Bilancio Edison 2009

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Edison ha chiuso il 2009 con un utile netto di 240 milioni di euro, in calo del 30,6% rispetto al 2008, i ricavi ammontano invece a 8,867 miliardi, in contrazione dell’11,9% mentre l’ebitda si attesta a 1,471 miliardi, in calo del 10,5%, e l’ebit a 699 milioni, in perdita del 18,8%.

I dati relativi al 2009 sono stati diffusi da Edison attraverso un comunicato nel quale è anche specificato che si tratta di risultati che sono stati realizzati nel corso di un anno caratterizzato da un calo non solo dei prezzi ma anche della domanda. La domanda di energia elettrica nel corso del 2009 ha registrato una flessione del 6,7% rispetto al 2008, mentre la domanda di gas naturale è calata dell’8,1%.

BP utile netto annuale -45%

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Il gigante petrolifero British Petrol ha presentato questa mattina il bilancio annuale della compagnia che mette in luce dati importanti riguardo all’andamento dell’utile. BP ha riportato un calo degli utili netti annuali del 45% e questo è causato dalla diminuzione dei prezzi del petrolio e del gas dopo le speculazioni dell’anno scorso.

La società ha fatto sapere che la produzione di petrolio e di gas è aumentata di oltre il 4% nel 2009 e le proprie riserve sono sempre cresciute da ormai 17 anni consecutivi.

Exxon Mobil calo dei profitti del 23%

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Il gigante petrolifero americano Exxon Mobil ha fatto registrare una performance non troppo entusiasmante nonostante gli analisti si aspettassero ancora meno.

La Oil Company ha infatti registrato nell’ultimo trimestre 2009 ricavi per 6,05 miliardi di dollari in discesa rispetto ai 7,82 miliardi registrati nello stesso periodo dell’esercizio 2008. Nonostante il freddo gelido che ha coinvolto tutto l’occidente i ricavi di Exxon sono rimasti inferiori rispetto all’anno precedente, ma questo è dovuto anche alla debolezza della domanda nei giorni in cui la crisi economica si faceva sentire.

Petrolio vicino agli 82 dollari

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Peter McGuire, direttore del Commodity Warrants Australia di Sidney, ha espletato il suo parere nei confronti dell’andamento del petrolio che si presta a chiudere la settimana con un guadagno del 3,7%, risultato decisamente ottimo per gli investitori.

Secondo McGuire il petrolio, dopo i rally dei giorni scorsi, dovrebbe attestarsi sugli 84 dollari al barile e questo valore dipenderà anche dalle condizioni climatiche e, quindi, dal freddo che sta avvolgendo i paesi occidentali.

Bond retail Enel da 2 miliardi nel primo trimestre 2010

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Il direttore finanziario Luigi Ferraris ha rivelato che il bond retail di Enel ammonterà a 2 miliardi e sarà emesso nel corso del primo trimestre del 2010, precisando che la delega è stata richiesta per 4 miliardi ma che non c’è nessuna intenzione di fare un’emissione per una cifra così alta, tanto che si è scelto addirittura di dimezzarla.

Al momento, infatti, il dubbio riguardava esclusivamente la consistenza, il fatto che nella prima parte del 2010 ci sarebbe stata un’emissione destinata ai piccoli risparmiatori è un qualcosa che era già stato anticipato lo scorso novembre quando erano stati comunicati i risultati ottenuti nei primi nove mesi dell’anno.

Petrolio quotazioni

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Il petrolio o anche oro nero è scambiato su due mercati attraverso due indici distinti uno alla borsa di New York e uno alla borsa di Londra, entrambi gli indici sono però di proprietà degli Stati Uniti. Il brent infatti viene scambiato solamente in dollari, ma si vocifera ormai in maniera sempre più insistente che Russia e Iran stiano lavorando per creare un indice azionario non in dollari.

Investire nell’energia pulita

Green Economy

Come si è visto al congresso di Copenhagen il problema climatico sta riscuotendo interesse verso anche paesi come Usa, Cina e India considerati i maggiori stati inquinanti a livello mondiale. E’ bastato cambiare amministrazione in America per cambiare ideale e con Obama forse si può fare di più.

E’ chiaro che le belle parole possono diventare realtà solamente se esisterà anche un guadagno in denaro.

In effetti le cose stanno lentamente cambiando e ci sono molte aziende in grado di trarre un notevole profitto economico puntanto sulla cosidetta Green Economy.

