
I ricavi dell’intero anno, in particolare, hanno registrato una crescita del 35,9% a 291,2 milioni di euro, mentre se si considera solo il quarto trimestre la crescita registrata è stata del 36,6% a 86,8 milioni di euro.

I ricavi dell’intero anno, in particolare, hanno registrato una crescita del 35,9% a 291,2 milioni di euro, mentre se si considera solo il quarto trimestre la crescita registrata è stata del 36,6% a 86,8 milioni di euro.


Nel corso di tale asta, in particolare, verranno offerti BOT annuali con scadenza 14 febbraio 2013 per un importo complessivo pari a 8.500 milioni di euro e BOT flessibili con scadenza 21 giugno 2012 per un ammontare complessivo pari a 3.500 milioni di euro.

La prima di queste ha a che fare con l’emissione dei bond. In base a quanto affermato dai rumors pubblicati stamani in merito all’andamento del collocamento delle obbligazioni, infatti, a due giorni dal lancio Enel avrebbe già ricevuto richieste per un ammontare pari a quello oggetto dell’offerta.


Gli analisti faticano a trovare ragioni fondate capaci di giustificare le repentine inversioni di rotta registrate dai due titoli.

Secondo le prime indiscrezioni di stampa, infatti, in soli due giorni gli investitori retail avrebbero avanzato richieste di bond Enel per un ammontare pari a 1,5 miliardi di euro, ossia pari all’intero ammontare oggetto dell’offerta.

Una repentina inversione di rotta, dunque, dal momento che solo questa mattina i due titoli avevano aperto la seduta in netto rialzo, tanto da essere addirittura arrivati ad essere stati sospesi per eccesso di rialzo.


Gli analisti della banca francese, dunque, consigliano di fatto l’acquisto delle azioni Saras agli investitori. Il motivo è da ricercare nei margini di raffinazione, che nel trimestre in corso hanno raggiunto i livelli massimi degli ultimi tre anni, registrando un’impennata del 41% rispetto al 2011.

Le banche interessate dal downgrade sono Mps, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Iccrea Holding (Istituti di credito cooperativo).



A spingere al rialzo i due titoli sono le ultime indiscrezioni di stampa, secondo cui a giorni sarà firmato l’accordo per il consorzio di garanzia per gli aumenti di capitale delle due compagnie assicurative. Secondo i rumors, in particolare, tale consorzio prevede la partecipazione oltre che di Mediobanca anche di Unicredit, Nomura, Morgan Stanley, Barclays, Deutsche Bank e Credit Suisse.