Titolo Campari in rialzo dopo giudizio Goldman Sachs

Spinto soprattutto dalla valutazione positiva di Goldman Sachs, il titolo Campari registra un rialzo dell’1,38% a 4,9625 euro, dopo aver segnato nel corso della mattinata il record assoluto a 5,05 euro. La banca d’affari, in particolare, ha rivisto al rialzo il target price sulla quotazione portandolo da 3,9 a 5,5 euro.

Allo stesso tempo, tuttavia, Goldman Sachs ha lievemente abbassato le stime di Eps 2011 e 2012 rispettivamente da 0,28 a 0,27 euro per azione e da 0,31 a 0,30 euro per azione.

Telecom Italia promossa da Citigroup

Citigroup ha alzato il rating su Telecom Italia portandolo da “hold” a “buy” e il target sul prezzo da 1,10 a 1,20 euro. La banca d’affari ha spiegato che si tratta di una decisione presa a seguito dei miglioramenti mostrati dalle attività di telefonia fissa nel corso del 2010.

La ripresa della quotazione, inoltre, secondo Citigroup è certa, dal momento che il titolo Telecom Italia ha sottoperformato per cinque anni di fila l’intero settore e ora presenta una quotazione che include un forte sconto rispetto ai titoli delle rivali europee.

Xinmao si arrende, Prysmian acquisisce Draka

Come in molti avevano previsto alla fine l’ex Pirelli Cavi è riuscita ad averla vinta sull’acquisizione di Draka. Ieri, infatti, la cinese Xinmao ha annunciato il suo ritiro comunicando che non presenterà la tanto temuta contro offerta ad un prezzo più alto rispetto a quello proposto da Prysmian.

Inutile dire che dopo la resa dell’azienda cinese è ormai sicuro che a breve Prysmian acquisirà Draka, un matrimonio da cui nascerà un colosso con un giro d’affari pari a circa 6 miliardi di euro e circa 300 milioni di utili.

Rating Fiat Industrial Ba1 da Moody’s

Moody’s ha assegnato a Fiat Industrial rating Ba1 e un outlook stabile, una valutazione in linea con quella precedente alla scissione dei due comparti di casa Fiat, quello relativo al settore auto (Fiat Spa) e quello che riguarda il settore dei veicoli commerciali e agricoli (Fiat Industrial).

Il giudizio è stato assegnato non solo alla società che ha debuttato in Borsa due giorni fa, ma anche al Corporate family rating (Cfr) e alle probabilità di default (Pdr).

Covered bond Unicredit in arrivo a breve

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Unicredit starebbe studiando l’emissione di un covered bond da un miliardo di euro di durata biennale. A riportarlo è l’agenzia Dowjones Newswires, che citando una fonte interna fa sapere che il lancio dovrebbe avvenire entro breve.

Le banche che si occuperanno del collocamento saranno Commerzbank, Natixis, Nord Lb, The Royal Bank of Scotland e la stessa Unicredit Spa, inoltre pare che il rating assegnato da S&P, Fitch e Moody’s sarà AAA.

Previsioni Delonghi 2010-2011 riviste al rialzo

Equita ha rivisto al rialzo le stime su Delonghi per il periodo 2010-2011, soprattutto alla luce dell’ottima performance registrata nel corso del terzo trimestre, durante il quale è stato registrato un incremento dei ricavi del 23,6%, e nel mese di ottobre.

Equita, dunque, si aspetta che il trend positivo di Delonghi sia proseguito anche nel corso della restante parte dell’anno e che l’azienda abbia beneficiato del periodo natalizio registrando un andamento delle vendite più che soddisfacente, motivo per il quale ha deciso di alzare le stime sull’anno.

Debito Tiscali in crescita, disponibilità di cassa ridotta

Tiscali ha comunicato i dati relativi alla sua situazione debitoria al 30 novembre 2010, quando il suo debito netto ha raggiunto quota 206,9 milioni di euro, un dato superiore rispetto al debito da 202,7 milioni di euro relativo al 31 ottobre 2010. Dai dati diffusi, dunque, risulta che l’azienda ha bruciato ben 4,5 milioni di euro di free cash flow.

Gli analisti di Mediobanca hanno fatto sapere che secondo le proprie stime l’operatore telefonico sardo dall’inizio dell’anno ha bruciato ben 16 milioni di euro, andando così a ridurre notevolmente la sua disponibilità di cassa.

Titolo Fiat Industrial

Aggiornamento 10/01/2011
Nella prima settimana di quotazione Fiat Industrial ha messo a segno un rialzo complessivo del 10%, a sorpresa leggermente inferiore rispetto al 13% di Fiat Spa, anche se gli esperti sottolineano che per l’assestamento saranno necessari un pò di giorni, sebbene al termine della prima settimana sul listino milanese il bilancio complessivo è senza dubbio positivo.

