Dividendo Impregilo 2010, pagamento 2011

Il Consiglio di amministrazione di Impregilo ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 6 centesimi di euro per le azioni ordinarie e a 26 centesimi di euro per le azioni di risparmio. Lo stacco della cedola è previsto per il 18 luglio.

Per quanto riguarda i risultati realizzati nel 2010, in particolare, l’azienda attiva nel settore delle costruzioni ha riportato un utile netto consolidato in crescita del 61% a 128,4 milioni di euro, mentre i ricavi totali hanno registrato una flessione passando a 2,06 miliardi dai precedenti 2,72 miliardi, il 78% dei quali sono stati realizzati all’estero.

Target price Enel Green Power alzato dai broker

A Piazza Affari in tarda mattinata la quotazione Enel Green Power segna un rialzo dell’1,22% a 1,826 euro, un performance ricondotta in larga parte alle valutazioni positive arrivate dagli analisti dopo la diffusione del piano industriale Enel 2011-2013, nonostante il settore delle energie rinnovabili continui anche oggi a risentire non poco della difficile situazione del Giappone.

Stamani, tuttavia, Mediobanca ha comunicato di aver rivisto al rialzo il target price sulla quotazione Enel Green Power portandolo da 1,93 a 2,1 euro, mantenendo al contempo invariata la raccomandazione “outperform”.

Piano Unicredit per salvataggio Premafin-Fondiaria Sai

Il salvataggio della galassia Ligresti è ormai nelle mani di Unicredit. Nei giorni scorsi, infatti, Premafin-Fondiaria Sai ha rifiutato la proposta di Groupama formulata come alternativa al patto siglato dalle parti lo scorso ottobre, ma che il verdetto della Consob in merito all’obbligatorietà di lanciare un’Opa ha reso inattuabile.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, dunque, la famiglia Ligresti si sarebbe affidata a Unicredit, che al momento sta studiando un piano alternativo a quello formulato da Groupama ma che allo stesso tempo consenta il salvataggio di Premafin e delle sue controllate.

Dividendo Il Sole 24 ore 2011 non distribuito

Il Consiglio di amministrazione de Il Sole 24 Ore ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2010 e, alla luce della performance piuttosto deludente, ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti di non distribuire alcun dividendo al fine di ripianare la perdita di esercizio della Capogruppo Il Sole 24 ORE S.p.A., pari a 35.686.017 euro, mediante la voce di patrimonio netto “utili portati a nuovo”.

Nel periodo in esame, in particolare, i ricavi consolidati si sono attestati a 482 milioni di euro, in flessione del 2,3%.

Bilancio Intesa Sanpaolo 2010

Intesa Sanpaolo ha archiviato il 2010 con un utile netto in calo del 3,6% a 2,7 miliardi, una flessione che la banca ha ricondotto in larga parte ai tassi euribor ai minimi storici e alle tensioni sui mercati dell’area euro, due fattori che hanno avuto un effetto negativo sugli interessi netti e sul risultato dell’attività di negoziazione.

I proventi operativi netti hanno registrato un calo del 5,9% a 16,62 miliardi di euro, mentre il risultato della gestione operativa è cresciuto del 10,6% a 7,27 miliardi di euro.

Dividendo Credito Valtellinese 2010, pagamento 2011

Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese proporrà la distribuzione di un dividendo unitario di 0,12 euro, per un ammontare complessivo del monte dei dividendi pari a 28 milioni di euro rispetto ai 25 milioni dello scorso anno. Il pagamento avverrà il 29 aprile con stacco della cedola il 26 dello stesso mese.

La decisione è stata presa contestualmente all’approvazione dei risultati realizzati nel corso del 2010, archiviato con un utile netto in calo a 69 milioni di euro rispetto a 76 milioni del 2009.

Piano industriale Enel 2011-2015

Il Consigli di amministrazione di Enel ha approvato ieri i conti 2011, la distribuzione del dividendo Enel 2010 con pagamento 2011 e ha presentato alla comunità finanziaria il nuovo piano industriale 2011-2015.

Nel corso dei prossimi cinque anni, in particolare, il colosso energetico intende conseguire dei risultati operativi in crescita riuscendo al contempo a mantenere un solido equilibrio patrimoniale e finanziario.

