Ricapitalizzazione da 4 miliardi per Unicredit?

profumo

Ieri si è tenuto il comitato strategico di Unicredit, dove l’amministratore delegato Alessandro Profumo ha illustrato ai maggiori azionisti del gruppo quelle che sono le opzione per l’immediato futuro.

Con l’aiuto del presidente Dieter Rampl, sono state proposte varie misure, per un totale di 4 miliardi di euro, per aumentare la solidità patrimoniale di Unicredit. Le opzioni più plausibili però sembrano essere due: la prima prevede Tremonti Bond e aiuti di Stato dall’Austria, mentre la seconda prevede una ricapitalizzazione del gruppo.

Le banche italiane sono le più care d’Europa

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In base ad uno studio condotto dalla Commissione europea è emerso che le banche italiane sono le più care di tutta Europa, soprattutto per quanto riguarda i conti correnti per i quali l’Italia ha i costi di gestione in assoluto più elevati.

Dalla ricerca, in particolare, è emerso che un cittadino privato per la gestione del proprio conto corrente spende in media in un anno in Belgio circa 58 euro, in Irlanda 82 euro, in Germania di 89 euro, in Gran Bretagna 103 euro, in Francia 154 euro mentre in Italia ben 253 euro.

Aumento di capitale Unicredit e in borsa brusco scivolone

Toro Orso

Qualche giorno fa avevamo esposto le opinioni da parte della banca d’affari americana Goldman Sachs che vedrebbe banca Unicredit sulla via di un aumento del 25% del valore di ogni azione portandole a 3,30 euro.

Oggi, dopo le indiscrezioni da parte de Il Messaggero, il titolo Unicredit perde oltre il 3% arrivando a pesare 2,54 euro per azione. Il Messaggero ipotizza che Unicredit sia alle prese con un nuovo aumento di capitale e questo forse potrebbe essere la causa del grande scivolone di oggi.

Truffa sui titoli Lehman Brothers

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Il sostituto procuratore Gabriele Mazzetta ha incaricato la Guardia di Finanza della sezione tributaria di conoscere il maggior numero di fascicoli e di indagare nei confronti delle banche italiane che hanno permesso e consigliato ai propri clienti risparmiatori di acquistare titoli Lehman Brothers e polizze Index Linked con un capitale garantito da un prodotto strutturato emesso proprio da Lehman nel periodo in cui è scoppiata la crisi dei mutui subprime (luglio 2007) fino al crack della banca avvenuta il 15 settembre 2008.

Previsioni Unicredit per fine 2009

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Una delle più grandi banche d’affari del mondo, l’americana Goldman Sachs (il cui nome deriva dai suoi padri fondatori, l’ebreo tedesco immigrato in America Marcus Goldman ed il genero Samuel Sachs) quotata alla borsa di New York dal 1896, ha fatto alcune dichiarazioni e previsioni su alcuni titoli bancari italiani.

Goldman Sachs ha infatti previsto un aumento del 25% del valore di ogni azione di Unicredit portando quindi a 3,30 euro ad azione ovvero ben 30 centesimi in più rispetto al valore attuale.

Mediobanca chiude esercizio 2008-2009 con utile in calo

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Mediobanca ha chiuso l’esercizio 2008-2009 con un utile netto in calo a 2 milioni di euro da 1,013 miliardi dell’esercizio precedente. La notizia è stata diffusa attraverso una nota da cui emerge che su questo risultato pesano soprattutto i minori ricavi del portafoglio partecipazioni per 507 milioni e le svalutazioni per 452 milioni. Mediobanca, infatti, ha svalutato la quota in Telco per 144 milioni e la partecipazione in Rcs Mediagroup per 94 milioni.

Risultano invece in miglioramento i ricavi che sono cresciuti del 13% a 1,6 milioni, la sola attività della divisione Corporate e Investment Banking ha registrato ricavi in aumento del 32% a 905 milioni, di cui 601 nel primo semestre di quest’anno. Il core Tier1 è stabile al 10,3% mentre il total capital si è attestato all’11,8%.

Governo americano pronto a vendere il 34% di Citigroup

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Il Dipartimento del Tesoro americano e Citigroup stanno lavorando insieme per preparare un piano volto a ridurre o eliminare la quota della banca detenuta dal governo, che attualmente è pari al 34%. La partecipazione del governo nel capitale della banca deriva dal salvataggio pubblico di circa 50 miliardi di dollari che è stato accordato a Citigroup qualche tempo fa a causa delle difficoltà derivanti dalla crisi economica.

Secondo alcune fonti il piano prospettato dal governo americano e da Citigroup prevede l’emissione di nuove azioni da parte di Citigroup e la cessione da parte del Tesoro di una quota dei titoli della banca attualmente in suo possesso.

