
Gli analisti della banca d’affari hanno sottolineato come i risultati trimestrali diffusi pochi giorni fa dal gruppo torinese hanno evidenziato per Fiat Industrial una performance superiore alle attese in tutte le divisioni.
Gli analisti della banca d’affari hanno sottolineato come i risultati trimestrali diffusi pochi giorni fa dal gruppo torinese hanno evidenziato per Fiat Industrial una performance superiore alle attese in tutte le divisioni.
A causare il forte ribasso della quotazione sono state soprattutto le previsioni rese note dal gruppo in occasione della pubblicazione del bilancio semestrale. La società ha infatti fatto sapere di attendersi nel corso della seconda metà dell’anno una crescita ad un ritmo meno sostenuto rispetto a quello registrato nella prima metà dell’esercizio.
Gli analisti sono concordi nel ritenere che la reazione negativa del titolo è del tutto comprensibile. Gli analisti di Intermonte, in particolare, hanno fatto sapere di ritenere che a loro avviso l’attuale valutazione del titolo include già le recenti cattive notizie, pur sottolineando che questo non significa che sia arrivato il momento di comprare, soprattutto considerando l’incertezza che regna sul quadro generale. Per questo motivo hanno confermato il giudizio “neutral” sul titolo.
L’andamento positivo riguarda sostanzialmente tutti i settori in cui opera il gruppo, in particolare la crescita più marcata è stata registrata dal settore delle applicazioni per autovetture (+15,6%), per i veicoli commerciali (+31,5%) e per le motociclette (+22,5%).
Durante l’ultimo trimestre Lottomatica è riuscita a realizzare dei risultati superiori rispetto alle previsioni degli analisti, soprattutto grazie all’ottimo andamento delle attività italiane e che sono riuscite a compensare i risultati decisamente più deboli registrati da Gtech. In Italia, in particolare, il maggior contributo è arrivato dal Lotto, dal Gratta e Vinci e dal gaming machine.
La decisione presa dalla banca d’affari non ha nulla a che vedere con la recente pubblicazione dei conti relativi al secondo trimestre 2011 in quanto si tratta di dati in linea con le previsioni degli analisti, con vendite pari a 2,57 miliardi di dollari e un utile per azione di 0,20 dollari.
Nel periodo in esame, in particolare, l’utile netto di Mediaset ha registrato un calo di oltre 30% a 164,4 milioni di euro, rispetto ai 241,6 milioni registrati nello stesso periodo del precedente esercizio. L’Ebit è passato a 341,5 milioni dai precedenti 485,2 milioni di un anno fa, mentre i ricavi sono calati dell’1% a 2.253,4 milioni.
Exane Bnp Paribas ha messo in revisione il rating outperform su Finmeccanica, tagliando il target price del 53% da 12,5 a 5,9 euro per azione.
Però gli analisti della banca tedesca fanno notare che nella seconda metà dell’anno potrebbero esserci difficoltà del portafoglio ordini, proprio per questo l’utile netto 2011/2012 è stato ridotto del 7%, portando al taglio del target price. Il rating è stato confermato a buy.
Nel periodo in esame l’Ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti è stato positivo per 56,5 milioni, mentre l’Ebitda post oneri e proventi non ricorrenti è risultato positivo per 47,3 milioni.
La banca d’affari questa mattina ha infatti comunicato di aver deciso di abbassare il target price sul titolo Ansaldo Sts portandolo da 11,40 a 9,8 euro, confermando al contempo rating “neutral”. A spingere alla revisione al ribasso del prezzo obiettivo del titolo è stata la pubblicazione dei risultati semestrali, che hanno evidenziato ordinativi e vendite inferiori di circa il 3% rispetto alle previsioni degli analisti.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011 i ricavi sono stati pari a 2.789,3 milioni, in crescita del 17,7% rispetto al primo semestre 2010, mentre il risultato operativo post oneri di ristrutturazione ha registrato un incremento del 51,2% a 290,1 milioni. La redditività si è attestata al 10,4% dall’8,1% del primo semestre 2010.
Nonostante questo il titolo Fiat registra una flessione di quasi un punto percentuale, un andamento negativo ricondotto il larga parte al giudizio negativo espresso dagli esperti delle principali banche d’affari, che si sono detti delusi in merito alla guidance 2011 comunicata in occasione della pubblicazione dei dati trimestrali.
Gli analisti di Mediobanca ritengono che riassetto dell’azionariato è senza dubbio uno dei possibili catalizzatori di breve termine per il titolo, insieme alla sigla del contratto per la Milano-Genova.