Premafin-Fondiaria Sai rifiuta proposta Groupama

A Piazza Affari la quotazione Fondiaria Sai stamani cede oltre quattro punti percentuali a 6,635 euro, un ampio ribasso causato dalle indiscrezioni di stampa pubblicate da alcuni quotidiani e secondo le quali il gruppo guidato dalla famiglia Ligresti avrebbe rifiutato la nuova proposta di Groupama, dopo che la Consob ha escluso un ingresso del gruppo francese in Premafin, così come prospettato dall’accorso siglato dalle parti lo scorso ottobre, senza obbligo di Opa.

Le indiscrezioni, al momento non confermate da fonti ufficiali, parlano dunque di un categorico rifiuto da parte di Salvatore Ligresti al nuovo accordo proposto da Groupama per aggirare l’obbligo di Opa e della volontà dell’azienda italiana di interrompere le trattative con i francesi.

Bilancio Dada gennaio dicembre 2010

Dada, società attiva su internet e controllata per oltre il 50% da Rcs, ha archiviato il 2010 con un fatturato in calo a 151,5 milioni di euro dai 155,1 milioni del precedente esercizio e una perdita netta di 17,5 milioni dopo l’utile di 6,9 milioni registrato al 31 dicembre 2009.

Alla luce dei risultati registrati nel corso dello scorso anno, il Consiglio di amministrazione ha proposto all’assemblea, convocata per il 21 aprile in prima convocazione e per il 22 aprile 2011 in seconda convocazione, di riportare a nuovo la perdita netta.

Previsioni migliori small cap 2011

Il punto forte della small cap e delle mid cap, ovvero delle società con capitalizzazione inferiore ai 4 miliardi di euro, è quello di riuscire a sfruttare al meglio le dimensioni ridotte al fine di adeguarsi velocemente ai cambiamenti, nonchè di riuscire a crescere piuttosto rapidamente. Dal 2004 ad oggi, infatti, questi titoli hanno registrato una crescita del 21% contro la perdita del 19% registrata dalle blue chip.

Per quanto riguarda i primi mesi del 2011, le blue chip hanno registrato un andamento migliore rispetto alle small cap, tuttavia gli analisti sono concordi nel ritenere che le piccole e medie società continueranno a registrare un trend positivo anche nel 2011.

Quotazione Cell Therapeutics in rialzo dopo accordo Chroma

A Piazza Affari la quotazione Cell Therapeutics è stata sospesa per eccesso di rialzo dopo aver segnato un incremento di oltre 29 punti percentuali. A spingere in alto il titolo è stata l’annuncio fatto dall’azienda biofarmaceutica, che ha comunicato di aver siglato un accordo di licenza e co-sviluppo con la britannica Chroma Therapeutics.

In forza di questo accordo, dunque, CTI godrà dei diritti esclusivi di commercializzazione e di co-sviluppo del farmaco antitumorale tosedostat (attualmente alla fase II di sperimentazione) per il Nord, il Centro e il Sud America.

Unicredit sospende diritti azionisti Libia

Unicredit ha diffuso un comunicato tramite il quale ha informato che, alla luce delle decisioni prese dall’Unione Europea, con riferimento agli azionisti libici l’esercizio dei diritti relativi alle azioni possedute sarà congelato.

La decisione della banca italiana, dunque, arriva a poche ore dall’entrata in vigore delle sanzioni stabilite dall’Unione Europea il 2 marzo scorso con lo scopo di mettere alle strette Gheddafi e costringerlo ad arrendersi.

Cessione Snam Rete Gas non esclusa da Eni

L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, nel corso della presentazione del piano strategico 2011-2014 non ha escluso una possibile cessione di Snam Rete Gas, pur precisando che si tratta di un’ipotesi che il gruppo non ha intenzione di prendere in considerazione a breve.

La cessione di Snam Rete Gas, inoltre, ha precisato Scaroni, potrebbe avvenire solo se si realizzassero due condizioni, ovvero l’offerta da parte di un compratore gradito al Governo, possessore della golden share, e un prezzo superiore alle quotazioni di mercato.

Groupama punta a Milano Assicurazioni?

Il quotidiano francese Les Echos ha avanzato un’ipotesi su quello che potrebbe essere il contenuto del nuovo patto Groupama Premafin-Fondiaria Sai.

Dopo il no ricevuto dalla Consob, che ha escluso la possibilità di non lanciare un’Opa su Premafin e/o sulle controllate in seguito ad un ingresso di Groupama in Premafin-Fondiaria Sai in base alle condizioni previste dall’accordo siglato dalle parti lo scorso ottobre, il gruppo francese ha infatti accettato di riscrivere un nuovo patto su cui i vertici delle due società sono al lavoro in questi giorni.