Intesa Sanpaolo e Unicredit, il 29 settembre si decide su Tremonti bond

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Sia Intesa Sanpaolo che Unicredit hanno convocato i rispettivi consigli di amministrazione per il 29 settembre al fine di decidere definitivamente se ricorrere o meno ai Tremonti bond.

Intesa Sanpaolo, ricordiamo, ha lanciato l’emissione di un prestito obbligazionario che potrebbe non rendere più necessario il ricorso agli strumenti obbligazionari messi a disposizione del governo, o in alternativa ne potrebbe ridurre l’importo ad 1 miliardo rispetto ai 4 miliardi richiesti in principio.

Exor interessato a Banca Fideuram

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Negli ultimi giorni Intesa Sanpaolo è stata al centro di alcune indiscrezioni che parlano di una probabile vendita ad Exor, società di investimenti della famiglia Agnelli, di Banca Fideuram e di due fondi di private equity, tra cui Apax.

In relazione alla vicenda ha parlato stamattina un portavoce di di Exor che tuttavia si è limitato ad affermare che la società sta semplicemente valutando il suo interesse verso Banca Fideuram e che quindi al momento non c’è alcun dettaglio da aggiungere. Lo stesso portavoce, inoltre, ha affermato che all’ordine del giono del consiglio dei soci accomandatari in programma per oggi c’è solo l’esame degli affari correnti.

Banca Italease, convocata assemblea per aumento di capitale

Italease

Il Consiglio di amministrazione di Banca Italease ha convocato per il 12 e 14 ottobre l’assemblea straordinaria a cui sarà assegnato il compito di occuparsi dell’aumento di capitale volto a far fonte alle perdite subite nel corso del 2008 e nei primi mesi del 2009.

Nel corso del 2008, infatti, Banca Italease ha registrato perdite per un ammontare che addirittura supera un terzo del capitale sociale, a cui poi vanno aggiunte perdite pari a 152 milioni registrate nel primo semestre 2009. Lo scopo di questa operazione, quindi, è quello di recuperare queste perdite ma soprattutto quello di ripristinare i coefficienti patrimoniali dettati dalla normativa di vigilanza.

Basilea II nuovo accordo tra le Banche Centrali

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Ieri sera in tarda serata a Basilea è stato raggiunto un importante accordo tra i governatori delle principali Banche centrali europee, atto a rafforzare la regolamentazione bancaria e ridurre in maniera sostanziale la possibilità e l’ampiezza delle tensioni economiche e finanziarie, questo il succo della riunione.

Questo accordo, che può essere ribattezzato come Basilea II, propone nuove regole per tutta l’economia europea, e come ha dichiarato il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, sono norme essenziali per la gestione bancaria e di sorveglianza.

Intesa Sanpaolo potrebbe rinunciare ai Tremonti bond

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In base a quanto riportato dal Financial Times Intesa Sanpaolo starebbe pensando di ritirare la sua richiesta relativa ai cosiddetti “Tremonti bond“.

Il quotidiano, in particolare, riporta le parole dell’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera il quale ha affermato che la banca sta ancora valutando se procedere o meno con la richiesta, può darsi che scelga di procedere richiedendo bond per 4 miliardi, è possibile che decida di richiederne solo una parte o ancora è anche possibile che si decida di ritirare la richiesta e fare a meno dei bond.

Unicredit salva 10.000 imprese con Sos Impresa Italia

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Continuano gli accordi e le inizative volte ad aiutare le piccole e medie imprese ad uscire dalla crisi. Dopo la moratoria su crediti realizzata sulla base di un accordo sottoscritto dall’Abi, dal governo e da Confndustria e dopo l’accordo tra Intesa SanPaolo e Confcommercio questa volta tocca a Unicredit che ha siglato un accordo con Confcommercio, Confartigianato, Cna e Casartigiani.

Si tratta di un accordo che rientra nel progetto Sos Impresa Italia che ha l’obiettivo di salvare 10.000 imprese a rischio chiusura nei prossimi 6 mesi.

Lehman Brothers, in europa richieste in giudizio per 100 miliardi

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PriceWaterhouseCoopers è la società di revisione che è stata nominata amministratore straordinario della divisione europea di Lehman Brothers dopo il suo fallimento avvenuto scorso settembre.

Al momento PricewaterhouseCoopers rappresenta un gran numero di società le quali hanno tempo fino al 22 settembre per per avanzare le richieste presso il tribunale fallimentare di New York. Tuttavia, nonostante manchino ancora più di 20 giorni, la società di revisione ha già formulato una stima affermando che le richieste in giudizio potrebbero arrivare addirittura a 100 miliardi di dollari.