Esito asta BOT 27 gennaio 2012

Il rendimento dei BOT semestrali oggetto dell’asta del Ministero dell’Economia e delle Finanze tenuta oggi è ulteriormente calato fino a scendere sotto la soglia del 2%.

A renderlo noto è stata la Banca d’Italia, che tramite un apposito comunicato stampa diffuso poco dopo le undici di questa mattina ha fatto sapere che nel corso dell’asta odierna sono stati collocati Buoni del Tesoro Ordinari con scadenza 31 luglio 2012 per l’intero ammontare offerto dal Tesoro, pari quindi ad 8 miliardi di euro.

conti correnti online

Aste Titoli di Stato febbraio 2012

I titoli di Stato possono essere acquistati oltre che sul mercato secondario anche in occasione delle consuete aste mensili del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel corso di tali aste, ricordiamo, i titoli possono essere acquistati esclusivamente dagli operatori autorizzati, per cui i risparmiatori che intendono acquistarli devono rivolgersi alla propria banca o ad altro intermediario finanziario autorizzato e prenotare la quantità di titoli desiderata entro il giorno lavorativo precedente rispetto a quello in cui è fissata l’asta.

Investire in azioni senza rischi nel 2012

L’instabilità dei mercati finanziari, in base alle previsioni degli esperti, caratterizzerà anche il 2012, sebbene nel corso della seconda metà dell’anno la situazione dovrebbe registrare n progressivo miglioramento.

Ne deriva quindi che coloro che intendono investire in azioni nel 2012 devono ponderare bene le proprie scelte per evitare di assumere rischi eccessivi e subire delle perdite più o meno rilevanti.

Aste Titoli di Stato gennaio 2012

Per chi vuole diversificare i propri investimenti acquistando titoli di Stato può decidere di farlo in occasione di una delle aste mensili fissate dal ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per quanto riguarda gennaio 2012, in particolare, il primo appuntamento è per giovedì 12 gennaio, quando verranno offerti BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) a 3 e 12 mesi, mentre per venerdì 13 è fissata l’asta dei BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) a 5 anni.

Conti deposito remunerati più vantaggiosi

Da qualche giorno a questa parte i titolari di conti deposito remunerati attivi, ovverosia con somme depositate, avranno già potuto toccare con mano come gli interessi netti giornalieri riconosciuti siano rispetto al mese scorso un po’ più alti.

Questo perché da domenica scorsa, 1 gennaio del 2012, è entrata in vigore la nuova tassazione sulle rendite finanziarie, che permette di ottenere dalle giacenze sui conti di deposito un rendimento netto più elevato a seguito dell’abbassamento dell’aliquota. Rispetto al 27% di tassazione applicato fino allo scorso 31 dicembre del 2011, infatti, da domenica scorsa la tassazione è scesa al 20%.

Migliori e peggiori titoli azionari italiani del 2011

Il 2011 è stato senza dubbio un anno piuttosto difficile per il mercato azionario italiano. L’indice FTSEMib ha perso il 25,2%, rispetto alla perdita del 13% registrata nel 2010, soprattutto a causa del forte peggioramento della crisi politica e finanziaria e che ha raggiunto il suo culmine nel periodo estivo.

Il peggior titolo azionario del 2011 è stato Finmeccanica, che nel corso dell’anno appena trascorso ha registrato una perdita del 66,40%.

Imposta attività finanziarie manovra Monti

La manovra predisposta dal governo Monti prevede tra le varie novità anche una misura che ha l’obiettivo di eliminare la disparità di trattamento tra le forme di investimento per le quali è previsto l’obbligo del deposito titoli (titoli di Stato, titoli azionari, titoli obbligazionari, ecc.) e quelle per le quali invece non è previsto tale obbligo (fondi comuni, i fondi immobiliari, ecc.).

Il testo della manovra, in particolare, parla di un’imposta a cui sono soggetti tutti gli strumenti finanziari, a prescindere dall’obbligo del deposito titoli, fatta eccezione per i fondi sanitari e i fondi pensione.