Oggi a Piazza Affari poco dopo le 15:00 Fiat Industrial perde lo 0,93% a 9,53 euro, seguendo il trend negativo odierno della maggior parte dei titoli quotati sulla borsa italiana.

Titolo Fiat Spa

Aggiornamento 10/01/2011
Nella sua prima settimana di quotazione Fiat Spa ha superato Fiat industrial registrando un incremento complessivo del 13% e ricevendo il consenso degli analisti, che hanno accolto positivamente la decisione del Lingotto di separare il comparto auto da quello dei veicoli industriali e agricoli sdoppiando la quotazione in Borsa.

Ubs ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione “buy” e target price a 8 euro, mentre Morgan Stanley ha fissato raccomandazione “buy” e target price a 10 euro, ossia il 50% in più rispetto ai 6,696 euro che rappresentano il prezzo di partenza fissato da Borsa Italiana nel primo giorno di quotazione.

Oggi a Piazza Affari il titolo registra un rialzo di oltre un punto percentuale a 7,52 euro, nonostante la giornata in rosso del listino milanese.

Debutto Fiat Spa e Fiat Industrial

A Piazza Affari stamani è tutto pronto per l’avvio delle contrattazioni relative alla prima quotazione dei due titoli Fiat, quello relativo al comparto auto (Fiat SpA) e quello relativo al comparto camion e trattori (Fiat Industrial). Lo sdoppiamento delle azioni Fiat è stato definito dall’amministratore delegato Sergio Marchionne un nuovo capitolo nella storia della casa automobilistica torinese.

Quel che più interessa ai possessori delle azioni Fiat, tuttavia, è capire bene cosa cambierà nel loro portafoglio: in seguito a questa operazione, in particolare, ciascun azionista riceverà per ogni azione Fiat un’azione Fiat Industrial della stessa categoria.

Indesit bocciata da Unicredit e Equita

Unicredit ha tagliato il target price su Indesit da 11,3 a 10 euro e ridotto le stime sul 2011 per via di un atteso aumento dei costi delle materie prime che avrà come immediata conseguenza un incremento dei costi complessivi nel corso del 2011, che secondo le stime raggiungeranno i 50 milioni rispetto ai 15 milioni precedentemente stimati.

Al contempo, tuttavia, la banca ha mantenuto invariata la raccomandazione buy sul titolo e rivisto al rialzo le previsioni sul 2010. Unicredit, in particolare, ha alzato la stima sull’Ebit 2010 del 2,6% a 180,3 milioni, mentre ha tagliato quella per il 2011 dell’11,7% a 184,1 milioni.

Tenaris promossa da Unicredit

Unicredit ha rivisto al rialzo la raccomandazione su Tenaris portandola da “hold” a “buy” e il target sul prezzo da 12,1 a 21,7 euro. A spingere gli analisti a promuovere il titolo è la convinzione che nel corso dei prossimi mesi la società beneficerà della stabilizzazione del prezzo del petrolio, che secondo le previsioni dovrebbe mantenersi sui livelli attuali apportando un beneficio considerevole alla crescita dei volumi.

Contestualmente la banca ha aggiornato le stime sulla società a livello di utile netto, abbassandole del 19,1% per il 2010 a 1,081 miliardi di dollari e alzandole del 4,9% per il 2011 a 1,71 miliardi di dollari.

Sai Agricola cede Agrisai

Sai Agricola, società controllata da Fondiaria-Sai, ha comunicato di aver sottoscritto un accordo vincolante con un gruppo di imprenditori agricoli avente ad oggetto la cessione del 100% del capitale sociale di Agrisai (Cascina Veneria) verso un corrispettivo pari a 40 milioni di euro.

Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la fine del corrente esercizio e porterà a livello di gruppo una plusvalenza pari a circa 31 milioni di euro.

Beni Stabili risente collocamento capitale

A Piazza Affari il titolo Beni Stabili segna una flessione del 3,94% a 0,634 euro, a poche ore dall’annuncio dell’avvio da parte di Mediobanca del collocamento del 4,3% del capitale, pari a circa 81.739.700 azioni ordinarie.

Secondo le indiscrezioni si tratterebbe della quota di Delfin ricevuta a seguito della distribuzione del dividendo di Fonciere des Regions sotto forma di azioni Beni Stabili. Secondo voci non confermate, il prezzo di collocamento dovrebbe essere compreso tra 0,63 e 0,64 euro.