
Le prospettive favorevoli si rispecchiano anche nella valutazione espressa dagli analisti delle principali banche d’affari.

Le prospettive favorevoli si rispecchiano anche nella valutazione espressa dagli analisti delle principali banche d’affari.


A spingere al rialzo il titolo dell’istituto bancario senese è il piano di ricapitalizzazione approvato ieri in serata dal Consiglio di amministrazione e che, come anticipato, esclude il possibile ricorso ad un aumento di capitale.


Nel caso in cui il governo italiano dovesse imporre al colosso energetico la cessione della sua quota in Snam Rete Gas, pari al 52,53%, si verificherebbe anzitutto una riduzione sostanziale del livello di indebitamento, che renderebbe quindi il titolo Eni decisamente più interessante agli occhi degli investitori.

Secondo le indiscrezioni, in particolare, Cairo Communication diventerebbe partner di Telecom Italia Media mediante l’acquisizione di una quota pari al 15% del gruppo editoriale, verso un esborso complessivo compreso tra i 30 e i 40 milioni di euro, con contestuale diminuzione della quota detenuta da Telecom Italia dal 77,7% al 40%.

L’annuncio è arrivato attraverso una nota congiunta di Arianna Huffington, fondatrice del blog americano, e Monica Mondardini, amministratore delegato di Gruppo Editoriale L’Espresso, nella quale viene specificato anche che il lancio del nuovo sito avverrà nel corso del 2012, motivo per il quale sono già iniziate le selezioni destinate alla formazione di un team editoriale.

Gli analisti di Intermonte, in particolare, hanno comunicato stamane di aver tagliato il rating sul titolo del gruppo attivo nel settore dell’Engineering & Main Contracting portandolo da “outperform” a “neutral” e il target price da 1,5 a 1 euro.

Questo, tuttavia, non sembra essere l’unico problema che al momento si trova a dover affrontare la società del Biscione.



Per il 2012, in particolare, è prevista una crescita del Pil mondiale del 2,5%, mentre nel 2013 la crescita dovrebbe essere del 3,1%, ovvero inferiore rispettivamente di 1,1 e di 0,5 punti rispetto alle previsioni diffuse lo scorso giugno.


Parker ha infatti spiegato che per Fitch Ratings il coinvolgimento del settore privato equivale a default certo, per cui la Grecia senza ombra di dubbio fallirà entro breve, probabilmente a marzo in occasione della scadenza prevista per il pagamento del suddetto bond.