Contratto Saipem per 1 miliardo di euro

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Al momento il titolo Saipem sta guadagnando lo 0,8% portandosi così a quota 22,57 euro e andando a studiare il titolo nel corso dell’anno 2009 ci accorgiamo che la crescita ha quasi raddoppiato.

E’ di oggi anche il comunicato che vede l’azienda legata ad Eni (la quale ha firmato un accordo per l’estrazione del petrolio in Uganda) firmare un contratto per la fornitura e la relativa gestione di un mega impianto di produzione galleggiante FPSO.

Nuova centrale ad idrogeno per Enel

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Enel, all’interno del suo piano di investimenti in energie rinnovabili, ha portato a termine un importante obiettivo, infatti la società ha terminato le operazioni di costruzioni della prima centrale al mondo ad idrogeno, situata a Fusina, in provincia di Venezia.

Il titolo in borsa del colosso italiano dell’energia in questo momento però lascia sul campo lo 0,57%, a quota 3,95 euro per azione
, comunque in linea con l’andamento generale delle borse in questo avvio di settimana abbastanza incerto.

Eni acquista il 40% della licenza off-shore Daiquin

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Eni ha acquisito una quota della licenza off-shore Daiquin di Providence Resources, in particolare una quota del 40% di ExxonMobil che a sua volta manterrà la metà dell’80% della licenza che già deteneva per lo sfruttamento di giacimenti off-shore che si trovano nei pressi delle coste ovest dell’Irlanda.

Ma non è tutto. L’acquisto di una quota del 40% da parte di Eni, infatti, rientra nell’ambito di un’operazione che include l’acquisto del 40% della licenza di Eni “Frontier Exploration Licence 1/99” da parte di ExxonMobil, Providence e Sosina, partner minoritaria nell’ambito delle licenza Daiquin.

Joint Venture Enel – Edf per il nucleare in Italia

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Il progetto che porterà il nucleare in Italia continua, proprio oggi Enel ed Edf hanno reso noto il raggiungimento di un accordo per la costituzione di una joint venture tra le due società, che prenderà il nome di Sviluppo Nucleare Italia srl e dovrà portare avanti gli studi sulla fattibilità della cosa, che secondo i primi piani dovrebbe portare in Italia 4 impianti nucleari di terza generazione.

Il patto di intesa firmato il 24 febbraio scorso (durante il summit tra Francia e Italia tenutosi a Roma) infatti prevedeva l’inserimento sul territorio nazionale di impianti di terza generazione denominati Epr.

Parte il progetto Nabucco in Turchia

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Il progetto Nabucco ha fatto ieri un passo avanti molto importante, è infatti stato firmato l’accordo intergovernativo, nella capitale turca Ankara, che stabilisce i regolamenti e le norme per trasportate il gas dal Mar Caspio e dal Medio Oriente verso Turchia ed Unione Europea, in modo da andare a ridurre la dipendenza dalla Russia.

Come detto, il progetto Nabucco prevede l’installazione di condotti che passano attraverso molti paesi europei, in primis la Turchia, la quale, non dimentichiamolo, aspira ad entrare a tutti gli effetti nell’Unione Europea.

Riserve di petrolio USA in forte calo

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In queste ore sono stati resi noto i dati numeri relativi alle riserve di petrolio, carburanti e distillati da parte del United States Department of Energy, DOE ovvero il dipartimento statunitense responsabile della gestione dell’energia in America che va dal petrolio e derivati fino al programma nucleare civile e militare.

Il DOE ha fatto sapere che le riserve di petrolio in America hanno subito un forte calo confronto alle aspettative settimanali.

Eni chiede aiuto a Berlusconi

Presidente dell\'Eni durante una conferenza

Paolo Sacroni, amministratore delegato Eni, ha invocato un immediato aiuto del governo mediate una lettera indirizzata al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, in cui ha spiegato che la Commissione Europea ha preteso un impegno a dismettere il gasdotto Tag.

Sacroni, nelle lettera ha più volte sottolineato che tale gasdotto è di vitale importanza poichè è attraverso di esso che il gas arriva dalla Russia attraverso il confine di Tarvisio.

La decisione della Commissione Europea, in realtà, è frutto di una indagine intrapresa dalla stessa nel corso del 2006 in relazione ai gasdotti Tag, Tenp e Transitgas. A seguito di questa indagine era in corso tra la Commissione e l’Eni una trattativa che, alla fine, si è conclusa nella suddetta decisione della Commissione relativa al gasdotto Tag.