Cina e America iniziano una stimolazione economica

cina crisi

Le notizie provenienti dalla Cina relativamente all’annuncio di un piano di stimolo economico e le indicazioni relativamente alla possibilità che la GM possa arrivare a fallire sono state le notizie più importanti della giornata.

I dati macro della giornata sono stati contrastati con uno scenario che rimane sempre difficile.

I dati sui jobless sono stati meno negativi del previsto rispetto alla settimana passata ma rimangono a dei livelli prossimi a quelli del 1982.

Il Beige Book della Fed evidenzia peggioramenti

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Dopo un rialzo nella notte durante la giornata di ieri dollaro e Yen hanno perso posizioni in seguito ai rimbalzi verificatisi sui mercati azionari con un Dow Jones e S&P500 che hanno chiuso la giornata in rialzo di oltre il 2%.

Il rimbalzo di ieri viene attribuito anche alle notizie dalla Cina che dovrebbe annunciare a breve, probabilmente domani, un nuovo piano di stimolo che dovrebbe avere degli effetti positivi sull’economia cinese.

Se Trichet non taglia i tassi l’euro crescerà ancora

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La Bce dovrebbe tagliare i tassi di 50pb portandoli al minimo storico di 1.50%.

I dati sull’inflazione sono stati negativi mostrando segni di decrescita dei prezzi e rischi di inizio di un processo di deflazione. Ancor più di quanto detto per il Regno Unito, il discorso post decisione della Banca Centrale avrà la sua importanza.

Infatti Trichet ha sempre una grande influenza sull’andamento del mercato e secondo molti dovrebbe negare la possibilità di ulteriori tagli del costo del denaro.

I leader europei a Berlino per sconfiggere la crisi

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Lo scopo del vertice tenutosi ieri a Berlino e al quale hanno partecipato i principali leader dei paesi membri dell’Unione Europea era soprattutto quello di concordare una linea comune da seguire per cercare di sconfiggere definitivamente la crisi economica che sta drasticamente logorando le economie di tutti i paesi.

La parola d’ordine, quindi, è agire insieme. Durante il vertice, infatti, i leader hanno stipulato un accordo in cui sono incluse tutte quelle misure considerate inevitabili per sconfiggere la crisi. Le principali misure concordate dai leader e inserite nell’accordo, in particolare, prevedono un maggiore controllo su tutti i principali prodotti finanziari, l’eliminazione dei cosiddetti “paradisi fiscali”, una maggiore tutela della concorrenza e maggiori risorse a Favore del Fondo Monetario Internazionale. Niente che rientri nell’ambito finanziario, quindi, deve essere lasciato privo di controllo.

Immissione di denaro nel mercato cinese

dragone cinese

La banca centrale di Hong Kong, lunedì pomeriggio, come seconda immissione dello stesso giorno, ha versato circa un miliardo di dollari a favore delle banche. Questo rappresenta il più grande investimento dal fallimento di Leheman Brothers a settembre.

L’immissione di liquidità ha avuto inizio a metà settembre quando la crisi mondiale ha iniziato a peggiorare, le banche hanno iniziato ad avere grandi difficoltà e hanno cominciato ad essere riluttanti nel concedere prestiti.

Rallenta anche l’economia cinese

economia cinese in forte rallentamento

La crisi finanziaria colpisce anche la Cina, e l’economia del dragone si ritrova, improvvisamente, dinanzi ad una crescita mai così bassa negli ultimi cinque anni.

Secondo le statistiche ufficiali diffuse poche ore fa a Pechino, infatti, il Prodotto Interno Lordo del gigante asiatico dovrebbe aver subito un incremento del 9% durante il terzo trimestre del 2008 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Tensioni nel mercato finanziario mondiali in crescita

borsa cinese

Nel terzo trimestre il prodotto interno lordo della Cina è aumentato molto più lentamente di quanto ci si aspettasse. Sono, quindi, in aumento le incertezze sulle principali fonti mondiali di crescita economica.

Le azioni in Asia si muovono più velocemente poichè gli investitori sono alla ricerca di affari data la recente vendita a ribasso delle ultime settimane, ma sui mercati permane la poca convinzione che i tre trilioni di dollari del governo siano sufficienti a risolvere la crisi finanziaria.

Daimler, le vendite cinesi trainano i ricavi

logo della compagnia automobilistica daimler

Daimler, uno dei produttori di macchine di lusso più importanti al mondo, ha annunciato che le vendite dei propri autoveicoli in Cina sono cresciute del 54% su base annua, sulla scia del buon successo ottenuto dalla Classe-S.

