valutazioni decisamente inferiori rispetto a quelle delle quotazioni delle altre aziende farmaceutiche concorrenti.

Dividendo Snam Rete Gas 2010

Contestualmente alla diffusione dei conti relativi al 2010, il Consiglio di amministrazione di Snam Rete Gas ha annunciato che proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,23 euro per azione, di cui 0,09 euro sono già stati distribuiti ad ottobre 2010 a titolo di acconto. Il pagamento della cedola avverrà il 26 maggio 2011, con stacco della cedola il 23 maggio.

L’assemblea degli azionisti è stata convocata per il 13 aprile in prima convocazione e eventualmente per il 14 aprile in seconda convocazione.

Previsioni rendimento obbligazioni 2011

Negli ultimi anni i tassi di interesse ai minimi storici hanno costretto gli investitori che hanno puntato sulle obbligazioni ad accontentarsi di rendimenti minimi. Ma la situazione è destinata a cambiare entro breve.

Le previsioni, infatti, parlano di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea a metà 2011. A confermarlo è anche l’andamento del cambio euro dollaro che evidenza una prevalenza della moneta unica non certo perchè si attende un Pil superiore a quello degli Stati Uniti, ma piuttosto perchè la Federal Reserve ha manifestato l’intenzione di non attuare un rialzo dei tassi di interesse nel breve termine, adottando quindi una politica monetaria contraria a quella della Bce.