Titoli azionari consigliati da Exane Bnp Paribas

Scegliere le azioni su cui investire in un periodo come quello attuale, caratterizzato da un’elevata volatilità dei mercati finanziari, non è certo cosa facile. Il rischio che le previsioni degli analisti si rivelino infondate è piuttosto alto, soprattutto alla luce del fatto che le condizioni attuali rendono praticamente impossibile formulare delle previsioni sufficientemente attendibili.

Le strategie di investimento consigliate dagli analisti per investire in caso di recessione sono diverse, in particolare gli analisti di Exane Bnp Paribas ritengono che la soluzione migliore sia quella di puntare i propri soldi sui cosiddetti “Dividend Growers“.

Conto deposito con lo sconto sulle tasse

I conti di deposito remunerati, sul lordo, sono attualmente tassati al 27%, ma dall’1 gennaio del 2012 la tassazione sarà più leggera. Dal prossimo anno, infatti, i rendimenti saranno tassati al 20%, ragion per cui, a parità di tasso offerto, rispetto ad oggi il rendimento netto sarà più alto.

Molte banche che propongono i conti di deposito remunerati, in vista di questa novità stanno mettendo a punto delle promozioni per attirare i clienti offrendo anche interessi decisamente più alti rispetto a solo qualche mese fa.

Azioni su cui investire in caso di recessione

Nel corso delle ultime settimane i mercati finanziari hanno registrato un pesante calo a causa della perdita di fiducia degli investitori e della situazione di instabilità finanziaria che porta a temere il verificarsi di una nuova recessione.

In questo contesto risulta quindi ancora più complicato scegliere le azioni su cui investire andando ad individuare quelle che mostrano una maggiore propensione ad apprezzarsi nel corso del breve e del lugo termine. A riguardo un aiuto arrriva da Equita Sim, che ha effettuato una sorta di stress test sui titoli che offrono una valutazione interessante in uno scenario di recessione economica.

GDF Suez cede attività al fondo CIC

Dovrebbe essere approvata entro oggi, congiuntamente alla pubblicazione del bilancio semestrale gennaio giugno 2011 e salvo clamorosi imprevisti, la cessione del 30% delle attività di esplorazione ed estrazione dell’area Asia-Pacifico del gruppo energetico francese GDF Suez, leader mondiale delle utility, al fondo d’investimento sovrano francese CIC (China Investment Corporation).

Come investire per combattere crisi e inflazione secondo Buffett

Secondo il fondo di investimento Berkshire Hathaway, la ricetta per sopravvivere alla crisi è piuttosto semplice, basta puntare su dieci titoli facenti capo a società americane stabili e al tempo stesso anche molto redditizie, andando così a creare un portafoglio equilibrato da mantenere invariato nel medio periodo e grazie al quale si riusciranno ad intascare delle cedole trimestrali capaci di battere l’inflazione.

Una strategia che, a prescindere dalla sua potenziale efficacia, appare credibile solo per il fatto che a formularla è stato il fondo di investimento di proprietà di Warren Buffett, il terzo uomo più ricco al mondo e noto per le sue strategie di investimento vincenti.

Nuova obbligazione Ubs Energia Italiana

Una nuova obbligazione per investire nel settore delle energie rinnovabili è Ubs Energia Italiana, un’obbligazione Equity Linked che segue l’andamento di tre blue chip italiane attive nel settore energetico, ovvero Enel, Snam Rete Gas e Terna.

Ubs Energia Italiana ha debuttato ieri a Milano sul mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato e, come ha spiegato a Il Sole 24 Ore Paolo Zuolo, Responsabile Equity Derivatives Ubs Italia, è un bond legato a tre titoli molto interessanti, in quanto tutti e tre hanno un target price superiore rispetto a quello attuale e quindi delle buone prospettive di crescita.

Possibili modifiche alle nuove tasse su titoli e depositi

L’aumento del costo del bollo sul dossier titoli rischia di frenare non poco la propensione al rischio degli investitori. Secondo le prime stime, infatti, l’aumento del costo annuo del bollo sul dossier titoli dagli attuali 34,2 euro a 120 euro danneggerà soprattutto coloro che scelgono di investire piccole somme di denaro in quanto in questo caso il rischio è che i profitti vengano interamente assorbiti dall’aumento del costo del bollo.

Ma a quanto pare il governo sta pensando di rendere meno gravosa questa nuova incombenza a carico degli investitori.