In valore assoluto, Dailmer ha venduto ben 32.375 veicoli nel Paese asiatico fino a settembre, facendo della Cina uno dei mercati più importanti nel proprio portafoglio.

In termini generali, invece, le vendite di autovetture in Cina sono aumentate, nello stesso periodo, nella misura dell’11%:

Carrefour, nuove aperture in Cina

supermercato carrefour in cina

Carrefour, una delle compagnie più importanti al mondo nel settore della vendita al dettaglio, ha annunciato l’intenzione di aprire cinque nuovi ipermercati nella città di Chengdu, capitale della provincia meridionale cinese di Sichuan.

Le aperture dei cinque outlet di Chengdu sarebbero state programmate per i prossimi tre anni.

La notizia dell’imminente espansione di Carrefour nell’area è stata confermata sia dai portavoce della compagnia francese, che dalle autorità governative provinciali di Sichuan.

Nike: ordini dalla Cina + 50%

logo della più importante azienda calzaturificia del mondo nike

Nike, uno dei leader mondiali delle calzature e dell’abbigliamento sportivo, ha comunicato agli stakeholders che gli ordini provenienti dalla Cina sono aumentati in misura più che considerevole grazie alla scia generata dall’impatto emotivo delle Olimpiadi di Pechino, recentemente svoltesi nella metropoli cinese.

Grazie a ciò Nike ha subito una forte spinta nei ricavi, che hanno trascinato gli utili sopra il livello atteso dagli analisti.

Fiat torna alla conquista della Cina

due pagine dei portali fiat.com e Guangzhou Automobile Group

Dopo qualche settimana di silenzio mediatico, Fiat ha annunciato di aver avviato delle trattative con la cinese Guangzhou Automobile Group per definire una partnership di vendita dei propri veicoli in uno dei mercati più importanti al mondo nel settore automotive.

Stando alle dichiarazioni ufficiali di Zheng Xiaoli, portavoce della compagnia a Shanghai, le negoziazioni per una “cooperazione tecnica” sono già cominciate, anche se mancano dettagli sull’attuale stato dei colloqui tra le parti.

Sempre meno poveri, sempre più oriente nel mondo

ocse

Tra le notizie confortanti che arrivano dopo le ultime indagini statistiche fatte emerge il fatto che nel giro di quarant’anni il 50% della popolazione mondiale entrerà a far parte del ceto medio e quindi la percentuale delle persone povere si abbasserà drasticamente.

Il reddito delle persone sta aumentando a ritmi molto veloci e a dar forza a questa velocità sono principalmente i paesi emergenti come Cina e India in forte espansione. Il fattore preoccupante per la nostra economia è causata dal fatto che l’intero asse economico si sposterà verso oriente e l’economia occidentale e quella europea, come mostrato nel grafico sotto, sarà addirittura sorpassata da Cina, Usa e India.

Giappone, esportazioni in crescita

mercato giapponese

Le esportazioni del Giappone hanno subito una decisa ripresa durante il mese di luglio: nei trentuno giorni del settimo mese del 2008, infatti, l’export nipponico ha avuto un incremento nella misura dell’8,1%, grazie al forte contributo fornito dalle imprese cinesi, le cui richieste hanno superato quelle degli Stati Uniti portando il colosso asiatico a diventare il principale paese nel piatto in uscita della bilancia commerciale del Sol Levante.

L’economia cinese non teme la crisi

Dragone cinese

La Cina non teme la crisi. Lo ha detto (e ribadito) nelle scorse ore la Banca Centrale del gigante asiatico, che ha aggiunto come, nonostante la debolezza che contraddistingue la domanda estera, l’economia cinese non abbia da temere ripercussioni eccessivamente negative dalla congiuntura internazionale.

Stando all’istituzione finanziaria, la crescita cinese sarà certamente a doppia cifra anche durante il 2008, e non è escluso che nel secondo semestre dello stesso anno in corso il Paese possa fare addirittura meglio del 10,4% di incremento conseguito durante i primi sei mesi.

Al di là delle certezze e dell’ottimismo cinese, rimane comunque da sciogliere un nodo importante, relativo ai rischi di recessione nell’Eurozona e negli Stati Uniti, partner indispensabili per sostenere l’imponente crescita economica del Dragone.